Gli 800 nuclei familiari colpiti dall'alluvione verranno trasferiti nel "Kyerwata resettlement centre", un centro in cui gli sfollati verranno accolti. Altre 430 famiglie, residenti nei villaggi di Nakiloro e Komojoj e nel centro di Namalu, raggiunte in modo meno grave dalla calamità, potranno rimanere invece nelle loro abitazioni, ma saranno aiutate attraverso la distribuzione di cibo, sapone, taniche d'acqua potabile e coperte. Nelle prossime settimane, i volontari dell'Ong piacentina saranno impegnati a garantire che gli aiuti previsti raggiungano tutte le famiglie colpite dall'emergenza.
"Anche per questo Natale - dichiara il direttore di Africa Mission - Cooperazione e Sviluppo, Carlo Ruspantini - una situazione di emergenza in una delle aree più povere dell'Uganda ci richiama a un impegno concreto di solidarietà. Chiediamo a tutte le persone di buon cuore di sostenerci in questo intervento urgente. Chi vuole, può fare un'offerta effettuando un versamento sul conto corrente postale intestato a Cooperazione e Sviluppo Ong Onlus n° 14048292, specificando nella causale «Emergenza Namalu». Qualsiasi donazione, anche piccola, contribuirà a ridare fiducia a una popolazione, come quella karimojong, che vive difficoltà enormi, ma che sa offrire anche segni di grande speranza, come hanno testimoniato anche recentemente le centinaia di giovani ugandesi che hanno partecipato alla settimana della pace che abbiamo organizzato, come ogni anno, presso il nostro Centro giovanile di Moroto, in preparazione del Natale. Sono proprio momenti come questo che ci incoraggiano a continuare a lavorare per un futuro migliore per il Karamoja".
Alcuni giorni fa, infatti, quasi 350 ragazzi, di età compresa tra i 15 e i 25 anni, provenienti da tutti i 7 distretti del Karamoja, oltre che da Lira, Gulu e Soroti e anche dal Kenya, hanno preso parte a una manifestazione dedicata alla pace. L'evento, sul tema "Il dialogo è chiave di pace alla riconciliazione", è stato caratterizzato da un programma molto vario di attività, incentrate sulla tolleranza e messe in atto attraverso dibattiti ma anche momenti di preghiera, svago, sport, musica, danze e teatro. L'iniziativa ha offerto l'opportunità ai giovani di tutta la regione di potersi incontrare, dialogare, stare insieme, pregare e giocare in un clima di pace e fratellanza.
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