domenica 29 maggio 2011

Don Sciortino: si investa sulla famiglia

Il direttore di Famiglia Cristiana, don Antonio Sciortino, ospite nella parrocchia della Besurica, spiega perchè la famiglia, nonostante sia passata in secondo piano, sia l'unica salvezza per la società.

«La famiglia non è affatto da rottamare, come qualcuno pensa suonando già le campane a morto. Certo oggi la famiglia ha tanti problemi ma non è essa stessa il problema».
Ad esserne convinto è don Antonio Sciortino, direttore di Famiglia Cristiana, ieri sera a Piacenza, ospite della parrocchia di San Vittore e del parroco don Franco Capelli. Di fronte ha una chiesa con tanta gente che ha scelto di passare la serata ad ascoltare un prete giornalista, il direttore di un settimanale cattolico a volte scomodo perchè sceglie di parlare senza troppi giri di parole. E colpisce nel segno. «Davvero dobbiamo cambiare mentalità e considerare la famiglia la vera risorsa del Paese, la risorsa principale. Dobbiamo considerarla come un capitale umano, sociale ed economico» è convinto don Sciortino. «Se questo Paese, in un momento di grave crisi sociale ed economica che stiamo vivendo - osserva - riesce ancora a stare in piedi, deve davvero ringraziare le famiglie perchè sono il miglior ammortizzatore sociale». «Si fanno carico delle inefficienze istituzionali - dice - si fanno carico di un problema gravissimo di cui i mezzi di informazione poco parlano, ovvero della disoccupazione giovanile. Un giovane su tre oggi è disoccupato e di tutto questo si fa carico la famiglia; così come dell'assistenza degli anziani che sono sempre più numerosi, delle persone con disabilità (7 casi su 10 sono totalmente a carico delle famiglie) ».
Questo Paese, se vuole davvero avere futuro e speranza deve ripartire da qui: «Anche perchè siamo i più vecchi al mondo. Gli stessi vescovi hanno parlato di suicidio demografico. Il Paese si sta davvero suicidando nella totale indifferenza di tutti».
Investire sulla famiglia dunque, vuol dire far crescere il Paese. La famiglia è una risorsa ma rischia di divenire un problema, per i giovani. «In cima ai desideri di tutti i giovani viene sempre, in ogni inchiesta che si fa, la famiglia - ricorda don Sciortino -. Che poi il loro desiderio venga a scontrarsi con la difficoltà di mettere su casa e tutto il resto è un problema che dobbiamo affrontare. Con la flessibilità del lavoro abbiamo in realtà nascosto la precarietà e non si può pensare alla famiglia in una situazione di precariato costante, perchè nessuno ti concede un mutuo, nessuno garantisce per te».
La colpa è di chi amministra? «Penso che vi siano diversi fattori. Abbiamo tolto alla famiglia anche il ruolo pubblico che aveva e che gli riconosce anche la Costituzione. I figli non sono un fatto privato ma il futuro di un Paese».
«Si vorrebbe che non vi fossero più distinzioni di generi - sottolinea -, in tanti documenti si invita a non parlare più di mamma o papà con i bambini a ed usare termini neutri, in modo tale che in questo lassismo e indifferenza ai valori possa passare di tutto. Che qualsiasi forma di unione possa essere spacciata per famiglia... ma se ogni forma di unione è famiglia allora niente più è famiglia».
Anche la Chiesa ha la sua responsabilità: «A mio parere deve ripartire dal punto di vista pastorale mettendo al centro la famiglia: non per nulla viene definita piccola chiesa domestica».
Che cosa direbbe ai giovani che non hanno il coraggio? «Nel biennio 2009-2010 ci sono stati 30mila matrimoni in meno e i giovani in situazioni di crisi preferiscono la convivenza perchè è più economico rispetto allo sposarsi. Le parole di speranza e di coraggio non bastano. Capisco la difficoltà in cui i giovani si trovano ma non bisogna per questo rassegnarsi. Non perchè la famiglia ha tanti problemi noi dobbiamo aggravarli».
Federico Frighi


27/05/2011 Libertà

domenica 22 maggio 2011

Vicini e lontani/ Il vescovo Monari incontra gli immigrati della gru

Vi ricordate gli immigrati sulla gru a Brescia che protestavano per ottenere i permessi di soggiorno? Sei mesi dopo, la protesta torna a farsi sentire. Un centinaio di immigrati hanno attuato sabato mattina un presidio sul sagrato del Duomo. Presidio che, con il placet del vescovo Monari, continuerà ad oltranza.
Il vescovo Luciano Monari per due volte ha incontrato gli immigrati sul sagrato della chiesa per parlare con i manifestanti. Ha espresso solidarietà, ma anche perplessità per l'azione. Alla fine però è arrivato ad un punto di incontro: i manifestanti hanno potuto rimanere sul sagrato, a patto di non attaccare cartelli e striscioni e soprattutto a patto di non impedire l'accesso al Duomo ai fedeli.

