mercoledì 28 settembre 2011

Nomine, non è finita

La notizia è già nota e su Libertà è già uscito un articolo che illustrava le nuove nomine nel clero diocesano. Ci torniamo su a qualche giorno di distanza
Si diceva di come fosse l'inizio di un cambiamento nella diocesi di Piacenza-Bobbio. I fedeli si troveranno man mano che passa il tempo nuovi volti nelle chiese. E' il frutto della prima serie di nomine piuttosto consistente curata personalmente dal nuovo vicario generale, monsignor Giuseppe Illica, al fianco del vescovo Gianni Ambrosio. Non è un caso che, per la prima volta, il capo della diocesi accompagni gli spostamenti con un messaggio in cui si sottolinea l'importanza delle Unità Pastorali e quindi di un clero unito in comunione con il territorio. Obbedienza, sacrificio, pazienza, unità e comunione, oltre al cambiamento, sono le parole chiave utilizzate dal presule nel suo messaggio al clero. «Desidero ringraziare i sacerdoti che, con la loro obbedienza, mi danno un aiuto per servire il bene della nostra Chiesa e venire incontro alle necessità delle nostre comunità» esordisce il vescovo. «Ringrazio coloro che, con sacrificio, hanno lasciato il loro incarico - evidenzia -. Chiedo poi ad altri sacerdoti di pazientare nelle loro comprensibili esigenze di cambiamento». «A tutti ricordo che - prosegue la lettera - con l'ordinazione sacerdotale, noi sacerdoti siamo entrati a far parte del nostro presbiterio diocesano e condividiamo la responsabilità pastorale della diocesi. Per di più, con le Unità pastorali, ogni sacerdote, vivendo il proprio servizio, è - e deve sentirsi - corresponsabile della pastorale dell'Unità pastorale. Con questo spirito si vive la comunione presbiterale e si aiutano le nostre comunità ad accogliere i cambiamenti con spirito di fede e di comunione». Si intuisce dunque che questo sarà solo un primo giro di valzer, a cui ne seguiranno altri, probabilmente con un coinvolgimento maggiore della città. Come già si era prospettato prima dell'estate, si è attivato lo scambio pianura-montagna e c'è da scommettersi che continuerà.
La nomina più significativa è certamente quella del teologo don Gigi Bavagnoli a parroco di Pontedellolio. Don Bavagnoli lascia l'incarico di rettore del seminario urbano che rimane così vacante. E' possibile che venga ricoperto pro tempore da monsignor Antonio Malvicini.
Don Renzo Corbelletta, da parroco di Pontedellolio, assume l'incarico di rettore del seminario di Bedonia e del santuario di Madonnna di San Marco. A Bedonia andrà anche (da Metti) don Franco Cattivelli con l'incarico di vicerettore del seminario e del Santuario di Madonna di San Marco. Il seminario di Bedonia fa parte della diocesi di Piacenza-Bobbio e assolve oggi una funzione di centro spirituale e culturale essendo già da anni senza seminaristi. Ci si può chiedere a che servono due preti per un seminario senza seminaristi. E' un problema di tasselli e puzzle. Don Corbelletta doveva lasciare Pontedellolio per la parrocchia di Tarsogno dalla quale don Roberto Mazzari sarebbe a sua volta partito per una parrocchia della città. Quest'ultimo spostamento, per vari motivi, non è stato possibile. Si farà più avanti.

Da Bedonia scende don Piero Lezoli che diventa parroco di Vigolzone e moderatore della relativa unità pastorale. Prende il posto di don Cesare Lugani che diventa parroco di Bacedasco Basso. Cambio all'ospedale di Piacenza: don Virgilio Zuffada e don Carlo Tagliaferri lasciano la Cappellania e diventano parroci del santuario Beata Vergine delle Genti (Strà). Le altre nomine: don Emanuele Musso parroco di Tornolo, don Giancarlo Biolzi amministratore parrocchiale di Metti, don Roberto Isola direttore spirituale del Collegio Alberoni e del pre-seminario curato D'Ars (mantenendo i precedenti incarichi), don Michele Malinverni animatore del pre seminario curato D'Ars lasciando la parrocchia di Fiorenzuola, don Matteo Bersani assistente diocesano dell'Acr (mantenendo i precedenti incarichi) al posto di don Giuseppe Lusignani. Infine Massimo Magnaschi sostituisce Enrico Corti come direttore dell'Ufficio per la pastorale sociale e del lavoro.
Una parola sulla Cappellania dell'Ospedale di Piacenza. In giugno era stato nominato don Angelo Brigati. Ma per una parrocchia così vasta come quella dell'ospedale non è sufficiente. Arriverà molto probabilmente un aiuto.