mercoledì 10 settembre 2008

La squadra di Ambrosio: Chiodaroli verso la Caritas, don Dosi nuovo segretario

Piacenza - La nuova diocesi di Piacenza-Bobbio targata monsignor Ambrosio comincia a prendere forma. Caritas, pre-seminario e segreteria personale del vescovo saranno verosimilmente le prime nomine studiate a tavolino dal nuovo presule. Per la prima volta da almeno vent’anni a questa parte la Caritas diocesana sarà guidata da un non sacerdote. Monsignor Giampiero Franceschini abbandonerà dopo dodici anni di direzione. Al suo posto, con tutta probabilità e con tutto il tempo necessario per l’avvicendamento, Giuseppe Chiodaroli, diacono e direttore dello Svep, il Centro per i servizi del volontariato. Coniugato, 59 anni, tre figli, di provata fede ed altrettanto provate qualità morali, Chiodaroli viene considerato la persona giusta per ricoprire un incarico importante e delicato come quello di direttore della Caritas, in cui sono necessarie grandi doti organizzative. L’attuale direttore dello Svep ha dimostrato di averle nella sua esperienza al servizio del volontariato e, in precedenza, nel mondo del sindacato; mondo, quest’ultimo, dal quale ha appreso la dote della mediazione, certamente gradita anche alla Caritas. La scorsa settimana, prima del convegno pastorale della Bellotta, vi è stato un incontro a tu per tu Ambrosio-Chiodaroli. Sulle carte ufficiali non c’è ancora nulla di deciso, ma sui suoi appunti personali è molto probabile che il vescovo si sia segnato di chiamare Chiodaroli ad ottobre per la nomina ufficiale. Il puzzle è fatto di tanti tasselli ed un altro è quello di monsignor Franceschini. Per l’attuale direttore della Caritas si prevede la guida della parrocchia di San Savino. San Savino, da sette anni a questa parte, è guidata dal parroco don Marco Guarnieri. Il progetto del vescovo, assecondando il carisma del sacerdote, è quello di destinare don Guarnieri al pre-seminario diocesano, un tassello fondamentale nella delicata costruzione e valorizzazione delle vocazioni al sacerdozio, da troppo tempo in drastico calo. Un ruolo fino ad ora occupato da don Giuseppe Basini il quale potrà così dedicarsi a tempo pieno alla parrocchia di Sant’Antonino (e alla Casa della Carità), dopo un periodo di affiancamento al nuovo segretario personale del vescovo. Ambrosio ha infatti scelto. Non sarà il giovane don Paolo Inzani come sembrava in un primo momento. Anche qui manca l’ufficialità, ma il nome è quello di don Celso Dosi, già conosciuto dal vescovo durante il suo mandato nell’ateneo del Sacro Cuore. L’assistente spirituale della Cattolica di Piacenza, lascerà l’università per trasferirsi al primo piano della curia vescovile. Anche qui una scelta di nuovo corso dopo quella del diacono alla Caritas: non un giovane prete come segretario ma un sacerdote esperto che possa anche coadiuvare il capo della diocesi nel rapporto con la realtà ecclesiale e civile piacentina.

Federico Frighi

Il testo integrale su Libertà di oggi, 10 settembre 2008

Ambrosio benedice la nuova casa dell'Associazione Papa Giovanni XXIII

Piacenza - «Celebriamo la festa di Maria ma fermiamoci a pregare anche per i cristiani perseguitati in India. Verso questa tragedia ho notato troppa indifferenza». Così il vescovo Gianni Ambrosio è tornato ieri sulle aggressioni in alcune zone dell’India dove è ancora viva una campagna anticristiana fomentata dai fondamentalisti indù. Lo ha fatto nella festa di Maria, patrona di Santa Maria in Gariverto, appunto della piccola chiesa della vecchia Piacenza. Una duplice festa. Al termine della celebrazione il vescovo ha infatti benedetto i locali della nuova casa famiglia dell’associazione Papa Giovanni XXIII fondata da don Oreste Benzi. Si tratta della prima casa del genere che approda in città. Gestita dai coniugi Bonacina, la comunità ha lasciato la struttura di Rottofreno (trasformata in un centro di preghiera) per trasferirsi - un paio di anni fa - in via Zoni. Una sistemazione provvisoria, nell’attesa che venissero ristrutturati i locali della canonica di Santa Maria in Gariverto. Il piccolo tempio di via Genocchi, dopo la morte di don Giovanni Zanelli (nel 2001), è stato accorpato a San Pietro e San Francesco ed affidato ad un unico parroco, don Giuseppe Frazzani. La presenza della casa famiglia della Papa Giovanni XXIII - con i lavori all’oratorio, in via di completamento - contribuirà a far tornare alla vivacità di un tempo la storica parrocchia del quartiere Sant’Agnese. Ieri pomeriggio la chiesa era gremita in ogni ordine di posti. A testimonianza di quanto la diocesi creda in questa nuova presenza cittadina, all’altare c’era, oltre al vescovo, anche il vicario generale monsignor Lino Ferrari. Per la casa della Giovanni XXIII, come detto, solo una solenne benedizione. L’inaugurazione avverrà nelle prossime settimane, quando la struttura avrà ricevuto tutte le autorizzazioni richieste e sarà pronta per essere abitabile. Per l’occasione sarà invitato a Piacenza Giovanni Paolo Ramonda, il nuovo responsabile generale che ha sostituito don Benzi, scomparso lo scorso 2 novembre.
fed.fri

da Libertà, 9 settembre 2008