lunedì 22 ottobre 2012

Un piacentino per la Misericordia d'Emilia

Spetterà ad un piacentino coordinare le Misericordie di tutta l'Emilia. In tempi di dibattito sul trasferimento del 118, sull'accorpamento delle province, finalmente una buona notizia. Un incarico importante per Rino Buratti che suona come un riconoscimento nei confronti del lavoro svolto dai volontari piacentini della locale Misericordia. Sessantaquattro anni, pensionato, ex carrozziere a Montale, Buratti è governatore della Misericordia di Piacenza dal 2007. La sua nomina a coordinatore regionale si colloca nell'ambito di un progetto di rinnovamento delle Misericordie partito a febbraio a Calenzano con l'approvazione del nuovo statuto, proseguito poi a giugno a Roma con l'elezione del nuovo presidente nazionale e del relativo consiglio confederale. Il rinnovamento, voluto a grande maggioranza dalle Misericordie d'Italia e spinto a gran forza dalla Chiesa cattolica che nell'associazione ha un ruolo fondamentale, porterà ad una grande autonomia delle singole regioni dove le Misericordie avranno un proprio consiglio confederale.


«La mia nomina a questo incarico - spiega Buratti - è un segno di riconoscenza e di stima verso la Misericordia di Piacenza da parte delle altre Misericordie emiliane anche se noi siamo giovani ed appunto facciamo parte di diritto di questo rinnovamento».

In tutta la regione Emilia Romagna sono in questo momento attive 17 Confraternite della Misericordia. Una a Bologna, tre in provincia di Ravenna (Valconca, Casola Valsenio e Castelbolognese), due in provincia di Modena (Modena città e Pievepelago), una a Ferrara, la Misericordia di Piacenza, nove in provincia di Forlì-Cesena (Alfero, Balze, Galeata, Modigliana, Premilcuore, Rocca San Casciano, San Benedetto in Alpe, Roncofreddo, Forlì) e una in provincia di Rimini (Saludecio). Buratti avrà il compito di coordinare le Misericordie emiliane ovvero, oltre a quella di Piacenza, Bologna, Modena, Ferrara e anche Ravenna.

La Misericordia di Piacenza, dal Natale del 2011, ha sede nel Centro Polifunzionale della Besurica, accanto alla chiesa di San Vittore. Attualmente sono una settantina i confratelli di cui attivi una quarantina. Tutti volontari. Con due ambulanze, due pullmini, un'automedica e un ambulatorio di medicina generale per prelievi e iniezioni (non ancora in funzione), sono stati inseriti tra le 69 opere di carità della diocesi di Piacenza-Bobbio. L'ambulatorio della Besurica è il primo obiettivo nella lista della Misericordia piacentina. «Pensiamo di farlo partire all'inizio del 2013 - guarda il calendario Buratti - quando saremo pronti con le certificazioni chieste dal Comune di Piacenza».

La Confederazione, a livello nazionale, riunisce oggi oltre 700 confraternite, alle quali aderiscono circa 670.000 iscritti, dei quali oltre centomila sono impegnati permanentemente in opere di carità (i confratelli cosiddetti "attivi"). Sono diffuse in tutta la Penisola e la loro azione è diretta, da sempre, a soccorrere chi si trova nel bisogno e nella sofferenza, con ogni forma di aiuto possibile, sia materiale che morale.

Federico Frighi


20/10/2012 Libertà



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