Per chi dice che il demonio non esiste, che è tutta suggestione e che più che un esorcista serve uno psicologo o uno psichiatra.
Quindici visite a settimana. Persone inviate da sacerdoti, dal passaparola della gente, ma anche da psicologi e specialisti. Esorcista ufficiale della diocesi di Piacenza-Bobbio da poco di più otto mesi, padre Achille Taborelli, scalabriniano, è stato catapultato tra i "fumi di zolfo" alla veneranda età di 82 anni, quasi per caso, per obbedienza al vescovo. Ne parla volentieri facendo un primo bilancio del suo nuovo ministero.
«Ho gente che viene quasi tutti i giorni, una quindicina di richieste a settimana - racconta nel suo studio al pian terreno del santuario del Castello, a Rivergaro -. Non è che ci sia sempre la coda del diavolo. Vengono per problemi loro particolari o per quel senso di negatività che dicono di sentirsi attorno. Molti sono vittime della crisi ecomica. Si sfogano. Li ascolto e impartisco loro la benedizione di liberazione».
Come si arriva dall'esorcista?
«Vengono inviati dal passaparola, dai frati di Santa Maria di Campagna, dai Capuccini di Santa Rita, dal vicario generale, alcuni da Parma. Le strade sono tante. Anche uno psicologo mi ha mandato una sua paziente, una dottoressa con ossessioni che non la facevano dormire».
Quante volte si è imbattuto nel diavolo?
«Due in otto mesi. Uno era il caso di un avvocato che veniva da Milano. Fino a Natale è venuto da me. Poi il cardinale Angelo Scola ha nominato 7 esorcisti portando il numero totale a 12 e istituendo un numero verde. Così ha preferito continuare le sedute nella sua diocesi. L'altra una donna piacentina della provincia. Una persona laureata, distinta, di buona famiglia. Durante le sedute c'era il marito o un aiutante. Quando facevo il segno della croce o imponevo le mie mani sul suo capo si agitava e cominciava ad urlare come un ossesso; sputava da tutte le parti, anche chiodi».
Chiodi?
«Sì, ha capito bene; ma non voglio aggiungere altro. Una volta terminata la seduta, tornava tranquillissima come se niente fosse stato. Il male con la emme maiuscola entra nell'uomo perchè c'è l'invidia, il malocchio, la stregoneria, la ricerca del futuro nelle carte o nei fondi di caffè. Poi ci sono i dissidi in famiglia, o tra fratelli o tra genitori e figli. Tante situazioni che, se non sono causate in prima persona dal demonio, tuttavia possono farlo entrare».
Si parla di case infestate. E' vero?
«In questi mesi sono andato a benedire due appartamenti. Marito e moglie uscivano al mattino per andare a lavorare e tornavano la sera trovando mobili spostati, segni sulle pareti come la esse di satana; altri due fidanzati stavano ristrutturando la casa quando hanno trovato sotto le pietre del pavimento la cifra della Bestia. Sono andato in casa, ho dato la benedizione. E' tutto finito».
Di fronte a certe manifestazioni non le vengono i brividi alla schiena?
«Beh, naturalmente siamo tutti umani e quindi c'è un poco di impressione. Ma paura no. Penso di essere in grazia di Dio... (ride) ».
Ma esiste davvero il diavolo? Ce lo assicura?
«Oh, ma certo! Certo che esiste. Eccome. Basta prendere le Sacre Scritture: la prima domenica dopo le Ceneri abbiamo le tentazioni di Gesù da parte di satana. Poi è Gesù stesso che dà il potere agli apostoli, oltre che di predicare il Vangelo in tutto il mondo, di scacciare i demoni».
La Chiesa stessa però, a volte, è scettica.
«Bisogna avere tanta prudenza e non abboccare subito. Alcune volte può essere che si veda veramente la possessione, altre sono guai che possono capitare a chiunque. Io nel mio ministero ho l'appoggio del vescovo e questo mi basta. Sì, è vero che qualcuno è scettico. Nelle riunioni di preti non intervengo mai ma ascolto e sento magari qualche frecciatina... (ride) ma non rispondo. Peraltro è venuto da me anche un sacerdote, di un'altra regione. Era disperato, sentiva dentro di sè una forza malvagia».
Quanto dura una visita dall'esorcista?
«Ogni persona che arriva sta qui una mezz'ora, un'ora. Non faccio nulla di particolare. Parliamo un po', do i consigli che sono capace di dare e poi faccio questa preghiera di liberazione.
C'è gente che si meraviglia perchè pensa di vedere uno stregone che opera miracoli. Quando mi vedono, forse rimangono un poco delusi poi si tranquillizzano. Tanti tentano sempre di farsi fare un esorcismo, ma devono prima mettersi a posto loro stessi. Ad esempio con la preghiera o il digiuno. Adesso viene la Quaresima e il digiuno serve moltissimo a liberarci da questi influssi negativi che possiamo sentire in mezzo a noi».
Senta, con rispetto, è vero che non le hanno dato neppure il rituale?
«Eh sì, sto imparando a fare l'esorcista. Non ho neanche il rituale perchè è in ristampa. Ne ho qui una fotocopia che mi hanno procurato da Roma, ma è il rito in italiano. Quello più efficace è il rituale in latino di cui sono sprovvisto. Contro il demonio funziona meglio il latino».
Lei al santuario del Castello ha portato le messe di guarigione.
«Sono ogni terzo sabato del mese, alle 15 e 30 (la prossima è questo sabato, ndr.). E' pieno di gente che viene per pregare. Durante la prima una donna si è messa ad urlare frasi incomprensibili. Io ero all'altare. L'hanno portata in sacrestia e si è calmata. Poi non è più accaduto».
Crede agli Ufo? Dicono che in Valtrebbia se ne vedano parecchi.
«No. Sono frutto di fantasie e suggestioni. Tante volte si scrutano le nubi e si intravedono figure particolari, illusioni ottiche».
Mentre il demonio non è un'illusione?
«Assolutamente no! Basta prendere anche solo il Vecchio Testamento. Se crediamo al Vangelo non si può non ammetterlo. Gesù ne parla ed è stata una delle sue attività liberare gli indemoniati. La cosa però importante è questa: che tutte queste manifestazioni, dalla possessione alla vessazione, all'infestazione, non distaccano da Dio. L'unica cosa che distacca da Dio è il peccato. Si può essere posseduti dal demonio ma non essere distaccati da Dio. Dio c'è perchè Dio è più potente del demonio».
Federico Frighi
14/02/2013 Libertà
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