sabato 21 maggio 2011

Il direttore di Famiglia Cristiana alla Besurica

Don Antonio Sciortino, il direttore di Famiglia Cristiana, sarà a Piacenza giovedì 26 maggio per parlare di “Fare famiglia oggi. Da cristiani nel contesto ecclesiale e sociale del nostro Paese”. La serata - alle ore 21, alla chiesa di San Vittore alla Besurica - nasce dall’iniziativa del Centro Culturale «Incontriamoci» e Circolo Anspi San Vittore in collaborazione con l’unità pastorale 5 della città (che comprende, oltre alla parrocchia ospitante, il Preziosissimo Sangue e San Corrado), l’Ufficio Comunicazioni Sociali e l’Ufficio Famiglia della diocesi, il Forum delle Associazioni familiari di Piacenza e l’Istituto “La Casa di Piacenza” - Consultorio familiare.

“Nell’ottobre scorso – spiega il parroco di San Vittore don Franco Capelli -, dopo una solenne inaugurazione, ha iniziato il suo cammino – all’interno della vita del Circolo ANSPI San Vittore in Besurica - il Centro Culturale «Incontriamoci». Obiettivo dichiarato di questa nuova realtà, strettamente legata alla parrocchia, è quello di offrire alla gente del quartiere e non solo strumenti per qualche riflessione in più sulla vita nelle sue varie sfaccettature. Per la programmazione prevista e portata avanti lungo l’anno sociale 2010-2011 sono state prese in considerazione alcune proposte offerte dalla diocesi per cui il cammino si è snodato lungo il filone della fragilità, delle relazioni e della cittadinanza, a cui si sono aggiunti diversi momenti in cui si è stati aiutati a raccogliere alcuni messaggi lanciati dal mondo dell’arte”.

“Il Centro ha aperto la sua attività con don Luigi Ciotti e conclude il cammino dell’anno sociale con don Antonio Sciortino, che affronterà il tema della famiglia nel suo essere dentro la comunità ecclesiale e civile. La serata del 26 maggio, che si terrà nella chiesa parrocchiale di S. Vittore Vescovo, è stata proposta dal Centro culturale «Incontriamoci» ed ha avuto l’adesione delle altre parrocchie dell’Unità pastorale n. 5 e di alcuni organismi diocesani a significare che le collaborazioni sono possibili e sempre auspicabili e che i temi delle relazioni e della cittadinanza toccano tutti nel profondo. Gli organizzatori si augurano che l’incontro possa essere un momento di ricchezza in cui i cristiani accettano di guardare alle situazioni e di leggerle in Dio e nel suo amore, in vista di un ulteriore impegno dentro la città con l’obiettivo di tessere relazioni fraterne”.

Oggi nei Conad di Piacenza si aiuta la Caritas

Chi ha tempo, oggi vada a fare la spesa al Conad a Piacenza. Aiuterà la Caritas diocesana e le tante famiglie che ad essa chiedono aiuto.

Si chiama "Aggiungi un pasto a tavola" e si tiene domani (sabato) nei supermercati Conad della città in collaborazione con la Caritas diocesana, l'associazione La Ricerca e Piacenza Solidale. E' una raccolta viveri straordinaria, nel senso che va al di là della quotidiana opera di Piacenza Solidale, impegnata nella distribuzione dei cibi freschi non più vendibili perchè in scadenza. L'attenzione oggi si sposta sul secco: pasta, scatolame e via dicendo. «Questa raccolta risponde ad una esigenza sempre più sentita dalla famiglie piacentine - spiega il direttore della Caritas, Giuseppe Chiodaroli - in questo particolare periodo di crisi. Notiamo ogni giorno una sempre maggiore richiesta di aiuto da parte di chi non ce la fa». Ecco allora la necessità di qualche cosa di più rispetto alla raccolta del fresco. «In questi tre anni Piacenza Solidale - spiega il suo direttore, Giovanni Struzzola, anche direttore di Confcommercio - ha risposto bene alle necessità di chi si trova in difficoltà. Ora pensiamo di fare un passo in avanti, aprendo la strada dei pacchi per le famiglie». L'iniziativa si tiene, come detto, all'interno dei supermercati Conad di via Appiani (dalle 7 alle 13 e dalle 16 alle 19 e 30), di via Cella (dalle 8 alle 13 e dalle 16 alle 19 e 30), di strada Agazzana (dalle 8 alle 20 e 30). I generi richiesti - come spiega Nicola Del Giudice, di Conad - che la gente potrà acquistare e poi donare all'uscita sono pasta, riso, scatolame (fagioli, piselli, passata, pelati, tonno e così via), latte a lunga conservazione, olio d'oliva, caffè, zucchero, biscotti, formaggio grana sottovuoto, pannolini per diverse fasce di età, omogeneizzati, detersivo per lavatrice. Ad aiutare i piacentini che decideranno di donare una parte della loro spesa ci saranno fuori dai supermercati una cinquantina di volontari messi in campo da Caritas, associazione La Ricerca, i gruppi giovani e il gruppo famiglie della parrocchia di San Giovanni in Canale e i gruppi giovani delle parrocchie di San Corrado e della Sacra Famiglia. Consegneranno le apposite borsine vuote, le ritireranno piene e inscatoleranno il materiale che verrà inviato ai magazzini Caritas. Da qui partirà poi per l'Associazione La Ricerca, i frati Cappuccini di Santa Rita, i frati minori Francescani di Santa Maria di Campagna, i gruppi di Volontariato Vincenziano. Una parte rimarrà a disposizione della Caritas diocesana. Presenti al lancio dell'iniziativa anche Francesco Argirò (Caritas), Daniela Scrollavezza (La Ricerca), Max Amato (Piacenza Solidale).
Federico Frighi


