Piacenza (fri) «È un problema che non dovrebbe preoccupare solo la Chiesa ma l’opinione pubblica. Se una certa forma che si presenta come religiosa mette in crisi il bilancio famigliare è chiaro che si deve fare qualche cosa». Una decina di vescovi dell’Emilia Romagna era presente l’altro pomeriggio al convegno sulle sette e l’occultismo tenutosi a Bologna che ha avuto come relatore, tra gli altri, monsignor Gianni Ambrosio. “Religioni, filosofie e sette” era il tema dell’incontro bolognese.
«Se si lascia la piazza pubblica vuota, senza valori, è chiaro che ad un certo punto verrà occupata da qualcuno - ha osservato monsignor Ambrosio -. Il nostro impegno è che quella sia invece una piazza con un riferimento serio alla vita, con valori precisi e fondanti. Se c’è una pulsione in qualche modo amorale, allora stiamo pur certi che questo è il terreno di certe forme settarie. In un prato, se non è coltivato bene, arriva la gramigna». E il diavolo, quanto c’entra? «C’entra, è vero, anche il diavolo. Prima però di arrivare a lui ci sono tutta una serie di cose che dovrebbero essere messe in atto. Certamente poi nella storia c’è anche l’intervento di colui che è menzogna, che distrae rispetto al buon cammino».
Il testo integrale su Libertà di oggi, venerdì 18 aprile 2008
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