venerdì 29 maggio 2009

Nomine, dalla Tanzania a San Giuseppe Operaio

Comunicato della Cancelleria vescovile

Con atto proprio dell’Ordinario diocesano in data 14/05/09 il M. R. Carrà don Luigi, parroco di Trevozzo, è stato nominato amministratore parrocchiale della parrocchia dei SS. Nabore e Felice in Albareto, Comune di Ziano Piacentino, Provincia di Piacenza.
Con atto proprio dell’Ordinario diocesano in data 15/05/09 al M. R. Yonas Jamhuri Mlewa, presbitero della diocesi di Singida (Tanzania), è stato conferito l’incarico di collaboratore nel servizio pastorale nella parrocchia di San Giuseppe Operaio in Piacenza.
Piacenza, dalla Curia Vescovile, 26 maggio 2009
il Cancelliere Vescoviledon Mario Poggi

domenica 24 maggio 2009

Padre Caccia: in 50 anni il Signore sempre dalla mia parte

Cari lettori, sabato mattina ha celebrato i 50 anni di sacerdozio lo scalabriniano padre Sisto Caccia (78 anni). La chiesa di San Carlo era gremita. «Adesso che cosa vi dico? » ha esordito dal pulpito. Poi: «Il primo uomo che mi è stato messo di fronte quando sono diventato scalabriniano è il migrante: colui che ha più bisogno, che si sposta continuamente, colui che esce da una cultura ed entra in un’altra e quindi vive in una situazione di disagio». «Davanti a me, in questa chiesa, ho tutta la mia storia. Man mano che andavo avanti c’erano giovani che entravano e anziani che insegnavano. Devo dire che il Signore non mi ha mai fatto torto: anche quando mi ha chiesto cose pesanti è sempre stato dalla mia parte».
«Se Lallio mi ha generato, gli Scalabriniani sono stati il nido che mi ha formato; poi la chiesa di Piacenza: su 50 anni di sacerdozio 30 anni li ho passati qui. Qui sono stato veramente accolto e mi hanno voluto bene». Ricorda la nomina a vicario episcopale, l’esperienza nella parrocchia di Gossolengo, la beatificazione di Scalabrini, l’Antonino d’oro, l’Angil dal Dom, la nomina a canonico di Sant’Antonino. Dal 1976 al 1980, nominato superiore provinciale, ha poi fissato la sede della provincia scalabriniana a Piacenza e rilanciato la casa madre aggregandovi il seminario, creato un centro studi, promuove la pinacoteca e la biblioteca che oggi sono di diritto tra i gioielli artistici e culturali di Piacenza. Infine, commosso: «Grazie, pregate per me, il Signore è stato grandioso. Io sono un uomo piccolo, non solo di statura, però nella mia vita ho sentito che l’amore di Dio mi ha sempre accolto».
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sabato 23 maggio 2009

Il cardinale Ruini al Festival della teologia 1

Coro Vallongina in San Pietro per il decennale

Per festeggiare i dieci anni di vita, il Coro Vallongina di Alseno -guidato da don Roberto Scotti - ha in programma diversi appuntamenti, il primo dei quali è la Gita di piacere e di lavoro che alla fine di maggio lo vedrà impegnato a Roma per una Tre giorni di cultura e di impegno canoro.
I momenti culturali sono quelli soliti, con la visita ai musei vaticani e alle chiese principali dell'Urbe, mentre per gli impegni canori due sono gli appuntamenti che lo attendono: domenica 31 maggio canteranno la messa delle ore 16,00 nella Basilica di San Pietro all'altare della cattedra, mentre il 2 giugno saranno impegnati nella cattedrale di Ostia antica.
Si tratta quindi, come spesso accade ai Cori, di abbinare il piacere al dovere, o meglio provare piacere nel rendere il proprio servizio canoro.
E momento di grande piacere sarà anche la conclusione: la sera del 2 giugno è prevista la sosta alla villa di Antignano (Livorno) per la cena cantata sulla via del ritorno.

