domenica 18 novembre 2007

Nuovo vescovo, l'entrata slitta all'anno nuovo

Nuovo vescovo, l'entrata slitta all'anno nuovo
L'annuncio sarebbe però imminente: Ambrosio sempre favorito
Martedì si riunisce il collegio dei consultori

da Libertà, 18 novembre 2007

Piacenza - Scatta il conto alla rovescia per l’arrivo del nuovo vescovo di Piacenza-Bobbio. Ancora non si conoscono nome, giorno dell’annuncio e ovviamente il giorno della presa di possesso; tuttavia, poiché si hanno fondate ragioni per ritenere la nomina imminente, la Chiesa piacentino-bobbiese comincia a prepararsi all’accoglienza del suo nuovo pastore. Sarà il collegio dei consultori (il parlamentino della diocesi che regge la “sede vacante”), presieduto dall’amministratore diocesano monsignor Lino Ferrari, a tracciare la strada di avvicinamento. I dieci sacerdoti (nominati gli anni passati dal vescovo Luciano Monari) si troveranno martedì mattina nella sala degli affreschi del palazzo vescovile. L’intento è di organizzare, all’interno delle unità pastorali (sono 39 in tutta la diocesi), una serie di incontri per illustrare ai fedeli quel’è la funzione del vescovo nella Chiesa, chi e che cosa rappresenta, quali sono i suoi strumenti di “governo”. È la seconda volta che il parlamentino provvisorio si riunisce dopo aver eletto - a maggioranza - monsignor Ferrari amministratore diocesano. Era il 23 ottobre e la sede di Piacenza-Bobbio diventava ufficialmente “vacante”. Oggi, a quasi 4 mesi (122 giorni) dall’annuncio del vescovo Monari a Brescia, ancora nulla, in Vaticano, è stato deciso. Andando a vedere i precedenti, si nota che, in realtà, si è nella norma. Dalla partenza del vescovo Enrico Manfredini (18 marzo 1983) all’annuncio del vescovo Antonio Mazza (20 agosto 1983) passarono cinque mesi; dal ritiro di Mazza (primo dicembre 1994) all’annuncio del vescovo Monari (23 giugno 1995) sette. È il tempo che ci impiega la Congregazione per i vescovi ad individuare la terna da sottoporre al Papa. Al momento, dal Vaticano, nulla trapela: verosimilmente perché tutto è fermo. Sulla sede di Piacenza -Bobbio c’è un’indicazione di massima che riguarda - com’è ormai noto - l’assistente ecclesiastico generale dell’Università Cattolica, monsignor Gianni Ambrosio. Avrebbe vinto il ballottaggio con il vescovo Erminio De Scalzi ma la Congregazione per i vescovi non si sarebbe ancora pronunciata. Recentemente si è fatto anche il nome del vescovo di Pavia, Giovanni Giudici. Ad allungare i tempi ci si mette il concistoro di sabato prossimo nel quale il Papa creerà i nuovi cardinali. La decisione, per Piacenza-Bobbio, dovrebbe venire annunciata l’ultima settimana di novembre, al massimo entro la prima decade di dicembre. Di certo c’è che il prossimo sarà un Natale senza vescovo. Dall’annuncio all’entrata in diocesi passa almeno un mese, di più se l’eletto non è ancora presule.
Federico Frighi