venerdì 28 ottobre 2011

C'è crisi, le Gianelline investono nell'educazione

Quando molti chiudono, quando gli imprenditori si fermano perchè "c'è la crisi", quando molti si siedono e aspettano, ci sono altri che invece prendono la direzione opposta. E' curioso notare che si parli di suore. Sì, sono proprio loro, le Gianelline che non lasciano, raddoppiano. Se ci fossa anche qualche vocazione in più sarebbe il massimo.



Un nuovo polo per l'infanzia nel centro storico cittadino. E' quello delle suore Gianelline che, già presenti in via Scalabrini con la Scuola per l'Infanzia, amplieranno la propria offerta ai piacentini con il Nido. Sarà ospitato nella vecchia sede dell'As. so. fa in via Landi (ingresso da via Scalabrini) e sarà operativo dal 2012. Trentacinque i posti per i bimbi dai tre mesi ai tre anni che si andranno ad aggiungere agli attuali 57 della Scuola per l'Infanzia. Una boccata d'ossigeno per le famiglie ma anche un contributo all'occupazione, visto che verranno assunti almeno tre educatori. «Le Gianelline hanno avuto il coraggio di investire dove gli altri vanno nella direzione opposta» osserva Emanuela Hauser, direttrice della scuola delle Gianelline e preside dell'istituto comprensivo Gianelli di Genova (con più di 200 ragazzi), dove le suore hanno la casa provinciale. «Come in tutto il Paese la problematica è quella dei servizi pubblici sempre più deficitari di fronte a bisogni delle famiglie sempre più urgenti - evidenzia la direttrice -. Le Gianelline hanno voluto rispondere».
La partenza è prevista nel 2012: «Abbiamo atteso a lungo per i permessi in quanto l'edificio è vincolato dalla Sovrintendenza. Proprio nei giorni scorsi l'ultimo il parere favorevole è arrivato. Nel giro di qualche settimana faremo l'inaugurazione, poi passeremo alle iscrizioni. Si partirà molto probabilmente con una sezione Primavera (tra i 24 e i 36 mesi) dell'attuale Scuola per l'Infanzia. Poi si passerà al Nido completo dai tre mesi ai tre anni».
Il modello di riferimento è quello di Reggio Emilia che ha fatto scuola in Italia.
La nuova ala ristrutturata dall'architetto Carlo Garuti, si trova al piano terra, sotto l'ala storica dell'asilo (tre sezioni). Comprende un grande atrio, la sala dell'accoglienza, due stanze destinate al riposo dei bambini piccolissimi e divezzi, il refettorio con un corridoio collegato alla cucina delle suore che serve tutta la comunità. Il grande salone diviso in una zona di attività a tavolino (pittoriche e manipolative), una zona a tavolino per attività differenziate a seconda dell'età, una zona psicomotoria con tappeti ad angolo morbido e un'ultima zona ludico ricreativa con giochi di simulazione. All'esterno due tensostrutture che proteggono altrettante aree ludico ricreative, una di pertinenza diretta della scuola (con pavimentazione antitrauma e circoscritta da una siepe), l'altra a disposizione di tutti. Un'altra fetta di cortile è stata adibita a parcheggio di auto, con accesso carrabile su via Landi.
Accanto alle strutture educative sono presenti anche quelle assistenziali: il centro per le mamme in difficoltà (attualmente sono 4) assieme ai loro bambini e quello per i minori problematici (attualmente 11). «Sono servizi diversi ma fanno parte dello stesso progetto voluto dal nostro fondatore Sant'Antonio Maria Gianelli (vescovo di Bobbio, morto a Piacenza nel 1846, ndr.) - spiega la superiora, suor Elvira Boggia - da una parte c'è il valore della vita che cresce e che nasce, dall'altra quello di una vita che continua con le sue fragilità».
Federico Frighi


28/10/2011 Libertà