domenica 5 aprile 2009

Azione Cattolica: stili di vita e di consumo sobri e solidali

Le urgenze del Paese e il nostro impegno

Il Consiglio Diocesano dell’Azione Cattolica di Piacenza - Bobbio, riprendendo una riflessione in atto a vari livelli all’interno dell’associazione e riguardante la grave crisi etico-economica che stiamo attraversando, desidera esprimere ai propri aderenti e condividere con tutte le persone di buona volontà alcune considerazioni.

“Esprimiamo innanzi tutto la nostra condivisione e la nostra preoccupazione per chi, anche tra di noi, è più colpito dalla crisi. Il nostro stile educativo e missionario ci sollecita continuamente alla vigilanza e alla conversione e ci impedisce di sentirci avulsi dal contesto e dalle vicende che il Paese sta vivendo. Se lo sappiamo vedere, abbiamo sempre accanto un povero da servire.
Sappiamo che siamo ancora all’inizio delle difficoltà e ci stiamo accorgendo tutti, nelle nostre famiglie, nelle nostre parrocchie e attorno a noi, che il disagio e la fatica per molti stanno crescendo. Per questo intendiamo richiamarci all’attenzione e alla corresponsabilità perché la sensibilità a questi problemi e la libertà di manifestarli crescano nelle nostre comunità e nelle nostre associazioni. Occorre attivarci secondo i doni di ciascuno (tempo, denaro, competenze ) ricordandoci che siamo solo custodi di essi e quando serve questi doni devono essere spesi per il bene di tutti.
Sollecitiamo quindi a concorrere alle varie iniziative che il nostro territorio ha predisposto ; in particolare il Fondo Diocesano di Solidarietà che la diocesi ha istituito per volere del Vescovo. Come cittadini inoltre occorre conoscere le realtà attive del nostro territorio (servizi istituzionali, agenzie, associazioni…) per saper indicare dove e come trovare le risposte più idonee ai problemi.

Rileviamo anche che, di fronte a problemi tanto complessi che hanno radici lontane e di cui sono perfino incerte le responsabilità e soprattutto le soluzioni, occorre tenere alto lo sguardo perché non sempre le soluzioni più urgenti sono le più efficaci. Rispondere ad un’urgenza, offrendo per esempio cibo, denaro, vestiti, casa … è indispensabile e doveroso in alcune circostanze, ma non sufficiente; lo sappiamo bene, questo non e’ il solo fine dell’azione profetica della comunità cristiana.
In conclusione facciamo nostre le parole espresse nel gennaio scorso dalla Presidenza Nazionale dell’AC che indicava come <>”.