lunedì 17 ottobre 2011

Consigli per le offerte/ A cena con Africa Mission

Si avvicina l’appuntamento con la grande “cena di solidarietà” che Africa Mission - Cooperazione e Sviluppo propone anche quest’anno per ricordare don Vittorione e raccogliere fondi a sostegno delle iniziative dell’associazione, che nel 2012 celebrerà i suoi 40 anni di fondazione.
La cena è in programma sabato 29 ottobre e sarà quest’anno all’insegna della tradizione culinaria marchigiana. A cucinare per l’ormai tradizionale appuntamento con la solidarietà saranno alcuni cuochi in arrivo dalle Marche, esattamente da “La Nuova Fazenda” di Cappone di Colbordolo, in provincia di Pesaro e Urbino, zona dove è presente una delle sedi secondarie di Africa Mission - Cooperazione e Sviluppo.

L’iniziativa è alla sua terza edizione: dopo la cena del 2009 a base di pesce preparata dai cuochi di Procida (Napoli) e quella del 2010 ispirata alla tradizione piacentina, quest’anno il menù proporrà i gustosi piatti della cucina marchigiana a base di prodotti tipici della regione preparati secondo tradizione.
Il menù prevede come antipasto porchetta in carpaccio, caciotta d’Urbino, frittata di tartufo di Acqualagna e crescia sfogliata con pecorino e prosciutto di Carpegna. I primi piatti saranno lasagnette al tartufo e passatelli con porcini e salsiccia. Come secondo sarà servito arrosto all’Urbinate con porcini e tartufo nero con contorno di patate al forno con cipolla rossa e peperoni. La cena si concluderà con crema della nonna Marchigiana e cantucci d’Urbania con vino di visciole. Il tutto sarà accompagnato da Sangiovese e Verdicchio.

La cena si terrà sabato 29 ottobre 2011, alle ore 20.00, a Piacenza, nei locali della parrocchia di Santa Franca (piazza Paolo VI). Il contributo di partecipazione è di 35 euro a persona. Per informazioni e prenotazioni contattare Africa Mission - Cooperazione e Sviluppo, in via Cesare Martelli 15 a Piacenza (entro martedì 25 ottobre), chiamando i numeri 0523-499424, oppure 3204785085 e 3206711188. Si può anche inviare una e-mail all’indirizzo africamission@coopsviluppo.org.

Africa Mission - Cooperazione e Sviluppo ringrazia gli sponsor, che con il loro prezioso contributo, renderanno possibile la realizzazione di questa iniziativa di solidarietà: Ristorante pizzeria “La Nuova Fazenda”, parrocchia di Santa Franca, Casella Autogru, Grafiche Lama, Trattoria “La Noce” di San Nicolò, Grandi Magazzini Emiliani, Il Nuovo Giornale, Ristorante pizzeria “La Mamma” di Rottofreno, Elfo Studio, Blacklemon, Cravedi Produzione Immagini e Neon Radelme.

Africa Mission/3 Un giardino per don Vittorione

Un giardino dedicato a don Vittorione era il minimo che Piacenza potesse fare. Ora tocca ad Africa Mission adoperarsi affinchè tale giardino diventi un piccolo Eden fiorito e non rimanga un'area semi desertica com'è oggi.

Un giardino dedicato a don Vittorio Pastori e la promessa che non sarà solo una semplice targa, ma un modo per far rifiorire Montale e, perchè no, tutta la città. Lo dice don Maurizio Noberini, presidente di Africa Mission, prima dell'inaugurazione. Il Comune di Piacenza ha voluto dedicare una delle sue aree verdi più estese, quella tra via Modena e via Ferrara, al grande uomo bianco che dal 1972 (anche prima) al 1994 (anno della morte) dedicò la sua vita ai poveri dell'Africa: don Vittorio Pastori, per la sua mole "don Vittorione". Così erano in tanti ieri mattina in un angolo del giardino pubblico. Anche diversi cittadini che abitano nella zona. Un quartiere al centro di una rivoluzione viaria (la chiusura della via Emilia) accolta da giudizi "alterni" da parte di commercianti e abitanti. Non farà certo riaprire i negozi, però don Vittorione riuscirà a portare un messaggio positivo in questa zona della città.
«Cercheremo di fare la nostra parte affinchè questo sia un giardino fiorito - promette don Noberini -. Don Vittorio ha portato l'acqua nei luoghi assetati dell'Africa; sarebbe triste se qui ci fosse un giardino secco come lo vediamo ora. Vogliamo che sia un segno bello per la città, in modo che coloro che passano possano goderne. I bambini prima di tutto». «Noi non ci siamo dimenticati del nostro fondatore, non abbiamo preso un'altra strada - continua don Noberini -. Ogni giorno ci rendiamo conto che non finiamo di scoprire il messaggio e le indicazioni preziose che sono dentro la sua storia». Ci sono, tra gli altri, il questore Calogero Germanà, gli assessori Paolo Dosi e Luigi Gazzola, il parroco di San Lazzaro don Pietro Bulla, il direttore della Cattolica Mauro Balordi, la presidente dell'Opera Pia Alberoni Anna Braghieri. «Dedicare alla figura di don Vittorione e alla sua opera uno spazio pubblico, frequentato ogni giorno da bambini, anziani e famiglie - dice il sindaco Roberto Reggi - significa ribadire l'affetto e la riconoscenza della comunità piacentina ad uno straordinario esempio di umanità condivisa e di sincera dedizione al prossimo».
«Gli oltre 900 pozzi realizzati dall'associazione - evidenzia - sono il segno più evidente della lungimiranza di don Vittorio Pastori. Simbolo di vita, perché l'acqua è vita, ma anche metafora di una sete spirituale che don Vittorione con il suo coraggio e la sua fede ha saputo soddisfare. Con il suo operato egli ha costruito un ponte di solidarietà che lega Piacenza al Sud del mondo, ma ha anche realizzato una squadra capace di continuare la sua opera e a cui tutti noi siamo grati». «Questo è un parco grande e don Vittorio era un uomo di dimensioni e di cuore grandi - lo segue a ruota Carlo Antonello, presidente di Cooperazione & Sviluppo, braccio operativo di Africa Mission -. Poi questo è un parco per i bambini e don Vittiorio ha pensato all'Africa partendo dai bambini». La figura di don Vittorione è più che mai attuale in epoca di crisi. «Don Vittorio ha sempre definito questa società una società sbagliata perchè non guardava all'essenzialità - evidenzia Antonello -. Attraverso le cose essenziali, invece, cibo e acqua, don Vittorio parlava di Dio, un richiamo alla carità in una vita fatta di quantità. Oggi molte associazioni fanno della missionarietà e degli interventi di emergenza una sorta di professione. Don Vittorio no, ne ha fatto una predicazione del cuore». Infine la benedizione del vescovo Gianni Ambrosio. «Oggi si festeggia Santa Teresa d'Avila - ha evidenziato il capo della diocesi di Piacenza-Bobbio -. La figura di questa santa, che ci richiama soprattutto alla preghiera, e quella di don Vittorione sembrano distanti, ma alla fine credo che si congiungano, perché l'orazione ci conduce al cuore di Dio e credo che don Vittorio abbia intuito proprio qualcosa di quel cuore grande di Dio attraverso la sua scelta di carità».
Federico Frighi



