Piacenza - L’8 per mille nasce con il nuovo “Accordo di revisione del Concordato fra l’Italia e la Santa Sede” - osserva monsignor Lino Ferrari - sottoscritto il 18 febbraio 1984 a Villa Madama nella logica della “indipendenza” e della “collaborazione”. Tra l’altro, firmatario per la Chiesa cattolica fu un piacentino: il cardinale segretario di Stato, Agostino Casaroli». Il nuovo sistema ha comportato da parte della Chiesa la rinuncia alla congrua e ai fondi per l’edilizia per il culto, dunque alle forme di finanziamento automatico da parte dello Stato previste a suo tempo anche a titolo di risarcimento rispetto alle leggi eversive del patrimonio ecclesiastico. «Gli aiuti per l’otto per mille noi li intendiamo in una idea di Chiesa che, forte degli insegnamenti del Concilio - evidenzia il vicario generale - vive un’esperienza di comunione, partecipando ai problemi della gente. Una Chiesa che vuole testimoniare la povertà evangelica, non perchè rinuncia alle risorse materiali, ma perchè non tiene nulla per sé e tutto rimette in circolazione intervenendo là dove c’è bisogno».
fri
Il testo integrale su Libertà del 29 gennaio 2009
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