giovedì 8 novembre 2012

Quei santi di tutti i giorni

E' la festa di tutti i santi, quelli noti ma anche e soprattutto quelli meno noti, i santi della vita quotidiana. Lo dice il vescovo di Piacenza-Bobbio, Gianni Ambrosio, nella messa al cimitero per la ricorrenza di Ognissanti. «Siamo qui per pregare per le anime dei defunti, per esprimere con un gesto, con un segno, magari un fiore, il nostro affetto per i nostri cari. Perchè questi nostri cari ci hanno dato la vita, ci hanno dato l'amore» afferma il presule nell'omelia all'aperto, davanti al Famedio. Di fronte tanti piacentini tra i quali l'assessore Silvio Bisotti, con la fascia tricolore, in rappresentanza della città. «Hanno fatto per noi tanti sacrifici - continua Ambrosio - e hanno lasciato a noi una ricchezza grande che deve essere ricordata in questo periodo di crisi, in questo periodo difficile, una ricchezza fatta di valori buoni, di esempi generosi, di tutto ciò che ci aiuta per vivere bene, per camminare sulla strada giusta, sulla strada della vita». Le parole del vescovo risuonano chiare, grazie alla filodiffusione, in ogni reparto dove va in scena quella corrispondenza d'amorosi sensi tra chi è rimasto e chi non c'è più.

«Proprio qui nel cimitero, che sembra essere il luogo del silenzio, noi possiamo dire e ascoltare parole molto significative - evidenzia il presule -. La prima è quella del ringraziamento, per tutto ciò che i nostri cari ci hanno donato. La gratitudine è il sentimento spontaneo un figlio nei confronti del padre e della madre. Poi una seconda parola, quella della preghiera perchè le loro anime siano accolte dalla misericordia di Dio che è padre ed amore». «Ma siamo qui anche per ascoltare -esorta Ambrosio -. Oggi celebriamo la scelta di tutti i santi noti ma anche di tutti i santi della vita quotidiana, che nella semplicità della loro vita hanno saputo amare il Signore, hanno creduto nella sua bontà, hanno pregato, hanno camminato su quella strada della santità che è la strada delle Beatitudini che sono state proclamate nel Vangelo di oggi, hanno fatto tante opere di buona carità. Questi santi della vita quotidiana, nostri fratelli e nostre sorelle, ci dicono una parola importante, decisiva: che Dio ci attende, vuole accoglierci nel suo amore, ci dicono che Gesù è la risurrezione e la vita, che chi crede in Gesù, anche se muore, vivrà». Ancora: «I nostri fratelli defunti si sono fidati di Dio e questa fiducia è l'inizio della vita santa, della vita aperta all'amore di Dio, di quella vita che ha il suo destino, il suo sbocco finale là nel mistero dell'amore di Dio. Noi questa parola la conosciamo perchè ci viene da Gesù stesso, dal figlio di Dio che si è fatto uomo come noi, che ha voluto condividere la nostra vita fino alla morte per renderci capaci di partecipare della sua risurrezione e dunque di oltrepassare il silenzio e l'oscurità della morte». «Preghiamo affinchè in questo anno della fede - conclude il vescovo -questo annuncio di vita e speranza arrivi davvero a tutti e da questo luogo, il cimitero, questo annuncio arrivi a tutta la nostra città. L'uomo non è condannato alla morte ma chiamato alla vita. Nel cuore di Dio nulla andrà perduto di quello che abbiamo fatto seguendo il Signore Gesù, vivendo il suo Vangelo nella quotidianità della sua vita».
A fianco del vescovo diversi parroci della città, in particolare delle parrocchie che ieri erano impegnate nei pellegrinaggi al cimitero urbano. E' infatti tradizione che nei giorni dei Santi e dei Morti ogni parrocchia cittadina effettui il pellegrinaggio più la messa al campo santo urbano. Ieri era la volta delle parrocchie di Sant'Anna, Santa Brigida e San Paolo.
Oggi, venerdì 2 novembre, alle 10.30, si terrà la commemorazione dei Caduti, in occasione della cerimonia presso il cimitero urbano di Piacenza.
Alla presenza delle massime autorità civili e militari, dopo la celebrazione della funzione religiosa presso il Famedio, il corteo si snoderà lungo un percorso per la deposizione delle corone d'alloro, raggiungendo, al termine, la lapide dei partigiani fucilati durante la II Guerra Mondiale dove avrà luogo l'allocuzione ufficiale del sindaco Paolo Dosi.

Federico Frighi





02/11/2012 Libertà