sabato 29 dicembre 2007

Ambrosio, a Piacenza anche mamma Caterina

La novantenne madre di monsignor Ambrosio
impressionata dalla cattedrale e dall'Angil dal Dom

Piacenza - Elegante, nella sua pelliccia di visone, quando la novantenne mamma Caterina entra nella cattedrale di Piacenza rimane sbalordita. Memore di quando don Gianni era parroco in chiese molto più piccole, si preoccupa. «Ma avrò bisogno di un aiuto per pulirla tutta» dice con tanta tenerezza. I parenti la tranquillizzano: «Guarda che non devi fare nulla, sei la mamma del vescovo». Si siede su una panca nella navata di sinistra ed ammira le bellezze del duomo. È contenta, visibilmente emozionata e un poco frastornata. Tanta gente intorno, il comprensibile timore delle persone anziane quando lasciano le vecchie certezze per il nuovo.
«Mia madre è una donna saggia» aveva detto monsignor Ambrosio al telefono con il cardinale di Torino, l’arcivescovo Severino Poletto che si complimentava per la nomina vescovile. E ieri ha voluto accompagnare, nonostante l’età avanzata, il suo don Gianni per il primo sopralluogo nella nuova casa. Il primo impatto con Piacenza è quel varco apertosi nella nebbia con il sole di nuovo protagonista. «Da Santhià a Piacenza è stato un nebbione unico, si è dissolto solo qui. Si vede che arriva un vescovo» ha commentato la cognata di monsignor Ambrosio, Denise, angelo custode di mamma Caterina.
Di poche parole, ma gentile con tutti quelli che si fermano a salutarla, la signora rimane incantata davanti all’angilon sul campanile: «Che spettacolo quell’angelo dorato illuminato dai raggi». A guidare la famiglia degli Ambrosio - arrivati tutti insieme su una Fiat Multipla grigia - il fratello Giuseppe, di due anni più vecchio del vescovo eletto di Piacenza-Bobbio. Dopo aver preso la conceria di famiglia l’ha lasciata al fratello minore, Pier Angelo, per diventare imprenditore nel settore del pellame. «Ho fabbricato guanti per la tutta la Fiat» racconta. Oggi, in pensione, si occupa, assieme alla moglie, di mamma Caterina. Anche se, ci tiene a sottolineare, «lei ha la sua abitazione e, nonostante l’età, è completamente autosufficiente».
fed.fri.

da Libertà, 29 dicembre 2007