domenica 13 febbraio 2011

Bollettini parrocchiali nel nome di Giuseppe Berti

(fri) Il premio giornalistico 2011 per i bollettini parrocchiali, promosso dall'Ufficio diocesano per le comunicazioni sociali e dal settimanale cattolico il Nuovo Giornale, sarà dedicato alla memoria di Giuseppe Berti, personaggio piacentino del mondo della politica e della cultura morto nel 1979 in seguito ad un incidente stradale. Figura conosciuta e stimata tanto che da parte della parrocchia cittadina di Sant'Anna è stato chiesto che venga avviato il processo di beatificazione. Il premio giornalistico del 2011 si lega alla Missione popolare diocesana che nel suo secondo anno si sviluppa attorno ai temi della fragilità, dell'affettività e, appunto, della cittadinanza. Temi peraltro messi a fuoco dal convegno della Chiesa italiana a Verona nel 2006. La domanda di fondo è: «Come la comunità cristiana o le singole persone sono testimoni del Vangelo in uno o in tutti questi ambiti».
Verranno esaminati gli articoli pubblicati sui bollettini parrocchiali nel corso del 2011 relativi alla Missione Popolare. Tre le categorie: autori, bollettini e, novità di quest'anno, i siti internet parrocchiali. Quest'ultima in collaborazione con il Centro Multimedia per la Pastorale, l'ultimo nato dei tanti uffici che in Diocesi si occupano del settore della comunicazione.
La scelta di Giuseppe Berti per il 2011 sembra dunque la più azzeccata. Berti (a cui è dedicata la libreria diocesana) è un uomo che ha fatto dell'impegno per la civitas sul piano sociale, politico, educativo, il perno della sua vita a partire dalla propria esperienza di fede vissuta nella comunità cristiana piacentina. Qui ha ricoperto incarichi di primo piano. Nato nel 1899 a Mortara, si era laureato in filosofia all'Università Cattolica. Fin dagli anni Venti aveva guidato il gruppo giovanile del movimento cattolico piacentino, partecipando alla fondazione del Partito Popolare e, come intellettuale, alla lotta antifascista. Per molti anni fu presidente della giunta diocesana di Azione Cattolica. Nella sua parrocchia, Sant'Anna, fu alla guida del Movimento Vincenziano. Fondò e diresse poi, sempre a Piacenza, le Acli e l'Enaip, l'ente per la formazione professionale dei giovani. Il 18 aprile 1948 venne eletto deputato nel primo parlamento della repubblica italiana. Faceva parte dei candidati della Democrazia Cristiana e si impegnò soprattutto nel mondo della scuola. Su Giuseppe Berti si può leggere il libro di Fausto Fiorentini: "Giuseppe Berti, un laico al servizio della Chiesa", edizioni Berti, 1999, pagg. 216.


02/02/2011 Libertà

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