mercoledì 11 febbraio 2009

Nella chiesa dei condannati a morte l'ultima messa per Eluana

Piacenza - Una messa nel luogo in cui 600 anni fa si assistevano i condannati a morte. Si è tenuta ieri sera nella chiesa di Santa Maria in Torricella per ricordare la figura di Eluana e pregare per lei. In tanti, poco dopo le 21, si sono radunati nel piccolo tempio di via la Primogenita per la messa officiata, tra gli altri, dal cappellano dell'oratorio, don Lorenzo Buttafava, e dal parroco di Sant'Antonino, don Giuseppe Basini. Tutto è partito da Comunione e Liberazione che ha anche avvisato il vescovo Gianni Ambrosio. Di fronte ad avvenimenti come questi - osserva Luciano Ferrari, responsabile piacentino di Cielle - l'unica cosa che rimane è un'impotenza grande che bisogna riconoscere. Occorre chiedere che qualcun'altro, Dio, ci venga in aiuto». «Perché quanto accaduto - continua - non finisca con la morte di una persona ma, come è stato con Gesù, questa porti ad un frutto grandissimo».
Anche Carlo Dionedi, vice presidente del Forum delle associazioni familiari e coordinatore provinciale dell'associazione Famiglie numerose è proiettato verso il futuro: «Rispettiamo il dolore dei genitori, ma guardiamo avanti affinché questa storia ci serva per fare una legge con il principio di non negare mai a nessuno alimentazione idratazione».
fri

Il testo integrale su Libertà dell'11 febbraio 2009

Conversazioni notturne a Gerusalemme, si presenta il libro del cardinale Martini

Piacenza Oggi, mercoledì, 11 febbraio, alle ore 17.15 presso la sala teatro della Cattedrale, Chiostri del Duomo, 8, il Servizio Diocesano per il Progetto Culturale organizza un incontro-dibattito sul libro “Conversazioni notturne a Gerusalemme. Sul rischio della fede” di Carlo Maria Martini e Georg Sporschill, edito da Mondadori. L’ iniziativa è proposta tutti: a quanti hanno letto questo libro, a quanti lo contestano, a quanti lo amano, a quanti non lo hanno letto ma ne sono incuriositi. Padre Giuseppe Testa, docente di Sacra Scrittura al Collegio Alberoni, e Piergiorgio Poisetti, lettore attento e critico, introdurranno il dibattito sui temi oggetto delle conversazioni notturne dei due confratelli gesuiti. Il “rischio della fede” non risparmia nessuno; ognuno lo affronta come sa e può. Affrontarlo insieme interagendo con uno stimolo tanto alto e coinvolgente non può che far crescere tutti nel coraggio e nella speranza.