Scaduto il mandato di Monari, per il successore si avvicina il giorno dell'annuncio.
De Scalzi favorito
Da oggi la diocesi "sede vacante"
Amministratore, si vota per la nomina di don Ferrari
da Libertà, 23 ottobre 2007
Questa mattina nel salone al primo piano della Curia il collegio dei consultori, sotto la presidenza del membro più anziano - don Gianrico Fornasar - nomina l’amministratore pro tempore della diocesi di Piacenza-Bobbio. Salvo colpi di scena, sarà l’ex vicario generale, monsignor Lino Ferrari. Guiderà la diocesi fino all’entrata del nuovo vescovo. Da ieri, con la scadenza del mandato di amministratore apostolico ricoperto da monsignor Luciano Monari, la Chiesa piacentina è ufficialmente sede vacante. Intanto sembra superato l’“ingorgo istituzionale” destinato a far slittare di qualche giorno l’annuncio del nuovo vescovo inizialmente previsto per giovedì prossimo.
Per l’elezione dell’amministratore diocesano, i componenti del collegio dei consultori si ritroveranno in Curia questa mattina alle 10 in punto. Il consiglio è formato da dieci sacerdoti ed è presieduto da don Gianrico Fornasari, parroco di Groppallo, con i suoi 72 anni il più anziano dei consultori. Voteranno, a scrutinio segreto, monsignor Lino Ferrari (ex vicario generale), monsignor Giuseppe Busani (ex vicario episcopale per la pastorale), monsignor Giovanni Vincini (parroco di Fiorenzuola), monsignor Aldo Maggi (ex vicario episcopale e parroco di Santa Maria Assunta, a Bobbio), don Piero Lezoli (ex vicario episcopale e rettore del santuario della Madonna di San Marco, a Bedonia), don Luigi Bavagnoli (rettore del seminario urbano), monsignor Giuseppe Illica (parroco di Castelsangiovanni), don Silvio Pasquali (vicario parrocchiale di San Lazzaro), don Giuseppe Rigolli (parroco di Castellarquato). Intanto appaiono più chiari i retroscena del probabile rinvio dell’annuncio del nuovo vescovo. Monsignor Gianni Ambrosio, assistente ecclesiastico dell’Università Cattolica, fino a due settimane fa era effettivamente il più papabile per la diocesi di Piacenza-Bobbio. La virata verso altri lidi sarebbe opera del cardinale segretario di Stato, Tarcisio Bertone, conterraneo di Ambrosio (entrambi provenienti dalla diocesi di Vercelli) e suo grande estimatore. I nuovi lidi sarebbero lontani da Piacenza: in particolare Roma, in via Conciliazione, dove Ambrosio è il candidato di Bertone per il posto di assistente nazionale dell’Azione Cattolica. Nuovamente “scoperta” la sede di Piacenza-Bobbio, occorreva un altro candidato che rispettasse le indicazioni emerse dalle consultazioni diocesane chiusesi lo scorso 22 settembre. Il successore di Monari doveva essere un vescovo non di prima nomina o comunque una persona esperta anche da un punto di vista del governo pastorale di una diocesi. Ecco riprendere dunque quota il nome di monsignor Erminio De Scalzi, vescovo ausiliare di Milano, abate di Sant’Ambrogio, “martiniano” della prima ora, sulla medesima linea del vescovo Monari. Un nome che circolava sin dalla fine di agosto. De Scalzi, 67 anni, viene ritenuto un vescovo concreto e di polso, l’ultimo dei fedelissimi al cardinale Carlo Maria Martini, oggi sotto la guida del cardinale Dionigi Tettamanzi. A monsignor De Scalzi, come scrivevamo ieri, sarebbero state prospettate le diocesi di Parma e quella di Piacenza-Bobbio. La sua preferenza sarebbe andata per quest’ultima.Naturalmente il condizionale è sempre d’obbligo. Soprattutto perché, se la nomina - come pare - è già stata decisa, a ieri mattina nessuna comunicazione, neppure informale, è arrivata alla Curia di Piacenza. I colpi di scena, quando c’è di mezzo il segreto pontificio, sono sempre dietro l’angolo.
Federico Frighi
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