giovedì 12 febbraio 2009

Duomo, cordata popolare per restaurare due cappelle

Piacenza - Dopo cento anni stanno tornando a nuova vita le due cappelle principali del Duomo di Piacenza: quella del Santissmo Sacramento e quella della Madonna del Popolo. L’aspetto più confortante, per la Chiesa piacentina, è che tutto questo è stato reso possibile grazie a contributi di singoli benefattori. Niente banche, fondazioni, Cei, ma cordate popolari come era avvenuto mille anni fa quando si decise di iniziare il cantiere della cattedrale. Poco più di 20mila euro il denaro raccolto sotto il coordinamento di Domus Justianae, l’associazione - presieduta da Tiziano Fermi - che raggruppa i volontari del Duomo e si occupa del mantenimento e della promozione della cattedrale.I lavori - eseguiti dalla ditta Spelta (con i restauratori Elisa Sfolcini, Raffaele Guasconi, Giuseppe Borlotti) - sono già terminati per la cappella del Santissimo Sacramento, nel transetto di destra. È stato un benefattore a donare, in memoria di un parente defunto, i 10mila euro necessari. Sono stati restaurati gli affreschi di Eugenio Cisterna, datati inizio Novecento e commissionati dal beato Giovanni Battista Scalabrini. Leggermente più impegnativo dal punto di vista finanziario, qui i fondi sono stati trovati grazie ad una cordata popolare a cui hanno partecipato anche il Capitolo della Cattedrale, il Movimento della Speranza, i commercianti e gli ambulanti di Piazza Duomo e delle vie limitrofe, la Corale Santa Giustina, l’Anspi Domus, l’Associazione Eranos. Utilizzati per il restauro anche i fondi raccolti dalle offerte del calendario 2009 della cattedrale, presentato lo scorso Natale, e la munifica offerta di una famiglia della parrocchia.
fri

Il testo integrale su Libertà del 12 febbraio 2009