venerdì 18 gennaio 2008

Vescovo di Parma, stop a Busani. Arriva un modenese

Piacenza - (f.fr.) Sembra tramontata definitivamente l’ipotesi di un piacentino come nuovo vescovo di Parma. L’annuncio del presule verrà dato domani mattina alle ore 12 nella cattedrale di Parma. Salvo colpi di scena dell’ultima ora il vescovo eletto dovrebbe essere il modenese monsignor Enrico Solmi. Nella terna era inserito anche il piacentino monsignor Giuseppe Busani dato per favorito sino ai giorni scorsi ma, verosimilmente per non privare monsignor Gianni Ambrosio di un collaboratore prezioso, non se ne è fatto nulla. Tra i papabili anche il reggiano monsignor Mauro Parmeggiani.

Il 16 febbraio l'Ambrosio-day


- A Piacenza anche il cardinale Bertone che pranzerà nel seminario di via Scalabrini
- Definiti motto e stemma del vescovo Gianni Ambrosio
- Oltre 500 saranno le persone provenienti dalla Cattolica di Milano, Roma e Brescia

Piacenza -
«Il vescovo eletto di Piacenza-Bobbio monsignor Gianni Ambrosio ha comunicato all’amministratore diocesano monsignor Lino Ferrari che la cerimonia dell’ordinazione e della conseguente presa di possesso della diocesi si terrà nella cattedrale di Piacenza, il 16 febbraio prossimo». Con questa nota, ieri
mattina, poco dopo le ore 10, l’ufficio stampa della diocesi dava la notizia che molti attendevano. La decisione era stata presa poco prima, di buon mattino, in seguito al briefing in segreteria di Stato Vaticano tra il cardinale Tarcisio Bertone (nella foto a destra) ed il suo segretario personale. A quanto si è appreso, il cardinale Bertone - consacrante principale - sarà a Piacenza nella tarda mattinata di sabato 16 febbraio, proveniente dall’aeroporto di Linate. Essendo il “primo ministro” del Papa, viaggerà con un seguito di una mezza dozzina di persone tra scorta e collaboratori. Pranzerà, verosimilmente, nel seminario di via Scalabrini, dove si riposerà in vista della celebrazione in duomo che dovrebbe avere inizio alle ore 16.
La macchina organizzativa, dunque, avrà solo un mese di tempo per me
ttere a punto quello che sarà l’Ambrosio-day: ordinazione episcopale e presa di possesso della nuova diocesi, tutto in un’unica cerimonia. La lista degli invitati si preannuncia fittissima. Nella cattedrale di Piacenza, tra sacerdoti, vescovi e cardinali, prenderà forma una sorta di piccolo concilio vaticano. Oltre al cardinale Tarcisio Bertone, consacrante principale, dovrebbe esserci un altro grande amico di Gianni Ambrosio: l’arcivescovo di Torino, cardinale Severino Poletto (nella foto a fianco). Più incerta la presenza del vicario di Roma, cardinale Camillo Ruini (nella foto sotto). Ha assicurato che farà di tutto per esserci anche il cardinale Ersilio Tonini. Per la Conferenza episcopale italiana dovrebbe essere a Piacenza il segretario generale, vescovo Giuseppe Betori, poi il nunzio apostolico in Italia, l’arcivescovo Giuseppe Bertello. Nutrita la rappresentanza di vescovi dell’Emilia Romagna: il metropolita di Modena, l’arcivescovo Benito Cocchi, il piacentino monsignor Antonio Lanfranchi, il neo presule di Fidenza, monsignor Carlo Mazza. Dal Piemonte l’arcivescovo di Vercelli, Enrico Masseroni, il vescovo di Alessandria, Giuseppe Versaldi, compagno di seminario di Ambrosio. Dalla Lombardia sono attesi il vicario generale di Milano, il vescovo Carlo Redaelli, il vescovo ausiliare di Milano, Franco Giulio Brambilla, l’ex vescovo di Piacenza-Bobbio (oggi di Brescia), Luciano Monari. Dall’università del Sacro Cuore arriveranno oltre cinquecento persone, tra esponenti del senato accademico, insegnanti, personale delle varie facoltà, studenti. Un altro folto gruppo di vecchi amici è atteso da Vercelli. Questo pomeriggio, alle ore 15, in Curia, si terrà la prima riunione del comitato diocesano che dovrà interessarsi della cerimonia. Tra le altre cose si penserà all’itinerario di ingresso, che potrebbe prevedere anche una tappa (forse la prima) all’ateneo di San Lazzaro. Definiti (quasi) anche motto e stemma del vescovo Gianni Ambrosio: il primo sarà una frase legata a Sant’Antonino, il secondo conterrà simboli della Cattolica (il Sacro Cuore o la Sapienza), di Vercelli (un campanile), di Piacenza e di Bobbio.
Federico Frighi

Il testo integrale dell'articolo su Libertà di oggi, 18 gennaio 2008