sabato 22 dicembre 2007

Il saluto del sindaco Reggi al vescovo Ambrosio

Il sindaco Roberto Reggi, anche a nome della cittadinanza, ha inviato al nuovo vescovo mons. Gianni Ambrosio un telegramma di saluto. Ecco il testo:

“Eccellenza, Le porgo il mio più sentito benvenuto, anche a nome della Giunta, del Consiglio comunale e della comunità piacentina, che si prepara ad accorglieLa con sincera partecipazione e profonda devozione.
Piacenza, sono certo, saprà esprimere nei Suoi confronti tutta l’attenzione e tutta la sensibilità che questa città racchiude. Non a caso, questa terra, per tradizione e per vocazione, ha visto affermarsi grandi personalità ecclesiastiche, che hanno prestato il loro servizio a Sua Santità: da monsignor Giambattista Scalabrini, che ha dedicato la sua opera ai migranti del secolo scorso, al cardinale Agostino Casaroli, uomo del dialogo tra la Chiesa e l’Est europeo prima della caduta del Muro di Berlino, fino al cardinale Ersilio Tonini, che con la sua spiccata capacità comunicativa porta le parole del Vangelo ai giovani, anche attraverso i media.
Come sindaco, farò il possibile affinché la collaborazione tra mondo laico e cattolico prosegua proficuamente, come è avvenuto in passato. Sarò lieto e onorato di incontrarLa e di portarLe il saluto di tutti i piacentini”.

L'amministratore diocesano sul nuovo vescovo

Diocesi di Piacenza-Bobbio
Ufficio stampa


Messaggio dell’Amministratore Diocesano
per l’elezione del nuovo Vescovo

Carissimi fratelli e sorelle della Diocesi di Piacenza-Bobbio, gioisco con voi nel comunicarvi il dono del nuovo Vescovo nella persona di Mons. Gianni Ambrosio.
In questo tempo natalizio, caratterizzato dall’amore del Signore che si rende visibile nella tenerezza del mistero dell’Incarnazione, sentiamo di dire un grazie speciale a Dio Padre che ci dona un segno particolare della sua vicinanza, che desideriamo vivere nella fede e nella gioia.
Diciamo grazie al Santo Padre per il dono a noi graditissimo di Mons. Gianni Ambrosio; ma diciamo grazie anche a lui che ha accettato di mettere la sua fede, le sue forze e la sua cultura a servizio della nostra Chiesa e, in collaborazione con i responsabili delle istituzioni civili, al servizio anche della promozione del bene comune di tutto il nostro territorio.
Non ho bisogno di richiamare il ruolo del Vescovo in mezzo a noi, perché gli anni vissuti con il predecessore, il carissimo Mons. Luciano Monari – a cui esprimiamo ancora tutta la nostra gratitudine e il nostro affetto -, ci hanno abituati ad apprezzare e a cercare la parola del Vescovo, a vivere una collaborazione cordiale mai subita e a sperimentare una vita di comunione molto ricca col Presbiterio, con la Comunità diocesana e con tutta la Cittadinanza. Riconosciamo che è stata un’esperienza felice e feconda, che siamo certi continuerà con il nuovo Vescovo.
Nell’attesa di incontrarlo, credo di potergli assicurare, a nome di tutti, la nostra docilità e il l’impegno a costruire una Chiesa sinceramente attenta ai segni dei tempi, ma più che mai decisa a seguire Gesù Cristo. Sono certo di interpretare il desiderio di tutti i fedeli della nostra vasta Diocesi nel dire al nuovo Vescovo: Venga volentieri in mezzo a noi, L’aspettiamo, La ascolteremo volentieri!
Nel messaggio che Mons. Ambrosio ha indirizzato alla nostra Diocesi – messaggio ampio e ricco, che rivela una particolare sensibilità di fede e di cultura - voglio richiamare tre sottolineature che affido alla vostra attenzione, per vivere fin d’ora la nostra comunione con lui e per sostenerlo con la nostra preghiera.
Il nuovo Vescovo, che prima della sua ordinazione episcopale andrà pellegrino in Terra Santa, ci dice che vorrà essere in mezzo a noi “seminatore di speranza” specialmente per i giovani e per i poveri; che eserciterà il suo servizio episcopale come “officium amoris”, come servizio d’amore. Infine mi piace richiamare la Sua attenzione ai nostri numerosi santuari mariani: il nuovo Vescovo esprime il suo intento a volerli visitare al più presto e la richiesta a tutti i pellegrini di accompagnarlo nella preghiera.
Sono atteggiamenti e scelte pastorali che ci convincono, anzi, che ci fanno felici perché vediamo in essi le tracce di un cammino che continua e che potrà crescere ancora di più per la gioia di tutti.
Ringrazio quanti hanno pregato per il nuovo Vescovo, quanti si sono interessati alla sua venuta e sarò lieto di manifestargli di persona la gioia di averlo come nostro Pastore.
Nell’attesa di accoglierlo in mezzo a noi lo affidiamo al Signore e alla Madre di Dio con una preghiera perseverante e concorde.
Mi è stato detto che finché il nuovo Vescovo non prenderà possesso della Diocesi, io debbo continuare nel mio servizio di Amministratore Diocesano. Lo farò come ne sono capace e con la vostra collaborazione.
Colgo ancora l’occasione per augurare a tutti Buon Natale.

