sabato 16 maggio 2009

Ambrosio: i negozi aperti la domenica non rispettano la socialità dell'uomo

Tenere i negozi aperti durante le festività. Per il vescovo Gianni Ambrosio non è in gioco solo l’osservanza di un precetto, ma il rispetto della socialità dell’uomo: «Dobbiamo dare il tempo all’uomo di stare con la sua famiglia, di coltivare la sua socialità - osserva Ambrosio -; oggi ci sono in giro cartelli con la scritta “aperto la domenica”, come se tale annuncio fosse la più bella delle pubblicità. Certo, questo non vuol dire che durante le feste non si debba aprire se ci sono occasioni particolari, però c’è modo e modo».
Sull'attuale crisi economica c’era chi aveva già previsto tutto nel 1967: papa Paolo VI con l’enciclica Populorum progressio: «Aveva saputo anticipare i rischi di un certo stile di vita. Se questo documento fosse stato considerato non ci troveremo nella situazione di debolezza e sfiducia in cui ci troviamo oggi. Si è invece pensato che il progresso fosse solo di ordine quantitativo. Certo il Pil è importante ma non deve essere sganciato dall’uomo. Se al centro non c’è l’uomo non c’è sviluppo che tenga. Se al centro non c’è l’uomo è impossibile parlare di etica: abbiamo solo delle regole che, non appartenendo all’uomo, prima o poi lo fanno scappare». Il mondo economico mondiale è caduto in una deriva: «Invece di aggredire la vita, oggi assistiamo ad una passività, tutto deve essere regolamentato. Una situazione che inevitabilmente porta alla burocratizzazone e alla desertificazione. Abbandonando l’uomo, stiamo abbandonando ciò che ha fatto grande la nostra civiltà».