lunedì 27 settembre 2010

Gotti Tedeschi: ci aspettano cinque anni di austerità

Dove ha fallito l'economia, perchè ha fallito, che cosa ci aspetta? Ecco che cosa ha detto Ettore Gotti Tedeschi (presidente dello Ior) alla giornata dei Giuristi Cattolici, "Dio, la natura, il diritto".

(fri) L'economia naturale ha fallito, deformata dalle eresie protestanti. I principi fondamentali non sono stati applicati e ci aspettano cinque anni di grandi rinunce. E' molto crudo l'intervento di Ettore Gotti Tedeschi che non ci mette nulla neppure a dare la colpa del calo delle nascite - per il presidente dello Ior strettamente legato all'andamento dell'economia - alla mancanza dell'insegnamento della dottrina. Un problema che vede da vicino la responsabilità della Chiesa cattolica. «Se è vero che il diritto positivo deve nascere dal diritto naturale - parte da qui Gotti Tedeschi - la stessa cosa vale per le leggi economiche. Non è così».
«Nonostante tre fatti - puntualizza -. Uno: non è vero che l'uomo è stato creato perchè facesse economia. E' stato creato perchè pensasse. Due: la nascita del capitalismo è di origine cattolica, non protestante. L'elaborazione delle prime leggi economiche nasce dai frati francescani. Tre: il capitalismo è stato poi deformato dai protestanti. Marx scrive contro l'eresia del protestantesimo».
«Perchè dunque l'economia naturale - si chiede -non sviluppa leggi economiche adeguate? Perchè le eresie le deformano».
Oggi, secondo Gotti Tedeschi, non sappiamo più distinguere tra fini e mezzi: «Non c'è politica etica, banca etica, finanza etica. E' chi ci lavora che rende etico o no uno strumento».
Tre sono gli obiettivi dell'economia: non sprecare le risorse, sostenere lo sviluppo economico integrale per l'uomo, la sua distribuzione a tutti. «Il Papa nella Caritas in veritate si domanda se questi obiettivi siano stati raggiunti - ricorda l'economista -. La risposta è no. L'economia ha fallito nei suoi tre grandi principi. Ha snaturato il principio delle nascite ingnorando la crescita della popolazione».
Perché tutto questo? «Perchè non ci hanno più insegnato bene la dottrina. Chi ha concorso a far sì che noi dimenticassimo che la vita ha un senso? I preti». Siamo all'Alberoni e in sala di avverte un brusio: «Non preoccupatevi, anche il vescovo è d'accordo. Due mesi fa ero ad un incontro con il cardinale Angelo Scola e don Massimo Camisasca. I preti ci saranno ancora? Chiesi. "Non lo so", rispose Camisasca. "Se non insegnamo dottrina ci estinguiamo"».
Nel frattempo «abbiamo fatto trent'anni di crescita economica falsificata. Oggi i paesi ricchi sono diventati poveri e quelli poveri sono diventati ricchi. E noi non abbiamo fatto figli». «Guardate - mette in guardia - che la crescita zero della popolazione (due figli a coppia) comincia quest'anno in 65 paesi del mondo occidentale. Finiremo per aumentare i costi fissi e dunque le tasse. Il debito dei sistemi economici è aumentato del 50 per cento. E nel debito non c'è solo il pubblico ma ci sono anche imprese, famiglie e banche. Il debito del sistema italiano era due volte il Pil, oggi è tre. lo stiamo sostenendo con i tassi di interesse zero. Si può fare, ma solo per 4-5 anni, sennò si distrugge il risparmio».
Cosa bisogna fare? «Abbattere il nichilismo e ricostruire l'uomo. Occorre seguire Jean Guitton: l'uomo possiede veramente solo quelle cose di cui può fare a meno. Quindi quelle cose possiedono lui e l'uomo non è libero. Nei prossimi tempi prepariamoci a possedere meno cose. Una crisi come questa si risolve in quattro modi. O per default come Argentina e Greci (nel senso che non si pagano i debiti) o si accelera l'inflazione come abbiamo già fatto ottenenndo poca tranquillità o si fanno bolle come gli ameicani, o si sceglie l'austerità. Ci aspettano cinque sani anni di austerità subita e non voluta».


26/09/2010 Libertà

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