Dunque don Giuseppe Illica è il nuovo vicario generale della diocesi di Piacenza-Bobbio. Lo ha scelto il vescovo Gianni Ambrosio. Una decisione sofferta per don Illica abituato a fare il missionario, il pastore, il parroco, ma non certo a ricoprire un ruolo come quello del vicario. Siamo certi che ce la farà egregiamente. Auguri don Giuseppe! Sotto pubblichiamo l'articolo con il quale abbiamo annunciato la nomina su Libertà.
E venne il giorno. Il vescovo Gianni Ambrosio ha scelto il suo nuovo braccio destro: è monsignor Giuseppe Illica (57 anni), attualmente parroco di Castelsangiovanni. Prenderà il posto di monsignor Lino Ferrari (63 anni) che, da vicario generale, andrà a fare il parroco proprio nel capoluogo della Valtidone al posto di don Illica. Uno scambio al vertice, insomma, annunciato ufficialmente in Curia alle 12 e due minuti di ieri mattina, al termine del Consiglio presbiterale diocesano. E' stato lo stesso vescovo a leggere la lettera di nomina (la riportiamo a fianco), seguita dai brevi saluti di monsignor Ferrari e di monsignor Illica.
Il nuovo vicario generale si presenta subito senza barriere: persona umile, rigorosa, semplice, che dice pane al pane e vino al vino, come piace alla gente, in particolare agli oltre dodicimila abitanti di Castelsangiovanni e dintorni che hanno avuto la fortuna di averlo come parroco dal 1999 ad oggi. Riceve un applauso dai confratelli, fa una battuta sul toto-vicario portando un po' di allegria nel "senato del vescovo". Poi, serio e sincero, «ho accettato solo per obbedienza» ci tiene a sottolineare. Poche parole.
«E' una nomina non più importante di qualsiasi altra», aggiungerà poi alla stampa che lo trova nel pomeriggio. «Ogni servizio che si fa ha lo stesso valore e nella Chiesa - ricorda don Illica - non si va per fare carriera». Il vicario è un ruolo difficile e Illica lo sa bene: «E' una funzione per cui non mi sento tagliato e la cosa mi preoccupa parecchio, però lo faccio. Certo che sarei stato più soddisfatto se mi avessero chiamato ancora a fare il parroco».
Cose che ha detto anche e soprattutto al vescovo Ambrosio: «Gli ho detto che in coscienza non me la sentivo, ma ho obbedito per spirito di servizio. Adesso aspetto di capire che cosa devo fare e di imparare a farlo».
Un augurio a monsignor Ferrari nel suo nuovo ruolo di parroco a Castelsangiovanni: «La carriera l'ha fatta lui, è stato fortunato (ride...). Sono contento perchè è una bella parrocchia; io mi sono trovato molto bene e si troverà bene anche don Lino». Resta da capire perchè, nonostante le ripetute obiezioni, il vescovo Ambrosio ha scelto proprio don Illica. C'è chi dice che sarà un vicario rigoroso, preoccupato di garantire l'unità e l'armonia del clero diocesano, un vicario votato all'essenziale come impongono i tempi di oggi, un vicario che rappresenta il volto bello della Chiesa cattolica piacentina e del suo carisma missionario. Per il vescovo, don Illica può garantire tutto questo. «Ho qui un quaderno di obiezioni di don Giuseppe alla sua nomina di vicario» confida sua eccellenza. Più gliene faceva, più si convinceva che fosse la persona giusta.
Federico Frighi
04/02/2011 Libertà
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