domenica 30 dicembre 2007

Buon 2008 da una 108enne

Non c'entra nulla con i sacri corridoi, però oggi su Libertà intervisto la signora Emilia Tosca: 108 anni compiuti il 29 dicembre. E' molto più autorevole di me per augurare a tutti voi Buon 2008!


Lavoro e minestrone, così si arriva ai 108
Emilia Tosca è coetanea di Fred Astaire, Al Capone
ed Alfred Hitchcock. Tutti battuti alla distanza


Piacenza -
Taglia il traguardo del compleanno a braccia alzate, con la stessa naturalezza con cui Girardengo, nel 1919, vinceva il suo primo Giro d’Italia. Lei c’era e di anni ne aveva già 21. Ieri, nella casa di riposo San Giuseppe, ha superato la tappa dei 108. La signora Emilia - di cognome fa Tosca - è la super nonna di Piacenza e probabilmente di tutta la provincia. Legge il giornale, guarda la tv, sta seduta, in piedi, cammina. Lassù sembrano essersi dimenticati di lei. Lucidissima, quando la si saluta e si prende appuntamento per il prossimo 29 dicembre, si mette a ridere, ti stringe le mani, e dice che ci proverà. Le 108 primavere l’hanno resa un poco debole alle gambe, le hanno portato via un poco di udito e, ultimamente, ha anche un poco di mal di gola (ma chi non ce l’ha, in questa stagione). Tutto qui. Nemmeno gli occhiali. Con una voce sottile ma ferma racconta che in mattinata ha ricevuto la visita del sindaco (quello di Pieve Porto Morone). «Sono contenta» dice. Poi attacca con la sua vita: «Lavoravo nella fabbrica dei bottoni. Tanto, tanto lavoro, poi, siccome era distante da casa, mi regalarono una bicicletta. Poi le guerre, i soldati in casa ...». Cento otto anni sono tanti da raccontare. Il mare che non ha mai visto perché «non ne ho mai sentito il bisogno».
Nata a Castelsangiovanni il 29 dicembre del 1899, la signora è coetanea di Fred Astaire, Al Capone ed Alfred Hitchcock che ha battuto per distacco. Ha avuto due figli, Carlo (76 anni) e Virginia (67) che ieri erano al suo fianco nel reparto Mimosa della casa San Giuseppe, assieme alla nipote Cinzia Filiberti, organizzatrice del 108° compleanno. Abitava (dal 1924 un poi) in riva al Po, a pochi metri dal comune di Pieve Porto Morone (ecco perché ieri mattina la presenza del suo vecchio sindaco). Da una decina d’anni, tuttavia, si è trasferita a Piacenza, in via Pietro Cella, ed ora alla casa di riposo retta dall’Istituto diocesano per il sostentamento del clero. Ieri era circondata dai parenti, dagli infermieri e dagli ospiti del reparto Mimosa. Aiutata dalla nipote, è stata lei a tagliare la prima fetta della grossa torta sulla quale campeggiava un invidiabile 108 di cioccolato. Torta che la signora Emilia ha naturalmente assaggiato. Superata l’emozione dell’applauso e dei flash dei fotografi ha confessato il segreto dell’elisir di lunga vita: «Lavorare tanto e non fermarsi mai». Non solo: «Mangiare il minestrone con le verdure del mio orto e la pasta fatta in casa». Un augurio per il 2008: «Che tutti possano raggiungere la mia età». È così che la signora Emilia si è aggiudicata la palma di piacentina più longeva. Nel Comune di Piacenza è lei a guidare il “collegio dei centenari”. Allo scorso primo dicembre erano in 27: 23 donne e 4 uomini.
Federico Frighi

Il testo integrale dell'articolo su Libertà di oggi 30 dicembre 2007