domenica 17 maggio 2009

La missione popolare, una scossa per i piacentini


La diocesi di Piacenza-Bobbio ha iniziato il suo cammino verso la missione popolare e sta procedendo ormai in modo spedito. La decisione è stata accolta inizialmente, da parte di alcuni, con qualche perplessità, ma ora si va verso un “sì cordiale” da parte di tutti. Si avverte in molti un nuovo “desiderio di una rinnovata spiritualità della pastorale”, di un impegno che “acceleri il ruolo dei laici”, di una comunità in cui tutti siano soggetti attivi.
Queste alcune affermazioni del vicario per la pastorale mons. Giuseppe Busani che questa mattina, sabato 16 maggio, ha introdotto e guidato i lavori dell’ultima assemblea – per quest’anno – del Consiglio pastorale diocesano riunito alla Bellotta di Pontenure per analizzare il progetto della missione popolare diocesana. Si tratta di un impegno che si protrarrà fino alla Pentecoste del 2013 e che proprio in questo periodo viene illustrata ai sacerdoti e agli operatori dei sette vicariati a cura di don Luigi Mosconi, il missionario diocesano da tempo impegnato in Brasile proprio nell’organizzazione di missioni popolari su incarico della Conferenza episcopale brasiliana. E’ stato lo stesso don Mosconi questa mattina ad illustrare i vari aspetti della nuova missione popolare diocesana (è la seconda del suo genere, la prima si è tenuta nel 2000): prima di tutto una sua definizione (un “tempo speciale” che vuol essere un autentico “scossone” per “vivere e testimoniare la gioia e la bellezza del vangelo”), poi gli obiettivi, gli operatori, le modalità e i tempi. La missione si sviluppa in quattro tappe. La prima, che don Mosconi ha definito dell’“innamoramento”, è già in corso e si svilupperà fino al prossimo dicembre; le sue finalità sono: maturare una forte spiritualità missionaria capace di sostenere cambiamenti coraggiosi; creare un clima di simpatia, di accoglienza; coinvolgere il maggior numero possibile di persone; prendere coscienza di tutto il processo missionario. In questa fase occorre divulgare al massimo la proposta nella diocesi, approfittando di tutte le opportunità possibili, dalle celebrazioni ai contatti personali, visite, riunioni, feste patronali, ritiri. Come già detto sono in corso gli incontri nei vicariati, ai primi di settembre alla missione sarà dedicato l’annuale convegno di Pianazze, il mese di ottobre sarà utilizzato per la preparazione di un gruppo di circa cinquanta formatori/formatrici mentre in questo periodo prenderà pure l’avvio la visita pastorale di mons. Ambrosio alle unità pastorali per incontrare i sacerdoti là dove svolgono il loro ministero e per prendere contatto con i singoli operatori. La seconda è la tappa “formativa” e impegnerà la diocesi dal gennaio 2010 al maggio 2011. La sua finalità è la formazione dei missionari e delle missionarie al fine di coinvolgere il maggior numero possibile di persone nelle numerose attività previste. In questi mesi sono in programma ritiri spirituali per missionari nelle unità pastorali con una particolare attenzione allo studio del vangelo. La terza tappa sarà celebrativa (ottobre 2011 – ottobre 2012). Tra le attività sono previste una settimana di ritiro spirituale popolare, dal sabato alla domenica successiva (nove giorni) in ogni unità pastorale aperto a tutte le persone che vivono nel territorio e la presenza di missionari diocesani (laici e sacerdoti), provenienti da altre unità pastorali e vicariati. Sarà un’esperienza di comunione ecclesiale. Infine la quarta tappa, quella del “passaggio dalla missione popolare alla pastorale ordinaria”. Su questo programma – e soprattutto sulle sue motivazioni – si è soffermato con una relazione dettagliata don Luigi Mosconi; in seguito i membri del consiglio pastorale hanno formulato loro suggerimenti Infine le conclusioni del Vescovo. La missione - sintetizziamo le parole di mons. Ambrosio - deve aiutarci a riscoprire la nostra identità di discepoli di Gesù. E’ un impegno che va affrontato con disponibilità al nuovo e al cambiamento. In questo torna ad avere un ruolo centrale il tema dell’educazione che è stato affrontato nell’anno pastorale che si sta concludendo. Nessuna contraddizione, nell’impegno pastorale, tra tempo ordinario e straordinario (nessuna contrapposizione proprio come avviene per la domenica ed i giorni della settimana). La missione deve essere affrontata con uno stile di vita impostato sull’aiuto reciproco: aiutarci a vicenda nel nome della fiducia, anche tra laici e sacerdoti. Il tutto animato da un dinamismo che deve attraversare ogni realtà ecclesiale. Il Vescovo a questo proposito ha citato il ruolo dei movimenti verso i quali è da evitare ogni forma di contrapposizione. (“Non amo – ha commentato mons. Ambrosio – nemmeno parole come ‘vicini’ e ‘lontani’. Spesso sono stati proprio i lontani ad accogliere Gesù”). Tutte le realtà della diocesi devono lasciarsi coinvolgere e devono collaborare. In chiusura il Vescovo ha parlato della sua visita che lo porterà, da settembre, nelle unità pastorali sia per incontrare i sacerdoti sia per “dare il mandato” agli operatori impegnati nella missione.