20/05/2011 Libertà

martedì 17 maggio 2011

Venezia corre per Africa Mission

La 26a Venicemarathon Trofeo Casinò di Venezia è già vicina alla chiusura definitiva delle iscrizioni. Alla fine di aprile sono terminati, infatti, i 6.000 pettorali tradizionali della manifestazione sportiva in programma il prossimo 23 ottobre a Venezia. Sono ancora disponibili invece gli ultimi dei 1000 pettorali “speciali” che gli organizzatori della Venicemarathon hanno deciso di destinare a sostegno di tre progetti benefici. Questi pettorali sono acquistabili solamente on-line con un costo maggiorato che verrà interamente devoluto all’associazione benefica.
I tre progetti sociali che Venicemarathon ha deciso di sostenere sono:
Run for Water, Run for Life (dell’Ong piacentina Africa Mission - Cooperazione e Sviluppo): le donazioni saranno destinate alla costruzione e al ripristino di pozzi d’acqua potabile nella regione del Karamoja, in Uganda;
Bimbingamba: un progetto ideato da Alex Zanardi e da Sergio Campo che ha come obiettivo quello di aiutare i bambini che, a causa di malattie, incidenti o guerre, hanno perso uno o più arti;
Run to end Polio: progetto all’esordio con Venicemarathon, curato dal Distretto 2060 del Rotary International, nell’ambito della campagna mondiale End Polio Now, volto a sovvenzionare le campagne di immunizzazione anti-poliomelite nei paesi in via di sviluppo, dove la polio continua a infettare e paralizzare i bambini.
Sul sito www.venicemarathon.it sono disponibili informazioni dettagliate sui singoli progetti e un apposito contatore segnala con aggiornamenti costanti i pettorali ancora a disposizione.

VENICEMARATHON E SOLIDARIETÀ
La complessa e articolata macchina organizzativa di Venicemarathon ha un’anima molto generosa. Da una forte convinzione nella cooperazione e nella solidarietà, nascono infatti progetti che fino a oggi hanno dato risultati concreti.
Dal 2006 a oggi sono stati raccolti e donati ad Africa Mission - Cooperazione e Sviluppo più di 100.000 euro, che hanno permesso la perforazione di 10 pozzi d’acqua potabile in Uganda e l’approvvigionamento di oltre 12.000 persone. Dal 2009 a oggi, oltre 30.000 euro sono stati donati anche a Bimbingamba, il progetto promosso da Alex Zanardi per la costruzione di protesi ai bambini amputati, che hanno già permesso a 6 piccoli di varie nazionalità di riprendere a camminare.
Inoltre, grazie alla maratona, Venezia diventa più accessibile. Dal 2005 a oggi, infatti, con la collaborazione del Comune, le rampe di legno che hanno da sempre ricoperto i 13 ponti della città attraversati dalla maratona, vengono lasciate fino al mese di marzo/aprile per garantire maggiore fruibilità della città ai portatori di handicap e a tutti coloro che hanno sempre trovato i ponti di Venezia una barriera architettonica insormontabile.
Nuovo è invece il progetto Run To End Polio, sostenuto dal Rotary International e da Venicemarathon, per sovvenzionare le campagne di immunizzazione anti-poliomielite nei paesi in via di sviluppo.

