lunedì 1 settembre 2008

Trenta firme ad Ambrosio per la messa in latino

Piacenza - Trenta firme per chiedere al vescovo la possibilità di celebrare una messa in latino secondo il “Motu Proprio” emanato quasi un anno fa da Benedetto XVI. Sono state consegnate al vescovo Gianni Ambrosio e al parroco della chiesa di San Sisto, dove si intende celebrare il sacro rito, don Giuseppe Formaleoni. Le firme sono state raccolte da martedì 15 luglio a martedì 29, a Piacenza, in via Giordani, nello studio legale dell’avvocato Marco Sgroi. La duplice istanza è stata rivolta al parroco competente e al vescovo della diocesi di Piacenza-Bobbio affinché il giorno 14 settembre 2008, festa dell’Esaltazione della Santa Croce e anniversario del Motu Proprio «Summorum Pontificum» di Benedetto XVI sia celebrata una messa secondo il messale edito nel 1962 dal Beato Giovanni XXIII (la cosidetta messa «tridentina»).
A quanto si è appreso il vescovo Ambrosio ai primi di agosto ha ricevuto uno dei promotori dell’istanza. L’udienza è stata interlocutoria, nel senso che il capo della diocesi ha voluto conoscere i motivi che hanno portato all’istanza e si è riservato di dare una risposta ufficiale. Sarebbe la prima volta a Piacenza ma non la prima per il vescovo Ambrosio. Il presule la celebrò lo scorso 11 ottobre nella cappella di Largo Gemelli in veste di assistente ecclesiastico dell’Università Cattolica del Sacro Cuore.
fed.fri.

da Libertà, 31 agosto 2008