venerdì 8 febbraio 2008

Per il vescovo Ambrosio la mitria del Giubileo

Piacenza - Monsignor Gianni Ambrosio inizierà il suo episcopato a Piacenza-Bobbio portando sul capo lo stesso modello di mitria che indossò Giovanni Paolo II per l’apertura della porta santa la notte di Natale del 1999. Era il gesto simbolico che dava il via al Giubileo del Duemila. Oggi, con quella mitria confezionata dallo stesso atelier di Treviso, monsignor Ambrosio darà il via al suo ministero episcopale nella chiesa piacentino-bobbiese.
La mitria gli verrà posta sul capo dal cardinale Tarcisio Bertone durante la cerimonia di ordinazione e presa di possesso in Duomo il 16 febbraio. È il dono prezioso di tutta l’Università Cattolica del Sacro Cuore per l’operato di monsignor Ambrosio, segno di particolare affetto, stima e gratitudine per gli anni pr
ufusi con tanta passione (dal 2001 ad oggi) nelle varie sedi di Milano, Piacenza, Brescia e Roma.
La mitria è ornata da 480 piccole gemme di quarzo morione, detto anche quarzo fumèe per la sua caratteristica cromatica, essendo di color ambra scuro. Una pietra semi preziosa che vale per la lavorazione effettuata (in Germania) non tanto per il valore in sè delle pietre. Il copricapo simbolo dell’autorità è confezionato con un tessuto dorato ed una rete sovrapposta sulla quale, in 58 piccoli quadrati, sono inserite le 480 pietre da 6 millimetri l’una. Il dono della Cattolica è stato confezionato dalla sartoria ecclesiastica Decima Regio di Treviso, la stessa che ha realizzato 64 paramenti per Giovanni Paolo II e una quarantina per Benedetto XVI. Non solo: tra gli altri, ha servito il neo vescovo di Fidenza, Carlo Mazza (un pastorale), e i vescovi piacentini Piero Marini (due pastorali, di ebano e di argento) e Antonio Lanfranchi (mitria, casula e pastorale). Dovrebbe fornire anche il pastorale donato dalla diocesi di Piacenza-Bobbio a monsignor Ambrosio. Si vedrà dopo l’ordinazione. Sabato 16 febbraio, in duomo, ad Ambrosio verrà consegnato molto probabilmente quello del vescovo Malchiodi.
Le prime prove della cerimonia si sono tenute ieri mattina in cattedrale alla presenza dello stesso vescovo eletto. Secondo il protocollo si muoverà naturalmente anche monsignor Ambrosio, a cominciare da quello previsto per i paramenti. Al monumento ai pontieri, prima tappa del suo avvicinamento alla cattedrale, Ambrosio apparirà con la veste talare di colore paonazzo - una via di mezzo tra il rosso dei cardinali ed il viola -, il rocchetto (una veste bianca corta ornata di pizzo), la mozzetta (una mantellina) sempre di colore paonazzo. Al collo la croce pettorale, una delle tre che ha ricevuto in dono (dal rettore Lorenzo Ornaghi, da Vercelli e dal Policlinico Gemelli). Una volta giunto in duomo, smetterà rocchetto e mozzetta per indossare camice e stola bianchi, oltre alla casula (il paramento liturgico con la croce ed altri simboli biblici ricamati). Nella complessa opera di vestizione verrà assistito da don Decio Cipolloni, uno degli assistenti ecclesiastici del Policlinico Gemelli. Durante la cerimonia dell’ordinazione Ambrosio riceverà poi il pastorale (segno della conduzione della diocesi), appunto la mitria (segno dell’autorità) e l’anello espiscopale (segno dell’unione con la Chiesa di Cristo e con la diocesi di Piacenza-Bobbio).
Federico Frighi

Il testo integrale su Libertà di oggi 8 febbraio 2008

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Complimenti per la scelta, come avevo già commentato è una mitra orribile, come orribili sono le cose fatte dalla xregio. Fortunatamente non sono più fornitori pontifici dopo il cambio del maestro delle celebrazioni liturgiche pontificie, e si vede.
Che pessimo gusto regalare una mitria del genere...

Unknown ha detto...

Non me ne intendo molto ma a me non sembra poi così brutta.

Anonimo ha detto...

imparato molto

Anonimo ha detto...

good start