«Sì, lo voglio». Cecilia Borgoni, 27 anni, si dona completamente a Gesù Cristo ed entra a fare parte della comunità di suore di clausura del Carmelo di via Spinazzi. Basta il timbro di voce delle risposte alle domande del celebrante per capire che suor Maria Cecilia di Gesù Amore, così si chiamerà d'ora in poi, ha fatto una scelta in cui crede e in questa scelta ha scoperto qualche cosa di grande. Una voce fresca, chiara, decisa che, se ti lasci andare, ti prende e ti contagia. Una testimonianza di fede che arriva - il cielo ha voluto così - a pochi giorni dall'indizione dell'Anno della Fede da parte di Benedetto XVI.
Ieri la chiesa del convento di via Spinazzi era gremita di parenti, amici, fedeli che semplicemente hanno voluto essere vicini alla comunità di clausura di San Lazzaro in uno dei suoi giorni più felici. Dopo tre anni di cammino da novizia quella ragazza che sorride sempre, che ama suonare e cantare ha posto sul capo il velo nero ed è diventata suora per sempre dietro la grata della clausura.
In prima fila ci sono il padre Claudio Borgoni, la madre Margherita Prandi, entrambi avvocati, il fratello Gabriele. Hanno accettato e condiviso la scelta di Cecilia, maturata sin dai tempi del liceo, quando, la mattina, prima delle lezioni, faceva un salto in Duomo per una preghiera. Il suo curriculum vocazionale è ricco di incontri. Da quello con un giovane di Alleanza Cattolica, nel 2000, alla prima Giornata mondiale della Gioventù di Benedetto XVI, nel 2005, a Colonia. Lì è scoccata la scintilla: per Gesù. Al Carmelo era già passata nel 2004, solo un estate. Dopo la maturità si iscrive a musicologia a Cremona che proseguirà durante il noviziato. Nel 2009, dopo essere entrata nel convento di via Spinazzi il primo ottobre del 2005, prende i voti temporanei, l'anticamera della clausura. Ieri l'abbandono del velo bianco da novizia, accompagnata passo dopo passo dalla madre priora suor Maria Paola di Cristo Re, con il giuramento davanti a padre Claudio Truzzi, provinciale dell'Ordine dei Carmelitani Scalzi.
L'incontro con il mondo delle religiose - sia pure non di clausura - è avvenuto fin da quando Cecilia aveva quattro anni. La nonna era la scultrice piacentina Ada Tassi. Realizzò un crocifisso destinato alle suore Orsoline in occasione della beatificazione della loro fondatrice, Brigida Morello. Da allora, la madre provinciale del tempo, suor Elena Scotti, cominciò a frequentare la famiglia di Cecilia aiutando la piccola a preparare il cammino alla Cresima. D'ora in poi suor Maria Cecilia di Gesù Amore sarà dietro la grata del convento di San Lazzaro, con le consorelle della fraternità orante, al servizio della Chiesa e di tutte le persone di buona volontà.
Federico Frighi
09/09/2012 Libertà
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