l'onorificenza di cittadino benemerito di Vigo di Fassa. E' una
notizia importante? Da prima pagina? Secondo Sacricorridoi si'. Per
una serie di motivi. Prima di tutto perche' la casa di Vigo, dedicata
a San domenico Savio, negli anni ha costituito la testa di ponte della
Val di Fassa di quell'immaginario collegamento tra Piacenza e questo
angolo delle Dolomiti. Migliaia di piacentini, in 50 anni, hanno
conosciuto Vigo, imparato ad amare la montagna e i suoi valori,
proprio grazie a quella geniale intuizione di un sacerdote che ci ha
creduto fino in fondo e non smette di farlo oggi sulla soglia degli 80
anni. Don Conte, nei suoi archivi, ha contato 5mila nomi, ma
sicuramente sono molti di piu'. Non esiste a Piacenza una persona che
non ha mai sentito nominare almeno una volta il nome di Vigo di Fassa.
Ecco perche' la cittadinanza benemerita per una persona definita dallo
stesso sindaco di Vigo "pioniere del turismo" della val di Fassa,
probabilmente e' anche poco. C'e' chi a Vigo si e' incontrato e si e'
sposato. C'e chi ha Vigo ci e' tornato da adulto con la famiglia, chi
da anziano viene ogni anno a trascorrere l'estate in villeggitura,
magari in albergo o in una casa pres in affitto sotto il Catinaccio.
Ma la storia di Vigo e don Conte e' anche la dimostrazione, ennesima,
che una Provvidenza esiste. Cinquant'anni fa l'assegno scoperto di
50mila lire del primo affitto. Dieci anni fa esatti i 500 milioni di
lire messi dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano per l'acquisto
della casa dopo che gli eredi l'avevano messa in vendita, quindi la
concessione in comodato gratuito per 99 anni (scade nel 2098) della
casa alla parrocchia di San Giuseppe Operaio a condizione che il
campeggio di Vigo abbia un utilizzo il piu' possibile allargato alla
citta'. Ecco perche' Vigo e' da prima pagina.
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