venerdì 2 novembre 2012

San Giuseppe Operaio, parrocchia cardioprotetta

(fri) Grazie ad un donatore che ha voluto rimanere anonimo la parrocchia di San Giuseppe Operaio si è dotata di un defibrillatore semi-automatico di ultima generazione. Il macchinario è stato posizionato all'ingresso della canonica, al civico 19 di viale Martiri della Resistenza, coperto da una tettoia e a disposizione del pubblico per le emergenze. «Abbiamo accolto volentieri il defibrillatore in parrocchia - dice il vice parroco, don Stefano Segalini - è una macchina salva-vita e la vita è un dono meraviglioso. Oggi, con questa macchina, anche la nostra parrocchia è diventata cardioprotetta». Una sicurezza in più, resasi necessaria anche per le tante persone che quotidianamente si trovano a passare nei locali di San Giuseppe Operaio o nelle sue vicinanze. «Abbiamo un campo da calcetto con tanti ragazzi che praticano questo sport - osserva don Segalini - poi un circolo Anspi con molti anziani. I giovani e gli adulti delle sei comunità neocatecumenali, l'Azione Cattolica, i gruppi universitari, senza dimenticare le messe alla domenica, frequentate da un migliaio di persone». E neppure tutte le attività extraparrocchiali che settimanalmente si svolgono nei locali messi a disposizione da San Giuseppe Operaio. Dai ritrovi conviviali delle varie associazioni o circoli, alle più o meno infuocate riunioni di condominio. Poi, una volta l'anno, la tradizionale festa di Settembre che per tre o quattro giorni richiama all'ombra di San Giuseppe Operaio, qualche migliaio di persone. Insomma, un via vai di gente non indifferente che oggi potrà essere più protetto e sicuro grazie al defibrillatore.

La macchina salva vita contro gli arresti cardiaci improvvisi è semplice da usare, basta seguire passo passo le istruzioni vocali. Tuttavia, con gli esperti di Progetto Vita, in parrocchia si sono tenuti i corsi che hanno visto coinvolte circa sessanta persone, ufficialmente abilitate all'uso del macchinario.


27/10/2012 Libertà