Comunicato stampa diocesi Piacenza-Bobbio

sabato 16 maggio 2009

Ambrosio: i negozi aperti la domenica non rispettano la socialità dell'uomo

Tenere i negozi aperti durante le festività. Per il vescovo Gianni Ambrosio non è in gioco solo l’osservanza di un precetto, ma il rispetto della socialità dell’uomo: «Dobbiamo dare il tempo all’uomo di stare con la sua famiglia, di coltivare la sua socialità - osserva Ambrosio -; oggi ci sono in giro cartelli con la scritta “aperto la domenica”, come se tale annuncio fosse la più bella delle pubblicità. Certo, questo non vuol dire che durante le feste non si debba aprire se ci sono occasioni particolari, però c’è modo e modo».
Sull'attuale crisi economica c’era chi aveva già previsto tutto nel 1967: papa Paolo VI con l’enciclica Populorum progressio: «Aveva saputo anticipare i rischi di un certo stile di vita. Se questo documento fosse stato considerato non ci troveremo nella situazione di debolezza e sfiducia in cui ci troviamo oggi. Si è invece pensato che il progresso fosse solo di ordine quantitativo. Certo il Pil è importante ma non deve essere sganciato dall’uomo. Se al centro non c’è l’uomo non c’è sviluppo che tenga. Se al centro non c’è l’uomo è impossibile parlare di etica: abbiamo solo delle regole che, non appartenendo all’uomo, prima o poi lo fanno scappare». Il mondo economico mondiale è caduto in una deriva: «Invece di aggredire la vita, oggi assistiamo ad una passività, tutto deve essere regolamentato. Una situazione che inevitabilmente porta alla burocratizzazone e alla desertificazione. Abbandonando l’uomo, stiamo abbandonando ciò che ha fatto grande la nostra civiltà».

giovedì 14 maggio 2009

Dallo Tzunami riso per l'Uganda

C’è anche Piacenza, tra le 700 piazze italiane che sabato 16 e domenica 17 maggio saranno coinvolte nell’iniziativa “Abbiamo riso per una cosa seria”, promossa dalla Federazione Focsiv cui aderisce, nella nostra città, Africa Mission-Cooperazione e Sviluppo.
Dalle 9 alle 19 di sabato e dalle 9 alle 13 di domenica, presso lo stand sotto i portici di piazza Cavalli, a fronte di un contributo di cinque euro si potrà avere una confezione da 1 kg di riso thai certificato Fairtrade – dunque appartenente al circuito equo e solidale – prodotto in Thailandia nelle zone colpite dallo tzunami.
Il ricavato dell’iniziativa permetterà di sostenere il progetto “Taglio e cucito” che Africa Mission-Cooperazione e Sviluppo porta avanti a Loputuk, in Uganda: un corso di formazione rivolto alle donne, per consentire loro di apprendere non solo le basi per un mestiere che garantisca indipendenza economica, ma anche di acquisire maggiore consapevolezza del proprio ruolo e delle proprie potenzialità. Accanto alle lezioni di sartoria, si tengono infatti corsi di educazione alla salute e di alfabetizzazione.