Mons. Lino Ferrari
Amministratore Diocesano



Cattedrale di Piacenza, 22 dicembre 2007

Il saluto di Ambrosio ai piacentini

Diocesi di Piacenza-Bobbio
Ufficio stampa


Lettera alla Chiesa di Piacenza-Bobbio
del vescovo eletto monsignor Gianni Ambrosio


1. “Il Signore sia con voi”: mi rivolgo alla Chiesa di Dio che è in Piacenza-Bobbio con il saluto liturgico, invocando su tutti “grazia e pace da Dio Padre nostro e dal Signore Gesù Cristo” (1 Cor 1, 3).
Ho accolto nella fede la decisione del Santo Padre Benedetto XVI - cui esprimo i sentimenti di filiale devozione – di confidarmi il governo pastorale della diocesi di Piacenza-Bobbio. Riconosco nella chiamata del successore dell’apostolo Pietro la voce del Signore che mi manda a servire la Chiesa di Sant’Antonino e di san Colombano. Vengo dunque a voi, fratelli e sorelle, nel nome del Signore, desideroso di amare e di servire questa Chiesa dalle antiche e gloriose tradizioni cristiane.
Sono certo che mi accoglierete nella stessa fede. E così, nel nome del Signore, continueremo insieme, nella docilità allo Spirito, la storia di fede, di speranza e di carità che ha fatto ricca di vita cristiana la Chiesa di Piacenza-Bobbio.

2. In questa vigilia della mia ordinazione episcopale mi recherò ancora una volta in Terra Santa. Da tempo programmato, questo pellegrinaggio con i cari amici dell’Università Cattolica assume per me un significato del tutto particolare. “Sulle orme di Cristo” - vestigia Christi sequentes, come è scritto nel famoso Itinerarium dell’anonimo pellegrino di Piacenza, attribuito per molti secoli a sant’Antonino -, risuonerà in me l’urgenza dell’appello con cui Gesù inaugura la sua predicazione: “Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete al Vangelo” (Mc 1, 15).
Invoco la grazia della conversione, della sequela di Cristo, della fedeltà al Vangelo: la mia vita sia interamente al servizio di Gesù Cristo, il Kýrios, che tutti conduce verso il Regno veniente.
Il dono dello Spirito – attraverso i segni dell’imposizione delle mani dei vescovi celebranti e dell’unzione crismale – mi configuri in pienezza a Cristo Pastore e faccia di me, del mio insegnamento e del mio agire un’immagine viva di Cristo, buon Pastore. E così io possa amare, custodire, santificare e governare la Chiesa di Piacenza-Bobbio che mi è stata affidata (cf Lumen Gentium, 20).
Fiducioso nello Spirito che chiama, santifica e manda, affido il mio servizio pastorale all’intercessione di sant’Antonino, di santa Giustina, di san Colombano, amati patroni della nostra Chiesa. Invoco in particolare l’intercessione di un grande vescovo, il beato Giovanni Battista Scalabrini, pastore buono e lungimirante della nostra Chiesa.
Possa anch’io camminare speditamente sulla via della santità ed essere seminatore di speranza viva per i nostri giovani e per tutti quelli che, nella loro povertà e sofferenza, sono i prediletti del Signore. Possa esercitare con entusiasmo l’officium amoris: così sant’Agostino qualificava il ministero del vescovo, chiamato ad essere, sempre secondo sant’Agostino, servus Christi e vox Christi.

3. Alla Chiesa che è in Piacenza-Bobbio chiedo di accogliere con me l’appello di Cristo alla conversione, alla fedeltà al Vangelo e agli impegni del battesimo. Così, come testimoni gioiosi del Signore Gesù, rinnoveremo la grande tradizione spirituale e pastorale della nostra Chiesa aprendola ai nuovi spazi dell’evangelizzazione.
Rivolgo ai carissimi sacerdoti, ai diaconi, ai religiosi e alle religiose, ai seminaristi, alle comunità parrocchiali, alle aggregazioni laicali, ai movimenti ecclesiali, alle famiglie, ai malati un pressante invito a unirsi alla mia preghiera. Chiedo ai responsabili dei molti santuari mariani sparsi nella vasta diocesi di invitare i pellegrini ad innalzare la loro preghiera alla gloriosa Vergine Maria. Mi recherò presto come pellegrino in questi santuari perché la Madre del Salvatore nostro Gesù Cristo guidi i nostri passi verso Cristo, “vita e luce” degli uomini.

