Si prevede il tutto esaurito per l’Ambrosio-day del prossimo 16 febbraio (il giorno dell’ordinazione episcopale e della presa di possesso). Oltre quaranta i vescovi invitati, quasi cinquemila le persone che riempiranno piazza Sant’Antonino, piazza Duomo e la cattedrale. Allertate tutte le strutture di accoglienza diocesane: il seminario di via Scalabrini, il Collegio Alberoni, l’ostello, la Bellotta. Anche gli alberghi si preannunciano pieni per il fine settimana di metà febbraio. Si prevede che i fedeli della Cattolica di Roma si fermino a Piacenza per la notte. Così faranno anche i vescovi che arriveranno da più lontano e che rischiano di non trovare posto a Piacenza. Ieri si è riunito il comitato diocesano che ha definito tutti gli aspetti logistici. Cambia il luogo in cui pranzerà il cardinale Bertone: non il seminario di via Scalabrini ma il Collegio Alberoni.
Monsignor Gianni Ambrosio verrà accolto alle 14 e 45 ai confini tra la provincia di Piacenza e di Milano, all’ingresso della città. Al monumento dei Pontieri lo attenderà una delegazione che lo accompagnerà alla basilica di Sant’Antonino, dove il vescovo eletto pregherà davanti alle reliquie del patrono Antonino. Ad accoglierlo in Sant’Antonino, alle 15, i ragazzi e i giovani della diocesi, coordinati dal Servizio diocesano per la pastorale giovanile. Sono attesi, fra gli altri, i ragazzi dell’Acr e i lupetti e le coccinelle dell’Agesci. Gli stessi ragazzi e giovani lo accompagneranno a piedi lungo via Chiapponi fino in piazza Duomo, dove sul sagrato della Cattedrale alle ore 15 e 30 riceverà il saluto del sindaco di Piacenza, Roberto Reggi, e di due giovani (un ragazzo ed una ragazza).
Alle 16 inizierà la messa, con la processione di sacerdoti e vescovi che usciranno dal palazzo vescovile ed entreranno in Duomo passando dalla piazza. La celebrazione sarà presieduta dal cardinale Tarcisio Bertone, segretario di Stato di Benedetto XVI. Accanto al celebrante principale a ordinare monsignor Ambrosio saranno monsignor Luciano Monari, oggi vescovo di Brescia e vicepresidente della Cei, e monsignor Enrico Masseroni, arcivescovo di Vercelli.
Per il testo integrale dell'articolo si veda Libertà di oggi, 30 gennaio 2008
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