lunedì 11 maggio 2009

Dal 5 per mille un aiuto al Duomo di Piacenza

Ricordo a tutti che è possibile sostenere la Cattedrale di Piacenza attraverso il 5x1000.
5 X MILLE ALL'ASSOCIAZIONE DOMUS JUSTINAE
Come fare: chiunque sia tenuto in qualità di contribuente a presentare la dichiarazione dei redditi sulle persone fisiche, mediante i modelli 730, Unico o CUD, deve apporre la propria firma nell’apposito riquadro (il primo della sezione 5 per mille, Ass.di promozione sociale).
Oltre alla firma, il contribuente deve indicare nell’apposito spazio il codice fiscale della nostra associazione n° 91081610338.

giovedì 7 maggio 2009

Da settembre il vescovo in visita ai parroci

Diocesi di Piacenza-Bobbio
Ufficio stampa

Riunione del Consiglio Presbiterale Diocesano

Nella Sala degli Affreschi di Palazzo Vescovile si è riunito questa mattina, giovedì 7 maggio, il Consiglio Presbiterale Diocesano; ha presieduto i lavori il vescovo mons. Gianni Ambrosio, ha coordinato don Federico Tagliaferri. Questo l’ordine del giorno: comunicazione di vita diocesana a cura del Vicario generale; suggerimenti per la realizzazione della prossima visita del Vescovo alle Unità Pastorali; formazione dei seminaristi: situazione attuale e progetto formativo. Interventi di padre Mario Di Carlo, superiore del Collegio Alberoni, e di don Luigi Bavagnoli, rettore del Seminario urbano e responsabile del Preseminario.
Ricco il calendario diocesano richiamato dal vicario generale mons. Lino Ferrari che ha pure ricordato come prosegua senza pause il lavoro del Fondo diocesano di solidarietà (finora sono stati raccolti dalle parrocchie 60 mila euro; complessivamente sono stati raggiunti i 300 mila euro), mentre per i terremotati dell’Abruzzo, attraverso le raccolte nelle parrocchie, sono stati raggiunti i 90 mila euro.
Mons. Ferrari ha pure ricordato alcune scadenze: sabato prossimo, 9 maggio, in mattinata, presso i Padri Scalabriniani si riuniscono i referenti della Caritas; nella mattinata di sabato 16 maggio alla Bellotta è convocato il Consiglio Pastorale Diocesano per discutere della Missione popolare; il 22 maggio viene inaugurato il Festival di Teologia dal cardinale Camillo Ruini; il 30 maggio riunione in seminario degli ex allievi; l’11 giugno si tiene la Festa del Sacro Cuore; nella sera dello stesso giorno in cattedrale viene celebrato il Corpus Domini con la tradizionale processione nelle vie del centro storico; il 13 giugno, sabato, in cattedrale alle 17,30, il vescovo mons. Ambrosio ordina quattro sacerdoti (sono tre diaconi del Collegio Alberoni: Adamo Affri, Gianni Bergomi e Matteo Bersani, ed un diacono permanente: Germano Gregori di Lugagnano); dal 15 al 19 giugno il Vescovo guida un pellegrinaggio a Malta sulle orme di San Paolo; il 24 luglio rientra dal Brasile il sacerdote diocesano missionario fidei donum don Mauro Bianchi; il 4 e il 5 settembre alle Pianazze si tiene il convegno pastorale d’inizio anno; il 12 e il 13 settembre forum delle famiglie; il 19 settembre convegno diocesano sulla pastorale della salute; dal 1° al 4 ottobre Piacenza ospiterà un convegno internazionale su San Rocco (il giorno 4, alle 15,30, celebrazione alle 15,30 in cattedrale presieduta dal Vescovo); il 7 e l’8 novembre convegno di studio e iniziative collaterali per ricordare Giuseppe Berti a cento anni dalla nascita e a trenta dalla morte.
Mons. Ferrari ha pure ricordato che la CEI sta proponendo un progetto informatizzato per agevolare le teleconferenze (sul tema verranno offerte nei prossimi giorni più ampie informazioni).
