Assemblea pubblica con Mons. Inzoli proposta da Comunione e Liberazione e Fondazione AVSI sul testo di Giussani. Venerdì 13 alle 21 in S. Ilario.
PIACENZA - Mons. Mauro Inzoli, , presidente nazionale del Banco Alimentare, dopo aver presentato a Piacenza lo scorso marzo il libro di don Luigi Giussani in un affollato incontro pubblico insieme al vescovo Gianni Ambrosio, torna nella nostra città per una assemblea con ancora a tema le pagine del medesimo testo del fondatore di Comunione e Liberazione.
In questi ultimi mesi, infatti, “Si può vivere così” (riedito da Rizzoli nel 2007) è stato il testo di riferimento per gli aderenti a CL nei loro incontri periodici di “scuola di comunità”. L’assemblea indetta per questo venerdì sera è anzitutto l’occasione per condividere con Mons. Inzoli il lavoro svolto in questo periodo ed approfondirlo con domande e testimonianze. Può anche essere, d’altronde, l’occasione di un approfondimento sulle pagine del libro di don Giussani per quanti hanno avuto l’occasione di ascoltare lo scorso marzo la presentazione pubblica del testo. L’assemblea di venerdì 13 (alle 21 in S. Ilario) è infatti aperta a tutti ed ha a tema in particolare il capitolo che don Giussani dedica alla “libertà”.
Che cos’è la libertà? La libertà è fare ciò che si vuole, o la soddisfazione di un desiderio? Cosa vuol dire che la libertà è incompiuta, se non è in rapporto con il Mistero, con l’infinito? Se la libertà è un’esperienza personale, in che senso implica come fattore decisivo la comunità? Con un taglio sempre molto esistenziale, don Giussani, attraverso queste ed altre domande, trascina la riflessione del lettore alla comprensione di questa esperienza così condivisa, e allo stesso tempo così difficile da definire e da vivere adeguatamente, che è la libertà.
Per ciascun uomo che sia interessato a sé, al proprio destino ed alla verità della proprio esperienza, l’incontro con Mons. Inzoli può essere un’occasione particolare, meditando su una di quelle antiche parole cristiane (come libertà, fede, obbedienza, speranza, carità…) di cui si perde troppo facilmente il valore e la profondità, e che invece comprese adeguatamente testimoniano la radicale “umanità” di una fede cristiana che si cerchi di vivere non dando per scontato nulla, e prendendo sul serio le esigenze ed i desideri del proprio cuore.
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