venerdì 7 gennaio 2011

Diocesi, il 2011 si apre all'insegna delle nomine

Ben ritrovati nel 2011! Dopo un periodo di riposo riprendiamo le pubblicazioni di Sacricorridoi. Lo facciamo con alcune indiscrezioni riportate su Libertà relative alla nomina del nuovo presidente dell'Istituto diocesano per il sostentamento del clero e del nuovo vicario generale. Il 2011 si apre all'insegna delle nomine.

Il 2011 si appresta a portare una ventata di novità nella diocesi di Piacenza-Bobbio. Alcune già decise, come il nuovo presidente dell'Istituto diocesano per il sostentamento del clero, altre in via di definizione, come il nuovo vicario generale. Venerdì 14 gennaio, con la ripresa delle pubblicazioni del settimanale diocesano il Nuovo Giornale, verrà resa nota ufficialmente la nomina di don Giampiero Esopi (70 anni) a presidente dell'Istituto diocesano per il sostentamento del clero, al posto di monsignor Antonio Bozzuffi (79 anni). Una nomina giunta lo scorso 28 dicembre, quando in Curia il vescovo Gianni Ambrosio ha preso la decisione definitiva. Decisione sofferta e arrivata dopo almeno due tentativi da parte del capo della diocesi di indirizzare il suo numero due, monsignor Lino Ferrari, alla presidenza dell'Istituto per il sostentamento del clero. Tentativi andati a vuoto per il duplice cortese diniego del vicario generale, più versato come pastore di "pecorelle" che di numeri e di economia aziendale. Occorreva passare subito al piano B e così si è pensato a don Giampiero Esopi che, vista la grande esperienza come presidente del Consiglio di amministrazione della Fondazione Pio Ritiro Cerati Onlus, solo per citare il suo ultimo ed attuale incarico, ha battuto la concorrenza di don Giuseppe Bertuzzi. Don Esopi è anche parroco di Caverzago e amministratore di Bobbiano e Viserano. Don Bertuzzi, ex francescano, laureato in architettura, è già nel cda dell'Istituto per il sostentamento del clero e a breve assumerà anche l'incarico di parroco di Nibbiano che reggerà assieme a Caminata, Sala Mandelli e Tassara.
Messo a posto l'Istituto del clero, ora i fari si spostano sul vicario generale. E' consuetudine che con l'arrivo di un nuovo vescovo il vicario venga sostituito dopo circa un anno. Dall'entrata di monsignor Ambrosio in diocesi di anni ne sono passati ormai tre e, almeno a stare all'iter che ha portato don Esopi all'Istituto per il clero, sembra proprio che per monsignor Lino Ferrari sia giunto il momento della pensione. La nomina del successore (sempre che di un'unica persona si tratti) sarebbe imminente. Oltre a monsignor Luigi Chiesa, parroco di Santa Teresa e vicario per la città, la candidatura ad andare per la maggiore, in queste ultime ore, è quella di monsignor Giuseppe Illica (57 anni), parroco di Castelsangiovanni. Già missionario in Brasile, molto amato dal suo attuale popolo (quello della Valtidone, di cui guida il capoluogo dal 1998), amministratore capace e rigoroso, pochi rapporti con la Curia diocesana se non quelli dovuti al suo ufficio di consultore, sacerdote ascoltato (soprattutto dal clero più giovane); per la sua umiltà avrebbe in passato detto no ad una nomina vescovile in Brasile e lo stesso vescovo Luciano Monari, quando nel 2007 lo fece monsignore, dovette convincerlo al telefono ad accettare la nomina.
Tra i papabili ci sarebbe anche l'esperto monsignor Giovanni Vincini, 72 anni, parroco di Fiorenzuola dal 1991 e vicario per la Valdarda. Monsignor Vincini era già stato in ballottaggio per la nomina a vicario generale del vescovo Luciano Monari dopo il pensionamento di monsignor Eliseo Segalini. Allora la spuntò monsignor Antonio Lanfranchi.
fed. fri.


04/01/2011 Libertà