mercoledì 28 novembre 2012

Il convento distrutto rinasce casa di riposo

E' la forza della perseveranza di chi c'è oggi ma anche la lungimiranza del vescovo benedettino del 1800, Gregorio Cerati, se ora Piacenza può contare su 28 nuovi posti per anziani non autosufficienti. E' stata inaugurata ieri dal vescovo Gianni Ambrosio la nuova residenza San Camillo, tra lo Stradone Farnese e via Torta, accanto alla Casa del clero Pio Ritiro Cerati. Un investimento di oltre 3 milioni di euro voluto dalla Fondazione Pio Ritiro Cerati onlus, che porta appunto il nome del vescovo di Piacenza. Il presule volle, nei primi anni del 1800, con i suoi legati testamentari, un ricovero per sacerdoti anziani o ammalati.


«E' questo un luogo in cui gli anziani si troveranno come a casa - può dire con soddisfazione, oltre duecento anni dopo, l'attuale vescovo di Piacenza-Bobbio -, un luogo in cui troveranno attenzione e tenerezza». Ma anche un luogo simbolo. Qui, nel 1943, un aereo tedesco decollato da San Damiano e diretto a Milano, durante un volo di addestramento, precipitò provocando una tragedia: venticinque morti, tra cui cinque suore di clausura del convento delle Carmelitane che andò distrutto. Venne ricostruito, ma a San Lazzaro. Sullo Stradone, protette da un muro fatiscente, rimasero le macerie. Fino a qualche mese fa. Lo racconta l'architetto Carlo Scagnelli: «Si doveva ristrutturare e conservare ma non c'era più nulla. Abbiamo preso in mano questo progetto nel 1987. Siamo arrivati al termine oggi, dopo un cammino difficilissimo durato 25 anni». Di solito l'architetto lascia una firma. Qui non c'è: «Abbiamo voluto creare una struttura di cui la gente non si accorgesse». Una sorta di omaggio alle vittime di una tragedia silenziosa e dimenticata che «sarebbe buona cosa - auspica Scagnelli - trovare il modo di ricordare anche oggi». Al vernissage, oltre alla diocesi, ai tecnici, c'è l'assessore Giovanna Palladini che evidenzia l'attenzione del Comune verso i suoi cittadini più deboli, Maria Gamberini (Ausl) perchè la San Camillo ha ottenuto l'accreditamento, l'assessore provinciale Pierpaolo Gallini, il presidente di Coopselios Guido Saccardi, il rettore del Cerati, monsignor Giuseppe Formaleoni. Naturalmente la Fondazione Pio Ritiro Cerati, con il suo presidente don Giampiero Esopi che chiede un aiuto per il giardino d'inverno. La Fondazione di Piacenza e Vigevano ha già stanziato 100mila euro ma il presidente Giacomo Marazzi annuncia: «Penso che faremo qualcosa noi». Applausi in sala.

Federico Frighi





25/11/2012 Libertà