Tra i piacentini illustri c'è sicuramente il commendator Luigi Gatti, scomparso un anno fa in seguito ad un incidente stradale. Sabato scorso alla Cattolica di Piacenza si è tenuto un convegno per riciordare la sua figura. Ecco come lo ha descritto il vescovo Gianni Ambrosio.
(fri) «L'ho incontrato poche volte ma mi sono bastate per comprendere il suo spirito di servizio del tutto particolare perchè sostenuto ed alimentato dalla fede». Dipinge così il vescovo Gianni Ambrosio la figura di Luigi Gatti, alla Cattolica, in apertura della tavola rotonda. «Una fede che lo ha spinto a ritrovare e a donare un senso più autentico e più grande a quel suo impegno all'interno della società - continua il vescovo di Piacenza-Bobbio -. Credo che il dottor Gatti sia stato davvero sale e luce per questa terra piacentina». Significativa la sede della Cattolica: «Si è impegnato con borse di studio, anche in memoria della sua cara moglie, affinchè studenti capaci ma meno abbienti potessero proseguire qui con profitto quella formazione necessaria per la loro vita e per il bene della stessa società. L'Università Cattolica non è mai molto generosa nel conferire la laurea honoris causa e penso faccia bene. Ma nel ‘94 ha conferito quella in Scienze Agrarie al dottor Gatti». «Credo che sia stato un riconoscimento davvero meritato - è convinto Ambrosio - perchè il dottor Gatti ha creduto in quella formazione integrale portata avanti con impegno e dedizione in queste aule universitarie. Il ricordo del caro Luigi Gatti sia per tutti noi e in particolare per questa sede della Cattolica uno stimolo per seguire l'esempio di questa persona che ha amato e servito questa nostra terra con profonde radici nella comunità ecclesiale e in quella civile».
13/02/2011 Libertà
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