16/10/2011 Libertà



Africa Mission/2 La guida Michelin ti cambia la vita

Gli incontri con persone straordinarie si hanno nell'ordinarietà di tutti i giorni. Lo dimostrano Ninì e la guida Michelin.

Può capitare che sfogliando la celeberrima guida Michelin sui ristoranti si possa rimanere folgorati come San Paolo sulla strada per Damasco. E' il caso di Antonio Della Misericordia, detto Ninì, ieri a Montale per l'inaugurazione del giardino dedicato a don Vittorio Pastori. «Abitavo a Milano e una sera decisi di portare la mia fidanzata a Varese per una cena galante - ricorda -. Sfogliai la guida Michelin e scelsi di andare al ristorante Da Vittorio, dove lo chef faceva una specialità che a quell'epoca andava di moda: il filetto flambe'». Lo chef era proprio quel Vittorio Pastori che in seguito mollò tutto e da stella Michelin divenne stella di carità per gli ultimi. Luigi Lotto era l'auto cuoco di Vittorio Pastori: «Anche durante l'attività di ristoratore manifestava questa sua sua vocazione per gli altri. Grazie anche alla mamma, la signora Carmela. Se noi oggi ricordiamo don Vittorione, tanto merito va a mamma Carmela che è riuscita ad educare il suo Vittorio». «Io sono sempre stato vicino ad Africa Mission - continua - e dal 2004 con il Lions club Gavirate abbiamo scelto l'opera di don Vittorio come service. Siamo riusciti a ristrutturare una decina di pozzi». «Sono stato con Vittorione in Kenya e in Uganda - dice Angelo Monti, ex sindaco di Varese - era una persona carica di carità e di amore. Non bisogna parlare, mi diceva, bisogna portare». Monti ha però un rammarico: «Che la grandiosità di don Vittorio non sia ricordata a Varese, il luogo in cui Vittorio ha posto il primo seme. Abbiamo una scuola dedicata al vescovo Enrico Manfredini, ma niente in memoria di don Vittorio. Speriamo che l'esempio di Piacenza serva di stimolo».
Dalle Alpi alle piramidi. Da Benevento a Montale sono arrivati Beppe Ciambriello assieme agli amici Clemente e Gaetano, rappresentanti della sede distaccata di Africa Mission, appunto di Benevento. «Ho conosciuto don Vittorio nel 1983 - racconta Ciambriello -: mi ha cambiato la vita. Mi ha cambiato il modo di pensare e di pormi nella vita degli altri. E' tramite don Vittorio che ho capito che la vita è un dono. Sono qui oggi perchè era giusto esserci. Chi ha ricevuto da Dio, attraverso la parola di don Vittorio, la svolta decisiva della sua vita, è giusto che lo venga a dire qui».
fed. fri.


16/10/2011 Libertà

Africa Mission/1 L'acqua non si spreca

L'acqua non si spreca e Africa Mission lo spiega nelle scuole.

(fri) "Io e mio fratello beviamo la stessa acqua". E' il titolo scelto per il concorso scolastico che verrà presentato a breve da Africa Mission. «Ha lo scopo di sensibilizzare i ragazzi alle tematiche dell'acqua (la sua importanza e il suo risparmio) - spiega Carlo Ruspantini, direttore di Africa Mission - per far prendere loro consapevolezza che in alcune parti del mondo ci sono persone della loro età che l'acqua non ce l'hanno». «L'idea è quella di ritrovarsi tra un anno nel giardino dedicato a don Vittorio - continua -, fare una festa e mettere in mostra i lavori dei ragazzi premiandoli nell'occasione». Altro progetto è quella di realizzare un monumento che ricordi don Vittorio. «Ci stiamo pensando con Bernardo Carli - anticipa Ruspantini - e vorremmo creare un qualche cosa che si stacchi dall'idea tradizionale di monumento, ma che invece sia un manufatto fruibile da parte di tutti». L'appuntamento, per quest'ultimo, è nell'aprile del 2012. «Vorremmo coinvolgere la comunità di Montale - auspica infine il direttore di Africa Mission - per organizzare una volta all'anno un evento di festa nel nome di don Vittorio».



16/10/2011 Libertà