domenica 2 novembre 2008

Sant'Antonino, don Basini parroco il 16 novembre

Piacenza - Don Giuseppe Basini, il nuovo parroco della basilica di Sant’Antonino, farà il suo ingresso solenne domenica 16 novembre (alle ore 11) in occasione della festa della traslazione delle reliquie del santo. Lo ha reso noto il foglio informativo settimanale della parrocchia della cattedrale, Domus notizie, diffuso ieri. La nomina di don Basini - si legge sempre nel foglio - arriva contemporaneamente alla rinuncia di monsignor Gabriele Zancani per motivi di salute. Il decreto di nomina firmato dal vescovo dovrebbe essere reso pubblico - dopo una lunga attesa - alla volta di giovedì prossimo. Contestualmente sarà resa nota anche la nomina del nuovo segretario vescovile, don Celso Dosi, che andrà dunque a prendere il posto di don Giuseppe Basini. La lunga attesa per la pubblicazione dei relativi decreti vescovili potrebbe essere legata al fatto di voler raggruppare in una sola “infornata” un certo numero di nomine: quelle appena citate e, probabilmente, alcune altre.

Il testo su Libertà del 2 novembre 2008

Ambrosio: Ognissanti è una festa di famiglia

Piacenza - «È una festa di famiglia quella che noi celebriamo oggi, la festa della famiglia di Dio. La festa di tutta la Chiesa, quella celeste che ha raggiunto il traguardo atteso dall’uomo e voluto da Dio e la Chiesa pellegrinante, ancora in cammino verso la meta ultima definitiva».
Il vescovo Gianni Ambrosio si è rivolto così ai fedeli che ieri hanno affollato il cimitero urbano per la festa di Ognissanti, nel primo dei due giorni dedicato a chi non c’è più. Era la prima volta del vescovo Ambrosio in questa particolare celebrazione che per tradizione si tiene all’aperto, con l’altare posto davanti al famedio e la gente in piedi nel vialetto centrale e, chi non ci sta, tra le lapidi dei sepolcri ornate di fuori.
«È motivo di consolazione - dice il vescovo - sapere che abbiamo molti amici che hanno vissuto e vivono l’amicizia in Dio. Ora la vivono nella pienezza. Questi amici che ci hanno accompagnato e preceduto vivono per sempre l’amicizia in Dio ma non dimenticano l’amicizia con ciascuno di noi, anzi ci assicurano la loro compagnia e la loro preghiera». Il Vangelo di ieri presentava l’annuncio delle beatitudini. «I santi sono l’interpretazione convincente di questa pagina - osserva il presule -; la vita quotidiana, anche nei suoi aspetti apparentemente banali, anche nei suoi lati a volte oscuri, negli ostacoli di cui è piena, è la strada della santità, è il luogo in cui vivere e testimoniare la fede, la speranza, la carità». La certezza cristiana: «I nostri fratelli e le nostre sorelle che oggi festeggiamo sono beati perché hanno accolto l’annuncio del Vangelo, l’hanno vissuto qui su questa terra. Ci ricordano che anche noi siamo chiamati ad essere un giorno totalmente partecipi della vita di santità e di amore in Dio». «I problemi di ogni giorno sono importanti ma non possiamo lasciarci chiudere nel nostro piccolo mondo quotidiano - prosegue Ambrosio - perchè rischiamo di dimenticare il grande desiderio di santità, di vita nuova presente in noi. Siamo invitati a rispecchiarci nelle beatitudini che sono innanzi tutto un dono e che diventano un impegno, una testimonianza di vita da attuare nella fedeltà e nella coerenza».
fri

Il testo integrale su Libertà di oggi, 2 novembre 2008