Un viaggio pastorale in Uganda per vedere da vicino la realtà fondata da monsignor Enrico Manfredini e da don Vittorio Pastori. Lo sta affrontando il vescovo Gianni ambrosio che si è recato prima a Kampala, poi a Moroto, nei luoghi di Africa Mission e del suo braccio operativo, l'ong Cooperazione e Sviluppo. E' la prima volta che un vescovo di Piacenza-Bobbio visita l'Uganda dopo la fondazione del movimento missionario da parte del vescovo Enrico Manfredini e dell'allora Vittorio Pastori nel 1972. Nè il vescovo Antonio Mazza, nè il vescovo Luciano Monari ebbero mai l'occasione di scendere nella terra dei Karimojong in visita pastorale. Vi riesce monsignor ambrosio in un momento importante per Africa Mission: il suo quarantesimo anniversario dalla fondazione.
«Vado volentieri a vedere che cosa si sta facendo in Uganda» aveva detto Ambrosio prima di partire. «Penso che sia importante - evidenzia il vescovo - avere questo sguardo missionario verso terre come ad esempio Brasile e Africa affinchè si possa respirare uno stile di vita diverso, di dedizione, di volontariato, che deve segnare in qualche modo la vita del pastore di una chiesa e della chiesa stessa» «Tutto questo - osserva Ambrosio - assume un significato particolare in una terra in cui opera una realtà fondata da don Vittorione e dal vescovo Manfredini. Nonostante Africa Mission sia ramificata in gran parte d'Italia, il suo cuore batte sempre a Piacenza ed è bene che rimanga qui». Infine l'Africa, un continente dalle grandi potenzialità che non deve essere lasciato solo. «E' la prima volta che mi reco nell'Africa sub-sahariana ma nella mia mia esperienza di assistente dell'Università Cattolica del Sacro Cuore ho più volte accompagnato alla laurea studenti provenienti da quelle zone. Studenti che una volta inseritisi nel mondo della ricerca hanno mantenuto con me i contatti e mi hanno fatto avere le loro pubblicazioni. Lo sviluppo, anche di quelle terre, passa proprio da qui: dall'educazione».
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