domenica 24 marzo 2013

Cattolica, il metodo padre Gemelli è vincente

«Una formazione che risponda il più possibile alle esigenze della comunità». E' questo il metodo di padre Agostino Gemelli ed è questa la linea seguita anche oggi con successo dall'Università Cattolica del Sacro Cuore, pur con gli adattamenti del caso. E' uno dei passaggi maggiormente significativi del magnifico rettore, il piacentino Franco Anelli, che ieri mattina ha tenuto a battesimo il Dies Academicus nell'aula magna dell'ateneo di San Lazzaro. Radicamento al territorio, come voleva padre Gemelli, ma anche una visione globale del sapere, come pensava Irnerio mille anni fa all'università di Bologna, e la fondamentale attività di ricerca, necessaria in una società frenetica che muta a vista d'occhio. E' il mix che sta portando l'Università Cattolica di Piacenza a superare la grave crisi economica di oggi con risultati che vanno in controtendenza rispetto al trend nazionale.


Anelli, nel corso del suo saluto, evidenzia più volte la vitalità di tutte le facoltà che hanno sede e che operano a Piacenza. «Mi preme, in particolare, sottolineare come esse si stiano rafforzando per rispondere ancor più adeguatamente alle domande che provengono dal territorio - dice -. In questo senso, la riorganizzazione che ha portato alla costituzione della nuova Facoltà di Economia e Giurisprudenza, realizzata anche in occasione di un riordino suggerito, nel ricondurre entro un'unica struttura di coordinamento didattico i corsi di laurea in Economia e in Giurisprudenza, che continueranno a essere erogati va letta come un'opportunità». «Nella riforma siamo tra i pochi che abbiamo tenuto la parola facoltà - osserva poi -, in un mondo in cui quando si parla di annullamento del matrimonio la legge non cita mai la parola divorzio».

L'offerta formativa della sede di Piacenza comprende cinque corsi di laurea triennale, cinque corsi di laurea magistrale, una laurea magistrale a ciclo unico, tredici master e due scuole di dottorato. «Pur in presenza di un trend negativo a livello nazionale - continua -, le immatricolazioni ai vari corsi di laurea a ai Master in quest'anno accademico hanno confermato in questa sede un andamento positivo che conferma il trend di crescita. E', questo dato, motivo di particolare soddisfazione specialmente in un periodo di generale calo degli studenti universitari».

Anelli, tra l'altro, cita «quale autentica struttura di primo piano nel panorama universitario non solo nazionale, Agrisystem, la Scuola di Dottorato per il Sistema Agroalimentare, giunta quest'anno al suo settimo ciclo». Consapevole dell'importanza di mantenere sempre stretto il rapporto con il sistema economico, soprattutto locale, la Scuola si è arricchita di un nuovo strumento: l'Alto Apprendistato. «L'Università Cattolica ha infatti sottoscritto nel 2012 un protocollo d'intesa con la Regione Emilia-Romagna per l'attivazione di percorsi di dottorato, progettati e realizzati in collaborazione con le imprese del territorio. Le aziende potranno così assumere con contratto di apprendistato giovani laureati, che, possono essere inseriti in azienda e conseguire al contempo il titolo di dottore di ricerca».

Sono 62 i dottori che hanno finora ultimato la scuola, e altrettanti sono i dottorandi impegnati nelle attività di formazione e ricerca. «Grazie al sostegno concreto e costante della Fondazione di Piacenza e Vigevano - mette in luce -, oltre che al contributo di altri enti pubblici e privati, circa il 70% degli iscritti ha potuto beneficiare di borse di studio».

La sede di Piacenza vanta un riconosciuto rango scientifico a livello internazionale, nuovamente confermato per il 2012: lo scorso anno, infatti, il volume economico delle attività di ricerca condotte dalla sede è stato pari a 7.549.611,71 euro. «E mi sembra doveroso sottolineare che le risorse economiche pervenute all'Ateneo grazie all'attività di ricerca - prosegue - vengono reinvestite anche a beneficio del territorio locale generando sullo stesso una ricaduta positiva. Basti pensare che nel 2012, per l'attività di ricerca, la sede di Piacenza ha attivato 206 contratti di collaborazione per la quasi totalità andati a beneficio di giovani ricercatori».

Un settore che sta conseguendo risultati particolarmente significativi è la Formazione Permanente: «Lo scorso anno accademico sono state promosse 60 iniziative, che hanno registrato 4.243 partecipanti (anche stranieri), con il coinvolgimento di tutte le Facoltà della sede Piacentina. La convenzione con il Gruppo Cariparma-FriulAdria per attività di formazione e sviluppo delle risorse umane e di placement, realizzate presso il Campus di Cariparma in Piacenza, ha raggiunto il quinto anno di attività». Si diceva dell'internazionalizzazione: «Il numero di studenti stranieri iscritti a Piacenza ha raggiunto le 151 unità, pari circa al 6% del totale. Inoltre gli studenti provenienti dall'estero per partecipare a corsi di studio e a progetti internazionali di ricerca e stage sono stati 121, mentre i nostri studenti che hanno partecipato a progetti di studio e stage all'estero sono stati 139, per un totale di 260 studenti coinvolti nei programmi internazionali». Alla cerimonia hanno portato il loro saluto Massimo Trespidi, presidente della Provincia e di Epis - «l'università deve essere il luogo di una comunità educante» - e Paolo Dosi, sindaco di Piacenza - «la presenza universitaria è il vero bacino per la crescita della comunità piacentina» -. Ad inizio di mattinata la messa celebrata dal vicario generale monsignor Giuseppe Illica, in assenza del vescovo Gianni Ambrosio impegnato a Roma con la Cei.

Federico Frighi

21/03/2013 Libertà