domenica 13 febbraio 2011

Africa Mission, sos per il Sud Sudan

Un container di aiuti destinati al Sud Sudan. È il grande obiettivo verso il quale, considerando le problematiche che vive in questi giorni il Sud Sudan, ha deciso di impegnarsi Africa Mission - Cooperazione e Sviluppo. L’Ong piacentina sta infatti raccogliendo fondi per inviare nella regione africana, interessata nei giorni scorsi da un referendum per l’indipendenza, un container con generi di prima necessità da consegnare per metà alla diocesi di Tombura-Yambio, guidata dal vescovo mons. Edward Hiiboro Kussala, e per metà alle Suore Comboniane che gestiscono l’unico ospedale funzionante della zona, nella città di Nzara.

Sono già stati raccolti riso, zucchero, coperte, materiale sanitario vario e vestiti, ed entro brevissimo tempo si vorrebbe riuscire a inviare il container. Ora, però, la principale difficoltà da superare consiste nel sostenere i costi di spedizione. “La spesa è molto alta - dichiara il direttore della Ong, Carlo Ruspantini -, e per questo siamo in difficoltà. Per la consegna presso la città di Yambio il costo complessivo del trasporto è di 15.000,00 dollari. In una recente intervista, il Vescovo Kussala, che la nostra organizzazione sostiene da alcuni anni e che anche recentemente era stato in visita a Piacenza, ha dichiarato che circa 30mila sud sudanesi che vivevano a Khartoum ora sarebbero rientrati nel Sud Sudan, e lanciava un appello: «Non abbiamo i mezzi e le strutture per accogliere e sostenere tutte queste persone». Noi vorremmo riuscire a far partire il container il prima possibile in modo da poter accogliere questo grido di aiuto e dare un segno concreto di solidarietà. Per questo motivo chiediamo a tutte le persone sensibili di aiutarci nel sostenere l’onere della spedizione”.

Per maggiori informazioni ci si può rivolgere agli uffici di Africa Mission - Cooperazione e Sviluppo, in via Martelli 15 - 29122 Piacenza, tel. 0523-499424, email africamission@coopsviluppo.org. Chi volesse contribuire può utilizzare il Conto corrente postale n. 14048292 intestato a Cooperazione e Sviluppo Ong Onlus, specificando la causale “Container Sud Sudan”.

Bollettini parrocchiali nel nome di Giuseppe Berti

(fri) Il premio giornalistico 2011 per i bollettini parrocchiali, promosso dall'Ufficio diocesano per le comunicazioni sociali e dal settimanale cattolico il Nuovo Giornale, sarà dedicato alla memoria di Giuseppe Berti, personaggio piacentino del mondo della politica e della cultura morto nel 1979 in seguito ad un incidente stradale. Figura conosciuta e stimata tanto che da parte della parrocchia cittadina di Sant'Anna è stato chiesto che venga avviato il processo di beatificazione. Il premio giornalistico del 2011 si lega alla Missione popolare diocesana che nel suo secondo anno si sviluppa attorno ai temi della fragilità, dell'affettività e, appunto, della cittadinanza. Temi peraltro messi a fuoco dal convegno della Chiesa italiana a Verona nel 2006. La domanda di fondo è: «Come la comunità cristiana o le singole persone sono testimoni del Vangelo in uno o in tutti questi ambiti».
Verranno esaminati gli articoli pubblicati sui bollettini parrocchiali nel corso del 2011 relativi alla Missione Popolare. Tre le categorie: autori, bollettini e, novità di quest'anno, i siti internet parrocchiali. Quest'ultima in collaborazione con il Centro Multimedia per la Pastorale, l'ultimo nato dei tanti uffici che in Diocesi si occupano del settore della comunicazione.
La scelta di Giuseppe Berti per il 2011 sembra dunque la più azzeccata. Berti (a cui è dedicata la libreria diocesana) è un uomo che ha fatto dell'impegno per la civitas sul piano sociale, politico, educativo, il perno della sua vita a partire dalla propria esperienza di fede vissuta nella comunità cristiana piacentina. Qui ha ricoperto incarichi di primo piano. Nato nel 1899 a Mortara, si era laureato in filosofia all'Università Cattolica. Fin dagli anni Venti aveva guidato il gruppo giovanile del movimento cattolico piacentino, partecipando alla fondazione del Partito Popolare e, come intellettuale, alla lotta antifascista. Per molti anni fu presidente della giunta diocesana di Azione Cattolica. Nella sua parrocchia, Sant'Anna, fu alla guida del Movimento Vincenziano. Fondò e diresse poi, sempre a Piacenza, le Acli e l'Enaip, l'ente per la formazione professionale dei giovani. Il 18 aprile 1948 venne eletto deputato nel primo parlamento della repubblica italiana. Faceva parte dei candidati della Democrazia Cristiana e si impegnò soprattutto nel mondo della scuola. Su Giuseppe Berti si può leggere il libro di Fausto Fiorentini: "Giuseppe Berti, un laico al servizio della Chiesa", edizioni Berti, 1999, pagg. 216.


02/02/2011 Libertà