Piacenza - Dalla libreria Billy al divano Beddinge, passando per l’armadio Kullen fino al celeberrimo tavolino Lack. La Caritas diocesana di Piacenza-Bobbio, nella nuova sede di via Giordani, parlerà svedese. Nessuna operazione pubblicitaria, solo il gesto di solidarietà di un’affermata azienda internazionale che ha scelto il polo logistico di Piacenza per il suo sviluppo e dei suoi 300 dipendenti. Si tratta dell’intero arredo della nuova sede della Caritas, che a breve andrà a sostituire quella di via San Giovanni. Quattro piani di palazzina che porteranno il marchio dell’azienda svedese dalla cucina agli uffici, fino alle camere da letto di emergenza a disposizione di chi momentaneamente si trova senza un tetto dove stare. «Per Ikea è un punto fermo destinare fondi ad attività di beneficenza. Collaboriamo con aziende, sindacati, Ong e altre organizzazioni per sviluppare e rafforzare il nostro impegno sui temi sociali ed ambientali. Ecco perché Ikea mette a disposizione ogni hanno un budget che i lavoratori si impegnano a destinare anche a realtà locali». A parlare è una delle dipendenti Ikea del deposito di Piacenza, Vania Chiapparoli, responsabile delle politiche sociali ed ambientali. Spiega che in azienda esiste un Green team formato a turno da 6-7 dipendenti volontari che, in orario di lavoro, si ritrovano un paio di volte al mese per promuovere e seguire le varie iniziative sociali ed ambientali. «Avevamo saputo che la Caritas aveva bisogno e così ci siamo messi a disposizione» osserva Chiapparoli. Nella nuova sede di via Giordani sono andati dunque circa 13mila euro in mobili da montare, operazione di cui si occuperanno gli stessi volontari della Caritas.
fri
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