lunedì 16 maggio 2011

Priscilla, si ritrovano i volontari della diocesi

L’associazione Priscilla, che riunisce i volontari della Curia di Piacenza-Bobbio, si riunisce per l’assemblea annuale.
«Anche quest’anno, come in passato - spiega il presidente Teresio Cerini - abbiamo organizzato l’incontro con tutti i nostri associati per sollecitare impressioni ed idee nuove, programmare insieme i miglioramenti eventuali da apportare e risolvere problemi sui servizi svolti e da svolgere da ciascuno di noi per perfezionare la nostra associazione». «Certamente sarà anche un momento di spiritualità e di preghiera - evidenzia - che si completerà con la celebrazione della messa officiata dal parroco don Pier Giovanni Cacchioli». L’appuntamento è fissato per sabato 28 maggio alle ore 10 nella chiesa parrocchiale del “Corpus Domini” in via Farnesiana.
«Seguirà un piccolo rinfresco - annuncia il presidente Cerini - in un clima amichevole e fraterno per conoscerci meglio e rinsaldare la nostra amicizia. Contiamo sulla presenza di tutti. Sarà una ulteriore conferma che la nostra associazione di volontariato è amata, apprezzata e viva».

sabato 14 maggio 2011

Missione popolare, tocca ai ragazzi

Per il secondo anno consecutivo la Missione popolare diocesana pone in primo piano i ragazzi; lo scorso 2010 la conclusione del percorso formativo si è avvenuta in cattedrale, quest’anno sarà nei singoli vicariati.

Domenica 15 maggio le parrocchie e i Vicariati della diocesi ospiteranno la Missione popolare dei ragazzi il cui slogan riprende il tema generale della Missione: “Coraggio sono io. Non abbiate paura!” (Mt 14, 22-33). Ogni Vicariato seguirà un proprio programma; in alcuni casi l’incontro inizia nelle unità pastorali e si conclude nel Vicariato, in altri si svolge direttamente a livello di Vicariato.
Vicariato Piacenza: la Missione popolare dei ragazzi si apre nel pomeriggio con un primo momento di attività legata al tema della cittadinanza, vissuto nell’Unità pastorale o in parrocchia. Dopo la cena al sacco verrà vissuto il secondo momento con il ritrovo alle ore 19.45 per i ragazzi di tutto il Vicariato al santuario di S. Maria di Campagna dove è prevista l’accoglienza e la veglia missionaria con il Vescovo.
Vicariato Val d’Arda: il vicariato si da appuntamento dalle 15 alle 19 all’abbazia di Chiaravalle della Colomba, qui verranno svolte le varie attività, si farà merenda insieme e seguirà la veglia missionaria.
Vicariato Val Nure: il vicariato si da appuntamento dalle 15.30 alle 19.30 all’Oratorio di San Giorgio Piacentino, qui verranno svolte le varie attività, si farà merenda insieme e seguirà la veglia missionaria.
Vicariato Media Bassa Val Trebbia e Val Luretta: appuntamento alle 16.30 nelle varie Unità Pastorali per la prima parte di attività; ritrovo di tutto il Vicariato a Pieve Dugliara dalle 19: qui si incontreranno per vivere il momento della cena e della veglia missionaria.
Vicariato Val Tidone: il vicariato si da appuntamento dalle 16 alle 20 all’istituto Don Orione di Borgonovo; qui verranno svolte le varie attività, si cenerà insieme; seguirà la veglia missionaria.
Vicariato Alta Val Trebbia Bobbio, Oltrepenice: il Vicariato si incontra dalle 16 alle 20 all’oratorio di Bobbio, qui verranno svolte le varie attività, la veglia missionaria e si concluderà poi con la cena.
Vicariato Val Ceno Val Taro: l’appuntamento con la Missione dei ragazzi è stato spostato all’11 giugno nel pomeriggio al Seminario di Bedonia.
Sono in programma diversi momenti. Si lavorerà in primo luogo per imparare a “edificare collaborando” sul tema della cittadinanza. Dopo la visione di un video di presentazione del brano del Vangelo di Matteo (Mt 14, 22-33), su cui è incentrato l’incontro, verrà proposto a bambini e ragazzi un gioco ispirato al concetto di cittadinanza. Attraverso l’analisi di parole chiave quali accoglienza, dialogo, cooperazione, rispetto, solidarietà e bene comune, saranno guidati alla costruzione di un oggetto-segno. Insieme ragioneranno su ogni parola e la useranno per realizzare pezzo per pezzo, come si fa nei puzzle, la figura di una grande barca.
Le barche saranno anche simbolo delle varie Unità Pastorali, collocate sul palco a significare la composizione del Vicariato, concetto ancora molto distante dai ragazzi.
Le barche, spinte dal vento dello spirito, saranno segno, insieme al cartellone con la scritta “sei tu?” e alle lanterne di “io sono la luce del mondo” del cammino percorso quest’anno dai ragazzi tra affettività, fragilità e cittadinanza.
Dopo la cena al sacco (o la merenda, in altri casi, a seconda degli orari) avrà inizio nei diversi luoghi la Veglia missionaria, nella quale i ragazzi ripercorreranno, attraverso il brano di Matteo 14, 22-33, le tappe della preparazione.
Il momento conclusivo prevede il saluto e l’invio missionario ai ragazzi da parte del vescovo mons. Gianni Ambrosio, che sarà presente nel Vicariato cittadino e giungerà a tutti gli altri attraverso un videomessaggio.
Al termine dell’incontro sarà fatto dono ai partecipanti di un segnalibro su cui è riprodotta la preghiera del Padre Nostro, al centro del cammino della Missione in questo anno, accompagnato dalla Benedizione di Aronne.