Si è poi parlato delle imminenti visite del Vescovo alle Unità Pastorali (mons. Ambrosio intende iniziare questo suo nuovo impegno con il prossimo anno pastorale che inizierà a settembre). Ha introdotto il tema lo stesso mons. Ambrosio che ha precisato non trattarsi di una visita pastorale secondo quanto stabilito dalla normativa vigente, ma semplicemente di un incontro del Capo della Diocesi con i sacerdoti là dove svolgono abitualmente il loro ministero. In tale occasione, sempre in un clima informale, mons. Ambrosio intende anche incontrare gli operatori della pastorale nel contesto della Missione popolare.
Nella discussione che ne é seguita (veniva chiesto infatti ai presbiteri di formulare loro suggerimenti) la missione diocesana popolare è tornata più volte. A questo proposito il vicario episcopale per la pastorale mons. Giuseppe Busani ha ricordato che proseguono in questi giorni gli incontri di don Luigi Mosconi con i sacerdoti ed i vicariati; sull’argomento si soffermerà il prossimo consiglio pastorale; in ottobre si dovrebbe formare il gruppo incaricato di scegliere i missionari e da gennaio del prossimo anno inizierà il periodo della loro formazione.
Nel corso del dibattito diverse le proposte al Vescovo in vista del suo incontro con le Unità Pastorali. Intanto è stato superato il dubbio che potesse essere un’iniziativa destinata a sovrapporsi alla Missione; il Vescovo si muoverà sempre nell’ambito dell’impegno missionario a cui è chiamata la diocesi. Alcuni suggerimenti emersi durante il dibattito: attenzione alla pastorale d’ambiente (sanità, scuola, lavoro, ecc.); particolare attenzione anche ai possibili operatori pastorali da utilizzare nelle parrocchie dove non c’è il parroco residente; rivolgere una particolare attenzione alla spiritualità dei preti; prendere in considerazione la necessità di rivitalizzare ed eventualmente di riorganizzare le Unità pastorali (coabitazione dei sacerdoti, revisione dei confini, ecc.); stimolare la “voglia di comunione e di missione”, ecc..
E’ stata poi la volta dell’analisi della formazione dei seminaristi che è partita dalle relazioni del superiore del Collegio Alberoni, padre Di Carlo, e di don Bavagnoli, rettore del seminario vescovile di via Scalabrini e responsabile del Preseminario, ora nella sede del Seminario (prima era a Palazzo Vescovile ed era guidato da don Giuseppe Basini). In quest’ultima struttura, che educa gli aspiranti al Seminario nella vita comunitaria e li prepara all’importante passaggio, sono ospitati cinque giovani.
Ampio il dibattito che ha fatto riferimento a tre sostanziali momenti: l’ammissione, l’accompagnamento nel periodo della formazione e la collaborazione con le parrocchie durante gli anni del seminario. Non è mancata l’individuazione di problemi che richiedono un approfondimento (anche per i continui cambiamenti in atto nella nostra società, cambiamenti che non possono non interferire con il processo formativo) e a tale scopo è stato dato mandato al Vescovo di formare una commissione chiamata a formulare il progetto formativo dei seminaristi. Mons. Ambrosio, nel corso del suo intervento, non ha mancato di ringraziare i Padri Vincenziani per il loro impegno nel Collegio Alberoni.
Il Consiglio Presbiterale Diocesano tornerà a riunirsi dopo il periodo estivo, quindi nel nuovo anno pastorale.

lunedì 4 maggio 2009

Nomine, don Cordani moderatore unità pastorale 1

Con Atto proprio dell’Ordinario diocesano il data 22 aprile 2009 il M. R. Lusignani don Giuseppe è stato nominato rappresentante diocesano presso la Consulta Regionale per i Beni Culturali Ecclesiastici.

Con Atto proprio dell’ordinario diocesano in data 24 aprile 2009 il M. R. Cordani don Giovanni, parroco di Rivergaro (PC) è stato nominato moderatore della nuova Unità Pastorale 1 del Vicariato Bassa e Media Val Trebbia e Val Luretta, inoltre gli è stato conferito l’incarico di gestione del contributo U2 per le parrocchie del Comune di Rivergaro.

Piacenza 24 aprile 2009 dalla Curia Vescovile

il Cancelliere Vescovile
don Mario Poggi