Imminente la lettera della nunziatura,
forse giovedì 25 in contemporanea con Parma.
Ancora segreto il nome
Nuovo vescovo, l'annuncio a fine ottobre
E Monari oggi entra a Brescia accompagnato da 300 piacentini
Il nome del nuovo vescovo di Piacenza-Bobbio, successore di monsignor Luciano Monari, potrebbe essere annunciato ufficialmente il prossimo 25 ottobre. La notizia trapela sia da ambienti della curia piacentina sia da quelli della Santa Sede. La certezza, in questi casi, non c’è mai fino all’ultimo, però è innegabile come qualche cosa, in Vaticano, si stia muovendo. Il nome in cima alla lista e quello di Gianni Ambrosio, 65 anni, assistente ecclesiastico generale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. Intanto, questo pomeriggio, il vescovo Monari prenderà ufficialmente possesso della diocesi di Brescia con una solenne cerimonia nella cattedrale lombarda. Da Piacenza lo accompagneranno in trecento, tra sacerdoti, religiosi, diaconi e laici. Non è l’addio ufficiale alla diocesi di Piacenza-Bobbio, quello si farà domenica 21 ottobre in duomo.
La data del 25 ottobre come giorno dell’annuncio del nuovo vescovo viene ritenuta credibile alla luce di alcuni fatti. Primo: dal Vaticano sono arrivate rassicurazioni ai vertici della curia di Piacenza-Bobbio sul fatto che l’entrata del nuovo “pastore” avverrà entro Natale. Secondo: ci sono dei tempi tecnici. L’annuncio, a Piacenza, viene dato il giovedì alle ore 12, anche per permettere al settimanale diocesano, il Nuovo Giornale, di uscire il giorno dopo con la notizia. Così è avvenuto con l’annuncio del trasferimento di Monari a Brescia (lo scorso 19 luglio era un giovedì). Il giovedì successivo al 25 ottobre coincide con il giorno dei Morti, ragion per cui non possibile l’annuncio in quella data. Dopo ci sarebbe l’8 novembre ma potrebbe risultare troppo avanti per un’entrata in diocesi prima di Natale. Soprattutto se il nuovo vescovo non sarà già vescovo. È il caso di monsignor Gianni Ambrosio, 65 anni, di origini vercellesi (come il cardinale segretario di Stato, Tarcisio Bertone); l’altra sera, a Milano, nella cappella dell’Università Cattolica il monsignore ha celebrato la messa in latino secondo il rito pre-conciliare al quale Benedetto XVI ha dato il via libera. La Cattolica gode di “extraterritorialità” rispetto alla diocesi Milano dove il cardinale Dionigi Tettamanzi ha stoppato il “Motu proprio” papale. Altro milanese in corsa per Piacenza dovrebbe essere il vescovo monsignor Erminio De Scalzi, abate di Sant’Ambrogio, mentre il terzo nome è quello del vescovo bresciano Domenico Sigalini - oggi guida la diocesi di Palestrina - papabile anche per la diocesi di Parma. La nomina del successore di Monari dovrebbe essere data in contemporanea con quella del successore di monsignor Cesare Bonicelli a Parma. Per entrambe le diocesi i giochi sono già stati fatti; il segreto pontificio al momento rimane inviolato. Se ne saprà di più nelle prossime ore. A Brescia, questo pomeriggio, per l’entrata del vescovo Luciano Monari, oltre ad almeno cinquemila fedeli, in cattedrale ci sarà una sorta di piccolo “concilio” con alti prelati provenienti da tutta la Lombardia, dall’Emilia Romagna e dal Vaticano. Due cardinali, Camillo Ruini e Giovanni Battista Re, l’arcivescovo “piacentino” presidente dei Congressi Eucaristici Piero Marini, l’arcivescovo di Palermo Paolo Romeo, i vescovi ausiliari di Milano Carlo Maria Redaelli e Franco Giulio Brambilla, l’emerito di Brescia Bruno Foresti, il segretario della Cei Giovanni Betori.
Federico Frighi
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