Il Comitato "Piacenza pro Sindone 2010", assieme al Centro di Spiritualità e Accoglienza "E. Manfredini", alla Congregazione Templari di San Bernardo - Priorato Cattolico d'Italia, alla Cappellania Ospedale di Piacenza, ad Identità Europea Area Emilia, all'Associazione Compagnia di Sigerico organizza una interessante mostra sulla Sacra Sindone. Dal titolo "Sacra Sindone, voi chi dite che io sia", la mostra fotografica si tiene nella cripta della Chiesa di San Sisto in Piacenza e resterà esposta fino a tutto il 21 aprile. Descrive tutte le fasi storiche, scientifice, culturali e spirituali che accompagnano il sacro telo. E' composta da 22 pannelli rigidi nel formato 1 metro per 70 centimetri, più due pannelli di 2 metri per 1 metro, e da una riproduzione in scala 1:1 (misure reali) su tela della Sindone.
La mostra verrà successivamente esposta a Fiorenzuola ed in altre località della Diocesi.
La Sindone è un lungo telo di lino che ha avvolto il cadavere di un uomo morto a causa della tortura della crocifissione, riportandone un'immagine tuttora inspiegabile. Secondo la tradizione si tratta del lenzuolo usato per avvolgere il corpo di Gesù nel sepolcro; di certo vi è un riscontro fedelissimo con il racconto dei Vangeli. La Sindone è, quindi, un documento straordinario che descrive una vicenda unica nella storia. Dopo la datazione del reperto, che sorprendentemente ne collocava la nascita nel medioevo, nuovi studi hanno portato valide motivazioni che smentiscono quel risultato.
Perché la Chiesa se ne interessa? Essendo un'eco del messaggio del Vangelo, diventa strumento di evangelizzazione e quindi una responsabilità in questo senso per la Chiesa stessa. Il Papa Giovanni Paolo II, nel suo pellegrinaggio sindonico del 24 maggio '98 a Torino, affermò: "La Sindone è provocazione all'intelligenza umana, specchio del Vangelo, riflesso dell'immagine della sofferenza umana e icona della sofferenza dell'innocente, immagine dell'amore di Dio oltre che del peccato dell'uomo, immagine dell'impotenza della morte, immagine del silenzio".
"La Sindone - ricorda il cardinale Severino Poletto, attuale arcivescovo di Torino e custode della Sindone - è un segno sul quale è impressa l'ombra della morte, della sofferenza e della malvagità umana. I credenti non guardano però al volto dell'Uomo della Sindone per compiacersi del dolore e della morte. Quel volto, per chi crede, è destinato a trasfigurarsi nella Risurrezione".
Benedetto XVI invita a contemplare "quel misterioso Volto, che silenziosamente parla al cuore degli uomini, invitandoli a riconoscervi il volto di Dio, il quale ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in Lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna (Gv 3,16)".
La mostra è la prima delle iniziative piacentine in preparazione all'ostensione 2010 che si tiene a Torino dal 10 aprile al 23 maggio prossimi.
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