Piacenza È morto ieri pomeriggio presso la Casa di cura "Piacenza" don Giovanni Pancini, a lungo parroco di San Bonico. I funerali verranno celebrati nella chiesa di San Bonico domani pomeriggio dal vescovo monsignor Gianni Ambrosio. Questa sera alle 20 e 30, il rosario, sempre a San Bonico. Don Pancini, nato nel 1915 a Castellarquato, è stato ordinato sacerdote il 9 marzo 1940. Vicario parrocchiale a Gropparello, Casanova Ceno e infine ad Agazzano, è stato parroco a San Bonico dal 15 novembre 1941 al 20 maggio 2001. In questi anni ultimi ha vissuto alla Casa del Clero Cerati. Don Pancini è stato parroco di San Bonico durante la guerra, ha vissuto i bombardamenti ai quali è riuscito a scampare con i suoi pochi parrocchiani. Allora e fino a poco tempo fa, prima dell’espansione urbanistica degli anni Novanta, la zona era formata da campi e cascine di agricoltori. Fu il vescovo Ersilio Menzani ad inviare don Pancini a San Bonico. Piovevano bombe e non tutti gradivano quella zona. Conosciuto come prete fedele, schivo, non ha mai chiesto di venire trasferito e in quella parrocchietta ai margini della città ci è rimasto per 63 anni.
Chi lo ricorda lo descrive come una persona molto intelligente, vissuta nella povertà, un parroco all’antica. Nel 2001, non senza qualche protesta campanilista, la parrocchia venne accorpata a quella di San Giuseppe Operaio. Don Pancini, provato dagli acciacchi della vecchiaia, aveva chiesto al vescovo Luciano Monari di potersi ritirare. Il presule, accettate le dimissioni, ha poi ritenuto, vista l’esiguità degli abitanti della parrocchia e le caratteristiche del nuovo quartiere, di non inviare un nuovo sacerdote. Ha nominato don Giancarlo Conte, parroco di San Giuseppe Operaio, amministratore parrocchiale. Attualmente San Bonico - la chiesa è dedicata a San Bartolomeo - conta, secondo l’ultimo annuario diocesano, 502 anime. Dipendono dalla parrocchiale gli oratori della Beata Vergine Immacolata a Torricelle e San Filippo Benizzi ai Quattro Comuni.
fed.fri
Il testo integrale su Libertà di oggi 26 febbraio 2008
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