giovedì 12 giugno 2008
Per San Pietro 80mila euro dalla Cei
PIACENZA - Per il campanile di San Pietro qualche cosa si muove. La torre campanaria della chiesa del centro storico è in pessime condizioni di salute ed a rischio sgretolamento tanto che il parroco, don Giuseppe Frazzani, più volte (l’ultima da queste colonne) aveva lanciato una sorta di appello affinché non si lasciasse andare un’opera architettonica non solo di alto valore artistico ma anche spirituale, essendo quello di via Carducci il San Pietro piacentino, l’unico tempio locale dedicato all’apostolo padre della Chiesa. L’Ufficio per i beni culturali ecclesiastici della diocesi di Piacenza-Bobbio, diretto da don Giuseppe Lusignani, in seguito ad una serie di sopralluoghi e verifiche tecniche ha stabilito in 240mila euro la cifra necessaria per rifare il maquillage al campanile. La buona notizia è che la diocesi di Piacenza-Bobbio, attraverso i finanziamenti della Conferenza episcopale italiana, si farà carico del 33 per cento della spesa. In pratica quasi 80mila euro. I rimanenti 160mila sarebbero a carico della comunità locale. «Siamo sulla buona strada spiega il parroco - don Giuseppe Frazzani - anche grazie ad un gruppo di parrocchiani che si sta muovendo con grande generosità». In pratica una mini cordata di fedelissimi a San Pietro ma anche di coloro che abitano nelle due parrocchie vicine rette sempre da don Frazzani e dai suoi collaboratori don Simon Pierre Ntomb Ngue e don Gilberto Felipe Da Silva: San Francesco e Santa Maria in Gariverto. Si parla di uno sponsor di una certa importanza che si sarebbe mosso per il campanile. «Ancora è prematuro fare qualsiasi nome - osserva il professor Francesco Mastrantonio, referente del consiglio parrocchiale di San Pietro - tuttavia è vero che qualche cosa si sta muovendo. Contiamo sulla generosità dei parrocchiani ma anche sull’estate Sanpietrina appena iniziata. A settembre penso che tireremo le somme e ci prepareremo allo sprint finale per il nostro campanile».
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