Piacenza - La nuova sfida della Pellegrina è quella della carità. Ad evidenziarlo è don Giorgio Bosini, presidente de La Ricerca, quindici anni esatti dopo la suggestiva fiaccolata che dalla città portò i piacentini all’interno della cascina di Vallera, opera segno post sinodo della diocesi di Piacenza-Bobbio. «In questi quindici anni - osserva don Bosini - si è tentata non solo una cura alla persona ma di trasmettere un qualche cosa che desse senso alla sofferenza e al dolore». Ieri pomeriggio i quindici anni della casa di accoglienza per malati di Aids sono stati celebrati con un dibattito - condotto da Tiziana Pisati - al quale hanno partecipato alcuni dei grandi volti della casa dedicata a don Giuseppe Venturini. «Siamo ancora in piena sfida - osserva don Bosini -, la malattia è cambiata così come le persone, il rischio è quello di perdere la profezia della carità che deve far fronte alle nuove domande. Oggi non vengono qui perchè hanno bisogno di una casa in cui morire. Vengono qui perché non hanno nessuno ed hanno bisogno di trovare il senso di un’esistenza che deve convivere con la malattia». Un concetto sottolineato anche dal vicario generale, monsignor Lino Ferrari: «La Pellegrina ha il forte richiamo a mettere la vita al servizio dell’altro».
Al termine dell’incontro - a cui ha partecipato anche monsignor Giampiero Franceschini (direttore Caritas) - sono state distribuite copie del giornale de La Ricerca, interamente dedicato ai 15 anni della Pellegrina. In serata la veglia con le associazioni. Oggi alle 19 la messa con il vescovo Ambrosio.
Federico Frighi
Il testo integrale su Libertà di oggi, 30 maggio 2008