giovedì 11 novembre 2010

Istituto sostentamento clero, il cda non celebra messe

Come ho riportato su Libertà questi sono giorni decisivi per trovare un figura di spessore come nuovo presidente dell'Istituto diocesano per il sostentamento del clero della diocesi di Piacenza-Bobbio. Il toto presidente è iniziato ma, al di là del nome, è importante evidenziare che non potrà essere un laico. La precedenza assoluta va ai sacerdoti, anche se, per presiedere un cda non c'è bisogno di celebrare messa.

Giorni di lavoro e di consultazioni nei sacri palazzi piacentini per individuare il nuovo presidente del cda dell'Istituto diocesano per il Sostentamento del Clero al posto del dimissionario monsignor Antonio Bozzuffi. Già vicario generale, esponente storico di Comunione e Liberazione, Bozzuffi ha 89 anni ed ha espresso il desiderio di non essere rieletto. Il via è stato dato nel Consiglio Presbiterale di giovedì scorso. Tutto il consiglio di amministrazione, non solo il presidente, è in scadenza il prossimo 31 dicembre. Il "senato del vescovo" deve indicare tre membri ed uno per il collegio dei revisori dei conti. Se ne riparlerà nell'incontro del prossimo 2 dicembre. L'intero cda rimane in carica per 5 anni e il suo presidente è nominato direttamente dal vescovo Gianni Ambrosio, naturalmente con la più ampia condivisione sul nome del prescelto. A quanto si è appreso, monsignor Ambrosio avrebbe declinato l'invito (proveniente da una parte del clero) di affidare la presidenza ad un laico. Serve un sacerdote preparato, benvoluto, dalla moralità e dal rigore ineccepibili per guidare quello che, facendo le debite proporzioni, si presenta come lo Ior piacentino. Il nome che ricorre in questo momento è quello dell'attuale vicario generale, monsignor Lino Ferrari. Il suo spostamento renderebbe però indispensabile coprire un ulteriore e delicato tassello che il vescovo Ambrosio non ha mai ritenuto di dover toccare dall'inizio del suo mandato piacentino: quello del vicario generale.
Non è facile trovare un nome che metta d'accordo il clero diocesano in un ruolo che monsignor Ferrari ricopre egregiamente da sei anni a questa parte. In auge torna la figura di monsignor Luigi Chiesa, parroco di Santa Teresa e vicario episcopale per la città. Il suo nome era già uscito pochi mesi dopo l'ingresso del vescovo Ambrosio ma non se ne era poi fatto nulla. Vedremo stavolta. L'Istituto Diocesano per il Sostentamento del Clero gestisce un patrimonio composto dai beni appartenenti agli ex benefici parrocchiali, proveniente da eventuali donazioni o lasciti di beni mobili e immobili. E' un po' il forziere della Chiesa piacentina, visto che quello della Diocesi è rappresentato per la quasi totalità dai conferimenti dell'8 per mille.
Attualmente il cda, oltre al presidente monsignor Antonio Bozzuffi, comprende l'avvocato Gianguido Guidotti (vice presidente) e i consiglieri professor Arnaldo Barbieri, don Giampiero Esopi, ragionier Giancarlo Fiorani, don Pietro Galvani, avvocato Andrea Losi, geometra Vittorio Sartori, ingegner Francesco Scaravaggi. Revisori dei conti sono Giorgio Croci, Luigi Botti e Enzo Groppi.
Federico Frighi


10/11/2010 Libertà