Padre Trento, testimone di missione

Lunedì 16 maggio alle 21 presso il Cinema President di Piacenza, in via Manfredi 30, si terrà l’incontro dal titolo “Rendere Dio presente nel mondo: la missione popolare di Padre Aldo”. L’incontro, promosso dal Centro Missionario Diocesano e da Comunione e Liberazione, si inserisce nel cammino della missione popolare diocesana che vuole essere occasione per ciascuno di riscoprire ogni giorno e in qualsiasi condizione la potenza della presenza di Cristo.

L’intento della nostra missione popolare è quello di rilanciare, nella quotidianità dei nostri giorni, la bellezza dell’incontro con Cristo, come chiedeva il Vescovo Ambrosio nel documento con cui l’anno scorso proclamava la Missione: «desideriamo comunicare che l'incontro vivo con Cristo Risorto, testimone del Padre, riempie di gioia e di speranza la vita umana. Ecco allora la Missione popolare diocesana: un “tempo speciale” per ritrovare lo slancio missionario e per ricuperare la comune responsabilità di quel “tesoro” che è stato affidato a noi per essere a tutti comunicato».”

Padre Aldo Trento verrà appunto a testimoniarci questa bellezza, che, quando tocca la vita, mette in moto inevitabilmente l’annuncio e la testimonianza e rende possibile sfidare anche le difficoltà, le incomprensioni, i limiti di cui tutti facciamo esperienza. Il desiderio di felicità, di verità, di giustizia, di bellezza – che albergano nel cuore dell’uomo e sono risvegliati dall’incontro con il Signore – sono destinati a soccombere irrimediabilmente davanti alla fragilità propria o davanti ai meccanismi imposti da tutto ciò che ci circonda? Padre Aldo è un testimone travolgente della possibilità di vivere qualsiasi circostanza all’altezza del proprio desiderio. Ovunque, anche a Piacenza, perché siamo convinti che questa sia una possibilità data a chiunque.

Padre Aldo Trento, nato nel 1947 a Sovramonte in provincia di Belluno, avverte il primo richiamo della vocazione a sette anni. Laureatosi in Filosofia e Teologia, viene ordinato sacerdote nel 1971. Immerso in prima persona nel clima tormentato degli anni della contestazione e del conflitto sociale, viene inviato al Sud ad assistere i figli dei carcerati, per approdare infine all’insegnamento in due licei di Battipaglia e di Feltre. Poi, in piena crisi personale, l’incontro che gli cambia la vita: quello con don Luigi Giussani che nel 1989 lo incoraggia ad andare in missione in Paraguay, un paese che esce allora dalla dittatura per incamminarsi faticosamente verso la democrazia.
Padre Aldo accetta la prova e, superando momenti difficili, dà vita alla ad una delle più importanti opere missionarie del Sud America. Oggi, sotto la sua guida, la parrocchia di San Rafael è una comunità dotata di una scuola elementare dove studiano oltre 200 bambini, un poliambulatorio, l’hospice per i malati terminali, la fattoria, la cooperativa di credito impegnata nell’erogazione di microcredito, una pizzeria che, oltre a dare lavoro a diverse persone, assicura un sostegno economico alla vita della parrocchia. Una comunità vivace anche sotto il profilo culturale, animata da caffè letterari, conferenze e dalla redazione di un giornale, che coinvolge nelle sue svariate attività di centinaia di volontari.


