sabato 12 gennaio 2013

Ambrosio: il lavoro è la chiave della questione sociale

Sacricorridoi riprende dopo un periodo di vacanza. Ci piace pubblicare come auspicio per il 2013 l'articolo apparso su Libertà relativo all'omelia del vescovo Gianni Ambrosio il primo giorno dell'anno.

Una sempre più fattiva collaborazione tra tutte le forze della società civile di fronte alla crisi economica. E' l'auspicio del vescovo di Piacenza-Bobbio, Gianni Ambrosio, durante l'omelia della messa d'inizio anno in cattedrale. Un'omelia nella Giornata della Pace centrata sui grandi temi chiave di questo 2013 appena iniziato: il lavoro per tutti, il valore della vita e della concordia tra i popoli, la sfida educativa. Per questo monsignor Ambrosio ha evidenziato come il messaggio di papa Benedetto XVI per la pace inviti «ad invocare "il prezioso dono della pace" tra i diversi popoli e all'interno delle nazioni, nelle città e nelle famiglie. Preghiamo in modo particolare per quei Paesi, come la Nigeria, in cui continua il massacro dei cristiani».


Nel giorno dedicato a Maria, madre di Gesù, il vescovo ha esortato a porre «sotto la sua protezione il tempo che sta davanti a noi, perché sia "l'anno del Signore", l'anno della fede nel Signore». «In Maria - ha osservato Ambrosio - possiamo scorgere la missione propria di ogni famiglia, chiamata a donare vita e amore ai figli, a custodire e a trasmettere i grandi valori della vita umana, a testimoniare e diffondere la fede che sa custodire la benedizione di Dio. Così la narrazione della vita passa da una generazione all'altra, senza interrompersi, grazie all'impegno educativo che è sempre più urgente e coinvolge non solo la famiglia ma anche la scuola, la comunicazione sociale, la società tutta: il futuro di nostri ragazzi e dei nostri giovani dipendono dalla sapienza educativa, dal coraggio di far fronte alla sfida educativa con una proposta seria e intelligente di vita e di cultura».

A Maria ci si rivolge con fiducia «per far fronte alle attuali difficoltà sociali ed economiche. Preghiamo perché tutti abbiano a cuore il valore centrale del lavoro, la sua importanza per la vita personale e sociale, la sua grande dignità. Conosciamo il dramma di molti che hanno perso, o rischiano di perdere, il lavoro, la stessa pace familiare. Ci vuole sia una più grande stima del lavoro da parte di tutti sia una più fattiva collaborazione di tutti perché si possano trovare soluzioni che tengano conto che "il lavoro umano è una chiave, e probabilmente la chiave essenziale, di tutta la questione sociale, se cerchiamo di vederla veramente dal punto di vista del bene dell'uomo", come affermava il beato Giovanni Paolo II (Laborem Exercens). Sul tema anche Papa Benedetto XVI insiste nel Messaggio per la Giornata della Pace: è necessaria "una rinnovata considerazione del lavoro, basata su principi etici e valori spirituali, che ne irrobustisca la concezione come bene fondamentale per la persona, la famiglia, la società"».

Il 31 dicembre, durante il rito del Te Deum di ringraziamento, ricordando, tra l'altro, il terremoto in Emilia, il vescovo ha evidenziato come i «giorni difficili, insieme a giorni più felici, sono le tappe del nostro pellegrinaggio verso la pienezza della vita, nel mistero dell'amore di Dio».

Federico Frighi

02/01/2013 Libertà