4. Invio un fraterno saluto al caro vescovo monsignor Luciano Monari ringraziandolo per il suo servizio generoso alla Chiesa piacentina-bobbiese: il seme della Parola, da lui profuso con sapienza e con entusiasmo, possa fruttificare in abbondanza. Saluto i vescovi dell’Emilia Romagna con i quali avrò la grazia di fare esperienza di collegialità episcopale. Saluto i cardinali e i vescovi che provengono dal presbiterio di questa Chiesa piacentina-bobbiese. Saluto con affetto l’amministratore diocesano mons. Lino Ferrari e con lui tutto il presbiterio.
Rivolgo infine un saluto rispettoso e cordiale a tutte le autorità civiche e amministrative, ai responsabili delle istituzioni scolastiche e culturali, ai rappresentanti del lavoro e del commercio. Assicuro fin d’ora la volontà di collaborare con tutti per la ricerca del bene comune, per il sostegno delle famiglie e per l’educazione dei giovani, per l’aiuto dei più deboli, per la crescita etica, civile e culturale della nostra terra generosa e operosa.
Nell’ardente attesa di incontrarvi presto, auguro a tutti un Santo Natale e su tutti invoco la benedizione di Dio Padre, Figlio e Spirito Santo.


Cattedrale di Piacenza, 22 dicembre 2007

Ambrosio, un piemontese a Piacenza

Diocesi di Piacenza-Bobbio
Ufficio stampa

Breve scheda biografica
di mons. Gianni Ambrosio

Originario di Santhià, in provincia di Vercelli, dove è nato il 23 dicembre del 1943, monsignor Gianni Ambrosio è stato ordinato sacerdote dell'arcidiocesi di Vercelli il 7 luglio del 1968. In seguito ha compiuto studi di specializzazione a Parigi: licenziato in scienze sociali nel 1970 all’Institut d'Etudes Sociales dell'Institut Catholique (con tesi su «La città e la parrocchia») e diplomato in sociologia della religione nel 1972 all’Ecole Pratique des Hautes Etudes, Sorbona (con una tesi su «Une communauté rurale en voie de transformation: Moncrivello (Italie)»), ha conseguito la laurea in Sacra Teologia nel 1996 a Roma, presso la Pontificia Università del Laterano (con tesi su «La sfida pastorale dei nuovi movimenti religiosi nel contesto socio-religioso italiano»).
Dal 2001 è Assistente ecclesiastico generale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, che ha una delle sue sedi anche nella nostra città di Piacenza. Nel gennaio 2006 è stato riconfermato dal Consiglio Permanente della CEI a questo incarico per un secondo quinquennio.
E’ pure docente di sociologia della religione. Come emerge già dagli studi compiuti, monsignor Ambrosio è un esperto nell’ambito della sociologia della religione. Ed è proprio di questa materia che è docente ordinario presso la Facoltà Teologica dell'Italia Settentrionale.
Monsignor Ambrosio si distingue anche per una prolifica produzione pubblicistica, con studi scientifici pubblicati su riviste specializzate e in numerosi volumi. La modernità e lo stato del Cristianesimo, le sette religiose, l’anima religiosa dell’Europa, il ruolo dell’Università, il tema dell’integrazione, il Concilio Vaticano II: questi sono alcuni dei temi di attualità sui quali più volte, negli anni, lo studioso è intervenuto con i suoi studi.
Il nuovo Vescovo di Piacenza-Bobbio ha sempre mantenuto forti legami con la terra di origine, Vercelli. Per ben tredici anni, dal 1988 al 2001, è stato parroco della parrocchia di san Paolo in Vercelli e come giornalista pubblicista è stato direttore del Corriere Eusebiano, settimanale diocesano di Vercelli, dal 1995 al 2001. Sempre nella sua città è stato assistente spirituale delle Acli e della.
Tra i vari suoi vari incarichi, ricordiamo anche che monsignor Ambrosio è consulente dell'Ufficio Nazionale del Progetto culturale orientato in senso cristiano.

Ambrosio vescovo di Piacenza-Bobbio

Mons. Gianni Ambrosio nuovo Vescovo di Piacenza-Bobbio

Oggi, 22 dicembre 2007, alle ore 12, nella Cattedrale di Piacenza, l'amministratore diocesano mons. Lino Ferrari ha comunicato alla comunità diocesana il nome del nuovo Vescovo - mons. Gianni Ambrosio - che il Santo Padre ha scelto per guidare la diocesi di Piacenza-Bobbio, in sostituzione di mons. Luciano Monari.
Il Collegio dei consultori, il Capitolo della cattedrale, sacerdoti, diaconi e fedeli si erano riuniti alle ore 11,30 per pregare in attesa dell'annuncio. Mons. Ferrari, alle ore 12, nell'ordine ha letto la lettera della Nunziatura, il saluto del Vescovo eletto alla diocesi di Piacenza-Bobbio (allegato), un suo messaggio alla diocesi (allegato).
Allegata pure una breve nota biografia del vescovo eletto mons. Ambrosio.

Oggi pomeriggio mons. Ferrari guiderà una delegazione della diocesi che si recherà a Milano, nella sede dell'Università cattolica, per incontrare il nuovo Vescovo di Piacenza-Bobbio. L'incontro è previsto per le ore 15,30; al termine mons. Ambrosio si è detto disponibile ad incontare la stampa.