Centro Missionario Diocesano e Comunione e Liberazione

giovedì 12 maggio 2011

Il riso per Africa Mission

Torna la campagna “Abbiamo RISO per una cosa seria”. FOCSIV, la più grande Federazione italiana di Organismi di volontariato internazionale, insieme a 22 dei suoi Soci, sarà presente in oltre 800 piazze italiane, per raccogliere fondi a sostegno di progetti di diritto al cibo nei Sud del mondo.
All’iniziativa partecipa anche Africa Mission – Cooperazione e Sviluppo, organizzazione piacentina federata FOCSIV, che sarà presente con un suo stand, domenica 15 maggio, per l’intera giornata, ad Agazzano (PC) in piazza Europa.
Presso gli stand allestiti nelle piazze italiane saranno distribuiti oltre 110.000 chili di riso: in cambio di una donazione minima di 5 euro, si potrà ricevere un pacco da 1 chilo di riso della qualità Thai Bonnet, prodotto in Italia da un imprenditore agricolo socio Coldiretti.
«Di fronte alla crisi mondiale legata all’aumento vertiginoso dei prezzi del cibo – spiega Sergio Marelli, Segretario Generale della FOCSIV – abbiamo scelto un RISO italiano per l’edizione 2011 della nostra iniziativa, per sostenere il progetto della filiera corta tutta italiana promossa dalla Coldiretti. L’aumento dei prezzi delle materie prime, infatti, sia al nord che nel sud del mondo, non corrisponde mai ad un vantaggio per i contadini, ma è prevalentemente frutto delle speculazioni finanziarie e dei numerosi passaggi lungo la filiera»
L'iniziativa 2011 è realizzata in collaborazione con la Coldiretti che, insieme a FOCSIV è parte del CISA – Comitato Italiano per la Sovranità Alimentare; gode, inoltre, del patrocinio del Segretariato Sociale RAI e del contributo di Banca Prossima.
La campagna media, che prevede uno spot TV di 30’’ e uno spot radio, è stata realizzata grazie al prezioso aiuto di Antonello Fassari, testimonial dell’iniziativa dal 2007, che anche quest’anno è sia regista che protagonista dello spot.
Per conoscere tutte le piazze e gli indirizzi degli stands dell’iniziativa Abbiamo RISO per una cosa seria visita il sito www.focsiv.it oppure chiama il numero verde 800913456 (attivo dalle 8,30 alle 17,30).

lunedì 9 maggio 2011

Il papa di Moretti spot per la Chiesa



Un'idea buona quella di Nanni Moretti, che, almeno a nostro avviso, non offende nessuno e, anzi, pone un problema. Sono degno di assumere un incarico? Ne sono capace? Il papa di Moretti non riguarda solo e soltanto la Chiesa ma intende essere - soprattutto, pensiamo noi - un motivo di riflessione per la società alla luce di quanto quotidianamente accade nel mondo della politica. Il papa di Moretti è un uomo e fa un passo indietro. Capisce che l'incarico di Dio è troppo pesante da sostenere. La Chiesa è capace anche di questo perchè è fatta di uomini. Vengono alla mente i candidati a vescovo che non accettano per umiltà o i preti che non si ritengono adeguati a ricoprire incarichi proposti dal proprio vescovo e rinunciano. Ecco perchè la Chiesa è ancora diversa dalla politica ed ecco perchè nella Chiesa c'è ancora fiducia.

sabato 7 maggio 2011

Africa Mission, a Urbino l'Africa vista dai bambini

Un viaggio dall’Italia all’Africa attraverso gli occhi dei bambini: questo il tema della mostra promossa a Urbino da Africa Mission Cooperazione e Sviluppo, Onlus piacentina che da anni si occupa della realizzazione di progetti di sostegno e cooperazione internazionale.
La mostra intende raccontare un progetto che ha coinvolto due scuole dell’Infanzia, una di Urbino e una di Kampala, in Uganda. La scuola urbinate ha sviluppato una nuova modalità di rapportarsi con l’Africa: l’adozione a distanza di una scuola, mediante scambi culturali e didattici. Grazie al supporto di Africa Mission Cooperazione e Sviluppo, che durante i viaggi dei suoi volontari ha operato da messaggero tra le due realtà con un “andirivieni” di disegni, foto, lettere e manufatti, i bambini hanno potuto conoscersi e confrontarsi. I lavori realizzati dai bambini delle due scuole sono stati raccolti in tre “libroni” cartonati costruiti manualmente dai bambini e poi riprodotti per la stampa, i cui ricavati della vendita saranno devoluti ad Africa Mission per sostenere progetti scolastici in Uganda.
Visitare la mostra sarà come fare un “viaggio nei libri”, dove i visitatori potranno entrare all’interno di questo mondo, creato e inventato dai bambini, grazie alla progettazione di un allestimento “a misura di bambino”.

La mostra verrà inaugurata sabato 14 maggio a Urbino (Palazzo Ducale - Sala del Giardino d’Inverno) alle ore 10. Interverrà anche il piacentino don Maurizio Noberini, presidente nazionale di Africa Mission. Il programma dell’inaugurazione prevede, dopo i saluti istituzionali dell’assessore alle Politiche Sociali del Comune di Urbino, Maria Clara Muci, e dell’assessore alla Pubblica istruzione e integrazione interculturale della Provincia di Pesaro e Urbino, Alessia Morani, gli interventi di don Maurizio Noberini, di Carlo Antonello, medico trevigiano presidente di Cooperazione e Sviluppo, di Giosiana Cepile, insegnante ideatrice del progetto, di Daniela Tittarelli, dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo “Pascoli” di Urbino, di Susanna Testa, referente ufficio studi del Miur per Pesaro e Urbino, di mons. Sandro De Angeli, assistente spirituale di Africa Mission - Cooperazione e Sviluppo e vicario generale dell’arcidiocesi di Urbino - Urbania - Sant’Angelo in Vado, e di Daniela Cini di Studio Synthesis, che ha coordinato il progetto. All’inaugurazione, seguirà la visita della mostra.

