venerdì 2 gennaio 2009

La Giornata mondiale della pace, se ne ricorda solo il vescovo

Piacenza - Ieri era la Giornata mondiale della pace. Non una come tante. L’anniversario di quella indetta da papa Paolo VI esattamente 40 anni fa, il primo gennaio del 1968. Da allora, ogni inizio anno, i pontefici indicono la giornata che porta, ogni volta, un messaggio diverso. Per il 2009 Benedetto XVI ha scelto “Combattere le povertà, costruire la pace”. Se a Palermo si è tenuta la marcia nazionale della pace, se nella piccola Cesena se ne è organizzata una edizione locale alla quale ha partecipato il vescovo piacentino Antonio Lanfranchi, a Piacenza l’unico a ricordarsene, in un primo dell’anno deserto, è stato nella sua omelia il vescovo Gianni Ambrosio (assieme ai parroci nelle rispettive parrocchie). Il vescovo Ambrosio ha sottolineato lo stretto legame che unisce la pace, la Terra Santa e «colui che nasce da Maria» a Betlemme. Una pace che, come ha evidenziato il presule, «non è frutto dell’impegno dell’uomo, pur importante, ma innanzitutto dono divino da invocare con fiducia e perseveranza». Da qui l’invito alla preghiera affinché la pace arrivi anche nelle famiglie dei piacentini.
fri

Il testo integrale su Libertà del 2 gennaio 2009