lunedì 28 marzo 2011

Suore da 50 anni

Non solo il sì alla maternità, l'Annunciazione è anche la festa del sì per le religiose, il rinnovo del "matrimonio" con il Signore. Ecco perchè ieri pomeriggio le suore piacentine si sono trovate in Santa Maria di Campagna per la messa con il vescovo, divenuta anch'essa una tradizione della festa del 25 marzo. Monsignor Gianni Ambrosio, nell'omelia, dopo aver elogiato la presenza e il servizio dei francescani nel santuario, ha evidenziato due passaggi espressi nelle sacre scritture del giorno. Il sì della Madonna, "eccomi, sono la serva del Signore", come «gesto dell'obbedienza e della fedeltà a Dio», e quello di Gesù Cristo "eccomi io vengo, Signore, per fare la tua volontà". Il vescovo Ambrosio ha dunque invitato le religiose «a fare della loro vita un dono e un‘obbedienza a Dio».
La Festa del Sì, per le religiose, venne introdotta nei decenni scorsi dall'allora vescovo monsignor Enrico Manfredini, alla guida della Chiesa piacentina dal 1969 al 1983. La Festa del Sì, dunque, si ricollega alla solennità dell'Annunciazione - come Maria ha detto sì alla volontà di Dio, così si festeggiano le religiose che hanno dimostrato la fedeltà alla loro vocazione nella Chiesa - e rappresenta una delle due occasioni comunitarie per le suore. L'altra è il 2 febbraio, giorno della Candelora, in cui la Chiesa celebra la festa per la vita consacrata. A ciascuna religiosa sono state consegnate la nota pastorale del vescovo in occasione del secondo anno della missione popolare, il Libro del Pater, un fiore "per ricordare la bellezza della vita" e un cero "perché dobbiamo sempre tenere accesa la lampada della fede". Sono state festeggiate per i 25 anni di professione, suor Maria Francesca del Cuore di Gesù (carmelitane); per i 50 anni di professione, suor Irma Tonellotti (scalabriniane), suor Costanza Kallukulangara (orsoline), suor Elda Giavarini (suore di S. Dorotea), suor Enrica Zanata (suore di S. Dorotea), suor Anna ElenaClerici (Figlie di S. Anna); per i 60 anni di professione, suor Benedetta Salerno (scalabriniane), suor Eulalia Santi (scalabriniane), suor EmiliaBellucci (salesiane), suor Domenica Benassi (salesiane), suor Adele Lorenzetti (salesiane), suor Elisabetta Lorenzetti (salesiane), suor Maria Pia Ottani (salesiane), suor Agnese Sberna (salesiane) e suor Letizia Terzoli (Figlie di Gesù Buon Pastore).
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26/03/2011 Libertà

Il ballo dei bambini, kermesse del sacro

Può il sacro popolare far riflettere sul più profondo sacro celeste? Il ballo dei bambini e tutto ciò che lo circonda, nella basilica di Santa Maria di Campagna, sono lì a rispondere di sì. Provare per credere ...

Una tradizione tra popolare e sacro che rende più a misura d'uomo il grande mistero celeste. Una devozione che, se la si accetta, obbliga a fermarsi un attimo e a farsi delle domande sui grandi perchè della vita. E' tutto questo, ma anche altro, la festa dell'Annunciazione che ieri è stata celebrata in Santa Maria di Campagna con il tradizionale Ballo dei bambini. Più di mille, quasi 1.200 a contare i palloncini con l'effige della Madonna (andati esauriti) donati ai piccoli ballerini, i bambini presi tra le braccia dai frati e innalzati alla Madonna per richiedere la sua santissima protezione. Tutt'intorno i fiori verdi, bianchi e rossi, omaggio dei fioristi di Confcommercio alla Vergine Maria.
Il guardiano e rettore di convento e basilica, padre Secondo Ballati, è estremamente soddisfatto di come vanno le cose. «Quest'anno, secondo me, abbiamo fatto ancora meglio del 2010 - dice osservando bimbi e genitori in fila indiana nella navata centrale -. In questi giorni, dopo la pagina uscita su Libertà, abbiamo ricevuto tante telefonate di persone che ci chiedevano a che ora potevano portare i loro piccoli». A sollevarli, novità di quest'anno, ci sono ragazzi e ragazze vestiti con tuniche bianche. Sono quelli della Gioventù Francescana, il movimento nato in seno al santuario lo scorso 4 ottobre, giorno di San Francesco. Francesco Sabbadini (30 anni), medico, e Giovanna Fieramosca (30 anni), insegnante di religione, raccontano come il gruppo, che oggi conta una decina di giovani, sia nato per caso su impulso di alcuni allievi della scuola di polizia che, trovandosi a Piacenza, avevano come punto di riferimento Santa Maria di Campagna. Si sono uniti anche studenti della Cattolica ed è nato il gruppo che si trova oggi tutti i mercoledì sera alle 21 nella sala del Duca del convento francescano. Ogni domenica alle 18 e 30 prestano servizio in basilica e ieri si sono prestati per dare una mano ai diaconi e ai frati. Solo due i rinforzi con il saio: fra' Nazzareno Burgazzi, originario di Cortemaggiore ma "di stanza" a Parma, e padre Gilberto Aquini, già guardiano di Santa Maria di Campagna.
Un ministrante snocciola il rosario e la folla di fedeli aumenta sempre più. Arriva una neo mamma con il piccolo di 16 mesi, anche una futura mamma con il pancione; dovrebbe partorire proprio il giorno successivo (oggi, per chi legge). La basilica è una vera e propria kermesse del sacro, dal piazzale fino all'altare. Nel presbiterio il Ballo dei bambini, poco più in là la distribuzione dei palloncini con la Madonna, sulle panche i fedeli che attendono il rosario, nelle cappelle laterali i banchetti delle benedizioni. Nel primo, sulla sinistra, c'è padre Vincenzo che ti accosta il reliquiario al capo, recita la formula della benedizione e ti dà una sonora stretta di mano con un sorriso che trasmette bontà. Dopo il portale, sulla destra, c'è il book-shop della basilica, con la preghiera per le mamme, il crocifisso di San Francesco e le famose candele create da padre Cesare e decorate con l'effigie di Santa Maria di Campagna. Oltre naturalmente ai dvd e al film-documentario su Padre Gherardo. Sul sagrato i quattro quintali di busslanein, le ciambelline che le volontarie offrono ai fedeli, infine un paio di giostre per i bambini che non si accontentano di ballare con i frati e la tradizionale pesca di beneficenza pro convento.
Federico Frighi


26/03/2011 Libertà