La mostra in dettaglio
La mostra sarà allestita dal 14 al 30 maggio presso le Sale del Castellare del Palazzo Ducale di Urbino e sarà strutturata su due percorsi paralleli, uno per genitori e insegnanti, volto ad illustrare la metodologia didattica alla base del progetto, e uno emozionale rivolto ai bambini.
Seguendo il filo conduttore dei libri, ogni sala porterà il piccolo visitatore a conoscere nuovi mondi e a capire le differenze che li contraddistinguono e quelle che, invece, li rendono più simili di quanto immaginiamo. Tre storie, tre temi di condivisione e confronto: l’acqua, la natura, la terra, da scoprire in compagnia di simpatiche guide, come la rondine azzurra o lo spaventapasseri Peppino.
Una mostra che non vuole solo raccontare, ma coinvolgere: ed ecco tanti mondi in miniatura per giocare nella sala dell’amicizia, o il prato dei piccoli nella sala della rondine azzurra, dove sedersi per guardare ed ascoltare i video e i messaggi mandati dai bambini Ugandesi.
La mostra dedica spazio anche all’esposizione di oggetti e manufatti che i bambini africani utilizzano per giocare, spesso realizzati con materiali di recupero: con la creatività e la fantasia una bottiglia di plastica diventa una macchinina, le foglie di banano prendono forma in bamboline e cappelli … e molto altro ancora!
A conclusione del percorso, un’area laboratorio, dove ciascun bambino potrà lasciare un segno tangibile della propria presenza e diventare così parte di questo grande progetto, che mira a visitare tutta la penisola, da Piacenza a Palermo.

Per saperne di più www.sottolostessocielo.it
Informazioni mostra
Orari di apertura: dal 14 al 30 maggio Dalle 9.30 alle 18.00
Prezzi: Ingresso gratuito
Prenotazioni e visite guidate Tel: 0722/327885 info@sottolostessocielo.it

giovedì 5 maggio 2011

Ambrosio: più collaborazione tra parrocchie e Curia

Ha tenuto questa mattina, giovedì 5 maggio, la sua ultima assemblea il decimo Consiglio Presbiterale Diocesano. Nei suoi cinque anni di attività il Senato del Vescovo ha tenuto ventisette assemblee e, questa mattina, ha fatto il bilancio del lavoro svolto durante il suo mandato. Ha presieduto la seduta il vescovo mons. Gianni Ambrosio, ha coordinato don Federico Tagliaferri mentre il segretario don Paolo Camminati ha riunito in apposite sintesi le “decisioni prese” e gli “argomenti trattati” dal Consiglio presbiterale diocesano dal 2006 al 2011.

Ci limitiamo a richiamare i gruppi dei vari argomenti trattati: economato, formazione del clero (ne parlato in modo specifico don Gigi Bagagnoli), Istituto diocesano per il sostentamento del clero, comunicazioni sociali, Missione popolare diocesana, la montagna, la pastorale giovanile, la Quaresima, i seminaristi, la solidarietà tra il clero e le unità pastorali.

Nelle analisi, a volte lunghe e dettagliate, compiute su questi argomenti, in diversi casi il Consiglio è giunto a prendere decisioni. E’ il caso della solidarietà del clero dove è stato rinnovato il regolamento dello specifico Fondo; per la formazione dei seminaristi ha costituito un’apposita commissione; ha messo a punto un progetto per la formazione del clero; nel settore amministrativo ha analizzato il coinvolgimento delle unità pastorali e dei vicariati per gli stanziamenti dei fondi; ha posto in primo piano la questione dei prestiti interni ed ha dato indicazioni per la salvaguardia della “dote permanente” delle parrocchie.

Sono stati indicati i rappresentanti in seno al consiglio di amministrazione del Consiglio del Pio Ritiro Cerati; sono state date indicazioni ai mezzi di comunicazione sociale; sono stati eletti i membri nel consiglio dell’Istituto diocesano per il sostentamento del clero; è stata analizzata la pastorale della montagna arrivando a formulare un documento conclusivo e sono stati approvati i suggerimenti per la costruzione di nuovi oratori mettendo in primo piano, non solo il progetto tecnico, ma anche quello educativo.

IL DIBATTITO

Su questa sintesi del lavoro svolto durante il quinquennio, il dibattito è stato ampio e articolato. Sono emersi temi specifici come la necessità di ridare slancio alla vocazione diaconale per l’importanza del lavoro che i Diaconi permanenti svolgono in diocesi; il richiamo al ruolo che deve svolgere l’Azione Cattolica; l’opportunità di dare nella parrocchia la priorità alla comunità; maggiore attenzione da parte dei presbiteri al loro ruolo rappresentativo; insostituibilità dei referenti laici nelle singole parrocchie... .

