venerdì 18 marzo 2011

Campanili tricolori

La bandiera tricolore sul punto più alto della città, i 74 metri dell'Angil dal Dom, la statua dorata dell'angelo che sormonta il campanile della cattedrale. L'ha fatta mettere il parroco del Duomo, il vescovo Gianni Ambrosio l'ha benedetta, in tante altre chiese della diocesi hanno fatto lo stesso, anche dalle canoniche. Perchè essere buoni cristiani vuol dire anche essere buoni cittadini.

«E' un gesto di amore all'angelo e di amore all'Italia». Spiega così, il parroco del Duomo, monsignor Anselmo Galvani, il significato della bandiera tricolore che da ieri sera sventola dai 73 metri della guglia, sotto la protezione e lo sguardo vigile dell'Angil dal Dom. Ci sono il vescovo Gianni Ambrosio, il prefetto Antonino Puglisi, il questore Calogero Germanà, il sindaco Roberto Reggi (in fascia tricolore), il presidente della Provincia, Massimo Trespidi (in fascia azzurra). Poi i canonici della cattedrale e un gruppuscolo di fedeli piacentini. Tutti, poco dopo, con il naso all'insù, verso gli elettricisti Sergio Paraboschi (70 anni) e il figlio Andrea (40), intenti a fissare la bandiera sotto l'ala dell'angelo. Duplice il significato del gesto. «ll vescovo Sanvitale, il 21 marzo del 1848, benedì il tricolore - spiega monsignor Galvani - e un piacentino, scalando la guglia del Duomo, lo issò tra le braccia dell'angelo. Da quel giorno l'angelo del Duomo non fu più solo un metereologo ma anche un segno di appartenenza di tutti i piacentini ad una comunità non solo religiosa come la diocesi, ma anche civile, Piacenza appunto, che per prima diede l'adesione all'amata patria».
Non solo: «Dal 1141, l'angelo vigila notte e giorno sulla cattedrale, sulla città, sui piacentini sparsi nel mondo che hanno fatto onore, non solo a Piacenza, ma a tutta l'Italia». Prima di venire portato in alto, il tricolore viene benedetto. Lo fa il vescovo Ambrosio che ringrazia il parroco della cattedrale e i canonici del Duomo per aver pensato all'iniziativa. Nessun dubbio. Anzi. «In tutte le chiese degli Stati Uniti la bandiera nazionale è ben presente - osserva -, lo stesso dicasi per l'Irlanda ed altri Paesi». Si pone poi nel naturale solco tracciato dal vescovo Sanvitale: «Nel 1848 il vescovo di allora benedisse la bandiera italiana, il vescovo di oggi è contento di compiere il medesimo gesto».
Per l'occasione è stata inaugurata la nuova illuminazione notturna dell'angelo. Enelsole ha donato le nuove lampade a led a luce calda e a basso consumo, che per i prossimi dieci anni non avranno bisogno di manutenzione; la ditta Paraboschi le ha fisicamente installate al posto del vecchio impianto formato da quattro fari da trattore.
Anche il tricolore si inserisce in un contesto eco-compatibile. Il vessillo è infatti in materiale biodegradabile. Rimarrà lassù fino a che non verrà "sciolto" da sole e intemperie.
Federico Frighi


17/03/2011 Libertà