Tema, però, ricorrente, e che ha avuto la maggiore attenzione, è stato quello del rapporto tra le decisioni prese dal Consiglio e la loro reale realizzazione. E’ emerso il problema della verifica e del rapporto tra il Consiglio e la realtà diocesana.

Un tema che è poi stato ripreso dal Vescovo durante il suo intervento. Innanzitutto mons. Ambrosio ha avuto parole di ringraziamento per il Consiglio facendo riferimento al lavoro svolto con autentico stile di Chiesa. Un ringraziamento particolare ha rivolto alla segreteria ed in particolare a don Paolo Camminati per le sintesi predisposte, strumenti che ora permettono di poter valutare quanto fatto e così programmare meglio l’attività del prossimo Consiglio.

Per quanto riguarda il problema della verifica delle decisioni prese, e dei tempi lunghi che spesso caratterizzano la riposta della base, il Vescovo ha sottolineato che la Chiesa non è un’azienda e non è sempre facile predisporre adeguati controlli. A questo proposito ha anche richiamato la necessità, per il clero, di camminare insieme avendo sempre presente il contesto ecclesiale più ampio in cui è chiamato ad operare.

Mons. Ambrosio non ha mancato di dare suggerimenti concreti: ad esempio ha sottolineato la necessità che, nei vari progetti, ogni settore faccia riferimento agli specifici uffici di curia; occorre pure incentivare la formazione dei referenti laici all’insegna della corresponsabilità ed infine, per agevolare la realizzazione concreta delle decisioni prese dal Presbiterale, sarà opportuno un maggiore coinvolgimento delle Unità pastorali e dei Vicariati con particolare riferimento ai sacerdoti preposti al loro coordinamento, Moderatori e Vicari. Il rilancio di queste circoscrizioni potrebbe richiedere anche la loro revisione.

LA CRONACA DEI LAVORI

In apertura dei lavori del Consiglio presbiterale, il vicario generale don Giuseppe Illica, ha ricordato la morte di don Giuseppe Segalini (i funerali si terranno domani pomeriggio a Sant’Antonio a Trebbia), ha sottolineato come recenti appuntamenti diocesani abbiano avuto un largo seguito di fedeli, mentre in calendario ci sono i seguenti appuntamenti:

12 maggio: in Santa Maria di Campagna pellegrinaggio diocesano mariano presieduto dal Vescovo; Su indicazioni della Cei, in occasione dei 150 anni dell’unità d’Italia, verrà affidato il popolo italiano alla protezione della Vergine Maria;

15 maggio: Missione popolare diocesana per i ragazzi nei vicariati ;

16 maggio incontro al teatro President con il missionario padre Aldo Trento;

16 giugno: Festa del Sacro Cuore (in tale occasione il Vescovo renderà note le sue indicazioni per la pastorale della montagna e verranno eletti cinque rappresentanti del clero nel Consiglio Presbiterale; entro il 31 maggio i vicariati dovranno aver provveduto ad eleggere i propri rappresentanti in seno allo stesso Consiglio);

11 giugno: consiglio pastorale diocesano (la seduta era in programma il 21 maggio ma viene spostata per impegni del Vescovo);

18 giugno: ordinazione sacerdotale del diacono Giuseppe Piscina alle ore 16 in cattedrale;

23 giugno: processione del Corpus Domini;

2 – 3 settembre: convegno pastorale di Pianazze.

3 – 11 settembre: congresso eucaristico nazionale ad Ancona con la partecipazione di una delegazione piacentina.

Da registrare anche l’intervento del vicario per la pastorale mons. Giuseppe Busani che ha illustrato il programma della missione popolare ragazzi (si terrà nei vicariati), il pellegrinaggio del 12 maggio in Santa Maria di Campagna (appuntamenti di cui abbiamo già detto) ed ha sottolineato l’ampia diffusione che ha avuto in diocesi il libro del Pater.

Da parte sua padre Sisto Caccia ha comunicato che è in stampa una monografia sul beato G.B.Scalabrini per le edizioni Paoline (autore Roberto Zanini). Sarà presentata in autunno.

mercoledì 4 maggio 2011

Gli habemus papam veri...







Morto don Giuseppe Segalini

E' morto nelle prime ore di oggi pomeriggio, mercoledì 4 maggio, don
Giuseppe Segalini, parroco di Sant'Antonio a Trebbia.

Nato il 21 gennaio 1932 a Lugagnano, è stato ordinato sacerdote il 4 giugno
1955. Ha iniziato il servizio pastorale nel 1956 come curato ad Agazzano per
passare con lo stesso incarico a Borgonovo nel 1963. Nel 1964 è stato
nominato parroco di Groppovisdomo;del 1973 è la nomina a direttore
spirituale del Seminario di Bedonia ed il 1° ottobre 1977 gli è stato
conferito l'incarico di assistente spirituale di Azione Cattolica (ramo
adulti); il 18 ottobre 1984 è stato nominato parroco di Sant'Antonio a
Trebbia.